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Giro d'Italia 2017 | La presentazione del percorso
#1
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In anteprima le altimetrie di tutte le tappe del Giro d’Italia 2017!
Come l’anno scorso, RCS fa un regalino al mondo del web pubblicando in anticipo, rispetto alla presentazione, le tappe del Giro d’Italia 2017 sul proprio sito internet. E noi ve le proponiamo: ricalca il Giro che si era prospettato nelle ultime indiscrezioni, con la partenza in Sardegna, le due tappe in Sicilia e la lunga risalita da Reggio Calabria verso il Nord. 4 arrivi formalmente in salita (Etna, Blockhaus, Oropa e Piancavallo), più tappe di montagna con salite che terminano a poco dal traguardo col mini-tappone dolomitico Moena-Ortisei e la Pordenone-Asiago (con in mezzo il temibile Monte Grappa), a completare il quadro delle tappe di montagna la durissima Rovetta-Bormio, con Mortirolo, Stelvio (Cima Coppi) e Giogo di Santa Maria. 6 tappe per velocisti, e 67 km a cronometro, tra la prova umbra a metà giro e la conclusione, una Monza-Milano di 28 km.

Ecco di seguito le altimetrie, cliccare sulle immagini per i dettagli.

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[Immagine: 17giro13-300x187.jpg] [Immagine: 17giro14-300x190.jpg] [Immagine: 17giro15-300x195.jpg] [Immagine: 17giro16-300x213.jpg]

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cicloweb.it
 
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#2
Tante salite, tanti tapponi e tanti km a crono (almeno per quello che succede da altre parti). Questi sono indubbiamente aspetti positivi, per un Giro potenzialmente esplosivo.

L'aspetto che non mi piace invece è che i veri tapponi siano concentrati esclusivamente in un'ultima settimana fin troppo dura, mentre belle salite come Etna, Blockhaus e Oropa non sono precedute da difficoltà significative. La mia è pignoleria però sono rimasto scottato più volte da GT che vivevano nell'aspettare un domani che non è mai arrivato...
 
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#3
I tanti chilometri a crono sono stati messi proprio per obbligare qualcuno ad attaccare per recuperare il tempo perso a crono e questo è probabilmente l'aspetto più intrigante perchè alcune tappe con attacchi da lontano diventerebbero molto avvincenti. E' vero che l'ultima settimana è molto tosta però bisognerà arrivare già pronti fin dai primi giorni soprattutto a causa dell'Etna alla quarta tappa. Dumoulin potrebbe esserci a questo punto, 70 km a Crono non sono pochi considerando l'andazzo degli ultimi anni.
 
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#4
A prima vista mi piace molto..pare abbastanza equilibrato, come dice Lambohbk sarà importante arrivare già in buona forma perchè c'è subito l'Etna..le tappe per velocisti sembrano ben disegnate, diverse di queste presentano qualche possibile trabocchetto..unica cosa davvero negativa a mio parere è la mancanza di tappe per velocisti nell'ultima settimana, l'ultima occasione è alla 13^ tappa..
 
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#5
(24-10-2016, 07:57 PM)Jussi Veikkanen Ha scritto: A prima vista mi piace molto..pare abbastanza equilibrato, come dice Lambohbk sarà importante arrivare già in buona forma perchè c'è subito l'Etna..le tappe per velocisti sembrano ben disegnate, diverse di queste presentano qualche possibile trabocchetto..unica cosa davvero negativa a mio parere è la mancanza di tappe per velocisti nell'ultima settimana, l'ultima occasione è alla 13^ tappa..

Forse hanno scelto la strada del male minore: meglio avere velocisti top anche se disputano solo 2 settimane piuttosto che non averli proprio.

