Che il panorama di possibili figure per la Presidenza della Repubblica sia così semi - desertico dice non poco della pochezza della nostra politica, in particolare degli ultimi decenni. Nonostante ciò, che si guardi a Draghi come "unica" prima scelta è molto discutibile. Penso che il Presidente del Consiglio stia bene dove sta, a far da pilota / garante ad una fase delicatissima per il Paese, abbastanza fuori dalle logiche di parte e abbastanza autorevole per gestirle (finora). Da mesi si parla meno della difficile fase che l'Italia attraversa, con la necessità di spendere al meglio i fondi europei e rinnovare la nostra struttura. Speriamo bene.
Sette anni fa non eravamo in una situazione così drammatica ma il quadro politico era analogo, profondamente incerto, caratterizzato da veleni e quasi barbarico. Con il Presidente Mattarella abbiamo obiettivamente pescato un jolly non da poco.
Come allora, non serve Superman, c'è però bisogno di una figura di indubbio valore morale e intellettuale, con sufficiente personalità e capacità politica da guidare il Quirinale e il Paese tra i meandri della nostra confusa (e spesso immorale) vita pubblica. Come ha detto il Presidente Mattarella nel discorso di fine anno, è necessario che il Presidente si faccia carico del suo ruolo di garante della costituzione, dell'unità nazionale e di figura super - partes al servizio del bene comune. Ho la sensazione (e la speranza) che l'incarico stesso dia a chi lo interpreta una particolare energia. Serve ovviamente che la persona ne abbia, almeno nelle premesse, la possibile statura.
Molti decenni fa pensavo che la Presidenza della Repubblica non fosse poi così importante, più un ruolo simbolico. Non la penso più così, le istituzioni democratiche non sono mai scontate e abbiamo percepito via via di più quanto la Presidenza della Repubblica possa essere un asse e un riferimento fondamentale, specialmente in momenti di difficoltà e di caos politico.
Non mi sembra ci siano le condizioni per una figura politica forte. Potrà anche essere una figura di parte ma non un leader, del presente o del passato. Non sarebbe male se si tenesse conto dell'età e questo, al di là di altre considerazioni, mi fa sperare che non si arrivi a Giuliano Amato (quasi 84 anni). Una donna? Forse i tempi sono maturi. In ogni caso, speriamo di pescare un altro jolly, ne abbiamo bisogno.