Altra cosa: l'ultima tappa di montagna (Asiago) non mi entusiasma troppo però mai dire mai, alla fine dipende molto dai corridori e dalla situazione di corsa. In teoria anche la tappa di Formigal aveva salite pedalabili :)
 
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#6
Giro intrigante, sto scoprend le tappe una dopo l'altra:

- belli i 2 arrivi in salita nei primi giorni, Etna e Blockhaus, i big dovranno già arrivare in forma;
- cronometro che sembra mossa ma le salite sono brevi e facili, il percorso è pero per oltre metà tortuoso. Non una crono per ultraspecialisti ma nemmeno di certo una crono che strizza l'occhio agli scalatori. Lunghezza sensibile;
- ATTENZIONE alla tappa di Bagno di Romagna! Si adatta ad imboscate. Corta, zero pianura e tante salite anche abbastanza lunghe. Potenzialmente un'altra formigal o l'aquila;
- arrivato ad Oropa... terza unipuerto. Aru ne sarà contento, un po' meno Nibali;
- madonna la tappa di Bormio! Esagerata! Peccato il Mortirolo un po' sacrificato ma che roba da pazzi :)
- anche la tappa di Ortisei è pericolosissima, così corta, sempre in quota e con tutte quelle montagne;
- Piancavallo, altra Unipuerto. E sono 4.
- interessante anche Monte Grappa e Asiago. Forse inedita così, perlomeno negli ultimi 20 anni;
- chiusura geniale Monza-Milano con giro dell'autodromo.

Sulla carta difficile far di meglio, comunque un Giro durissimo, forse anche troppo, nessuno tenterà Giro-Tour.
 
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#7
(24-10-2016, 08:17 PM)Lambohbk Ha scritto:
(24-10-2016, 07:57 PM)Jussi Veikkanen Ha scritto: A prima vista mi piace molto..pare abbastanza equilibrato, come dice Lambohbk sarà importante arrivare già in buona forma perchè c'è subito l'Etna..le tappe per velocisti sembrano ben disegnate, diverse di queste presentano qualche possibile trabocchetto..unica cosa davvero negativa a mio parere è la mancanza di tappe per velocisti nell'ultima settimana, l'ultima occasione è alla 13^ tappa..

Forse hanno scelto la strada del male minore: meglio avere velocisti top anche se disputano solo 2 settimane piuttosto che non averli proprio.
 Beh si in effetti, piuttosto che rivedere una volata come quella di Torino meglio così.. qualcosa comunque in futuro andrà cambiato anche nel regolamento per invogliare più velocisti a terminare il giro
 
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#8
Mi pare che il Mortirolo non sia dal versante più difficile, perchè dalla mappa si dovrebbe fare dal versante di Edolo/Monno. Se qualcuno ha più info...
 
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#9
Allora il mortirolo da edolo, 7% la pendenza media. Tappe più impegnative sicuramente quella del grappa dove si scala il grappa poi un'altra salita di 10 km e arrivo ad asiago. Abbastanza semplice il versante da scalare dell etna, mentre sarà interessante l'arrivo sul blockhaus e la crono di foligno, abbastanza mossa. Nella tappa del mortirolo, poi stelvio e una salita di 10 km al 10% che personalmente non conoscevo. Altro arrivo in salita quello di oropa. Mosse invece le tapppe con arrivo alle terme luigiane, Peschici, bagno di romagna e, relativamente, quella di canazei. Infine la tappa probabilmente regina ,insieme a quella di bormio, con arrivo a ortisei con valparola e Gardena. L'arrivo a Bergamo ricorderà quello dello scorso giro di Lombardia. Comunque su cicloweb ci sono tutte le altimetrie:-)
 
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#10
(23-10-2016, 04:33 PM)Hiko Ha scritto: Un po' troppi trasferimenti nella prima parte, infatti fare tre giorni di riposo per un Giro esclusivamente italiano è abbastanza ridicolo.

L'altro mio dubbio è che ci siano un po' troppe montagne concentrate nell'ultima settimana, anche se nel caso fosse confermato il Passo Lanciano sarebbe un bell'arrivo tosto fin da subito.

ma anche dal doppio Etna ben prima del Blockhaus..
 
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#11
E' lui o non è lui?.....Certo che è lui  Woot


Allegati Immagini
   
 
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#12
Ho dato solo una prima occhiata, mi sembra che ci siano tante tappe per velocisti ma alcune non sono proprio dei piattoni quindi potrebbero quanto meno essere interessanti.
La seconda tappa devo guardare i dettagli delle salite ma promette bene così come la tappa di Bagno di Romagna.
Tappa dello Stelvio potrebbe essere bellissima, il Mortirolo sembrerebbe sacrificato ma è una salita che volente o nolente fa selezione, la tappa dolomitica non ha un attimo di respiro e trovo insolita ma interessante la penultima tappa che non é durissima ma c'è spazio per lo spettacolo.
Non mi piace molto la tappa di Piancavallo (più che altro c'é davvero troppo poco prima dell'ascesa finale) e non capisco il senso della tappa di Canazei.

Non amo molto la cronometro finale, ma se i velocisti non arrivano all'ultima tappa allora tanto vale giocarsela in un altro modo quindi decisione che ci sta.
 
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#13
Condivido l'ultimo paragrafo.

Se l'ultima tappa devono giocarsela Arndt e Kluge tanto vale fare una crono.

Sul percorso preferisco non spoilerarmi nulla fino alla presentazione ufficiale, mi sento molto Zelk.
 
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#14
Il percorso ufficioso ha delle belle tappe Alpine nell'ultima settimana.
Le tappe di media montagna sembrano disegnate abbastanza bene.
Oropa, Canazei, Piancavallo e Blockhaus, invece, sono livello Vuelta.

Buona idea reintrodurre la cronometro conclusiva. La passerella per velocisti ha fatto obiettivamente pena negli ultimi 2 anni.

Speriamo che abbiano anche reintrodotto il vecchio regolamento per l'assegnazione della maglia ciclamino
 
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#15
Giro 100, un percorso da scoprire in streaming
Il grande giorno è arrivato. Domani alle 17, alla presenza di 1000 ospiti, verrà svelato nel dettaglio il percorso del Giro d’Italia. La storica edizione numero 100, che come annunciato partirà dalla Sardegna il 5 maggio, proporrà un racconto molto originale che ripercorrerà - attraverso le 21 tappe - fatti di sport, storia e cultura della “Corsa più dura del Mondo nel paese più bello del Mondo”.

La diretta streaming dell’evento si potrà vedere a partire dalle ore 17 sui canali www.giroditalia.it - www.gazzetta.it - www.corriere.it - www.marca.com.

Approfondimenti, interviste e contenuti esclusivi si possono trovare anche sui profili social della corsa su Twitter, Facebook e Instagram.

comunicato stampa
 
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#16
Ah, mi piace molto l'idea che il luogo di nascita dei tre più grandi campioni di sempre del ciclismo italiano sia sede di partenza o arrivo di tappa: Castellania per Coppi, Ponte a Ema per Bartali, Messina per Nibali.
 
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#17
Comunque la tappa con Stelvio e Mortirolo fa venire i brividi...
 
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#18
presentazione casereccia diciamo la verità...
 
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#19
Questa mattina ho incontrato Indurain a Milano . Gentleman
 
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#20
Giro 100, una storia nella storia
Presentata ufficialmente l'edizione 2017 della corsa rosa

[Immagine: showimg.php?cod=95191&resize=10&tp=n]
 
Luci e ombre, flash e bianconero dei filmati d'antan. Il ciclismo esalta l'epica, il Giro la santifica. Oggi ancor di più, alla boa dell'edizione numero 100. Che sa tanto di traguardo, oltre che di punto di ripartenza.  E allora si perdona la retorica, si apprezza l'iperbole, quando sul maxi schermo del Palazzo del ghiaccio si sciolgono le emozioni. Quelle dei video che raccontano della corsa conclusa lo scorso maggio, ma anche delle altre 98 edizioni. Per dire del Giro sfilano numeri e visioni evocative, storia e proiezioni social, meteorine, telecamere e collezioni di maglie rosa. In una galleria trasmutata in centro Milano, dalla sua culla del Ghisallo.

Nel gruppo che non pedala, ma guarda al Giro che sarà, in via Piranesi ci sono Renato Di Rocco e Brian Cookson, Giovanni Malagò ed Ernesto Colnago. E poi Ennio Doris, Gianni e Marco Torriani, Bedi Moratti e la contessa Bonacossa. Staccato, in coda alla platea come solo chi sa andare in fuga davvero, il cittì Davide Cassani. In piedi, dietro a tutti, per rifuggire il protagonismo. Ma seduti ci sono anche tanti vincitori della Corsa Rosa, da Baldini ad Adorni e Motta, passando da Pambianco, Gimondi, Moser, Saronni e Indurain. Icone che non chiedono nome, nell'anagrafe della storia dei pedali. Garzelli, Simoni, Cunego, Basso, Cipollini e Nibali portano ai giorni nostri, quelli che rammentano i voli di Pantani e le scalate del mito. Una passerella, insomma, che è più rampa di lancio. Anche nella sua versione da tappeto rosso. Anzi rosa.

«Sarà un Giro entusiasmante che racconterà la storia del Giro e la storia dell'Italia»: con le parole del direttore de La Gazzetta dello Sport Andrea Monti si è aperta la presentazione ufficiale del Giro d'Italia numero 100.
«Il Giro deve tornare a non essere da meno del Tour de France, a recuperare posizioni e a far tornare il Giro una competizione straordinaria: è un patrimonio di tutti gli italiani. Io lo seguo sin da quando ero bambino, l'ho amato e ricordo che quando Gimondi vinse il suoultimo giro, feci un tale salto di gioia che ruppi il lampadario della casa dei nonni e mi ferii ad un amano, ma ero felice e solo quello contava» spiega con orgoglio Urbano Cairo, numero uno di RCS.
Vincenzo Nibali consegna poi a Cairo la maglia rosa ed il presidente sottolinea: «Vi prometto che questa maglia resterà rosa e non la farò diventare granata», allundendo al fatto di essere anche il presidente del Torino.

LA PRESENTAZIONE.
Dopo le tre tappe sarde, che erano state presentate un mese fa, ecco il primo giorno di riposo e poi la Sicilia con l'Etna - «Salita dura, con strada larga, sulla quale si fa tanta velocità» spiega Vincenzo Nibali - e poi la tappa che si conclude a Messina. La risalita della Penisola comincia con la Reggio Calabria - Terme Luigiane (traguardo ideale per attaccanti) per proseguire con la frazione di Alberobello e quindi con il traguardo di Peschici, anch e questo con un finale complicato. E quindi ecco il secondo arrivo in salita, quello del Blockhaus.
Nella prima settimana, quindi, avremo già due arrivi in salita importanti, quindi i corridori saranno costretti ad arrivare già al top al via.

SECONDA SETTIMANA. Dopo il secondo giorno di riposo - che sarà l'occasione di rendere omaggio e soprattutto portare solidarietà alle zone terremotate, come ha annunciato il direttore del Giro Mauro Vegni - la corsa riprenderà con un altro giorno chiave, vale a dire la cronometro che porterà da Foligno a Montefeltro. Ci saranno poi le difficoltà tradizionali dell'Appennino tosco-romagnolo, le prevedibili volate di Reggio Emilia (in occasione dei 220 anni del nostro Tricolore) e di Tortona (la terra dei Campionissimi), quindi l'omaggio a Coppi con la partenza da Castellania e quello a Pantani con il traguardo di Oropa. E a chiudere la seconda settimana ecco la Valdengo-Bergamo che riproporrà gli ultimi 60 chilometri - davvero duri - del Lombardia corso il 1° ottobre.

MAI COSI' DURO. La terza settimana è disegnata "solo per uomini duri". dopo il giorno di riposo a Bergamo, si riparte da Rovetta, paese di Savoldelli, per affrontare una tappa epica: in sequenza, Mortirolo, Stelvio da Bormio, discesa su Trafoi e Prato allo Stelvio, quindi ancora Stelvio, stavolta dal versante svizzero (14 chilometri per 1200 metri di dislivello da superare) e per finire picchiata verso Bormio ripercorrendo in senso contrario la strada affrontata poche ore prima. Q
La Tirano - Canazei del 24 maggio sarà terreno fertile per fughe da lontano con Aprica, Tonale e Giovo prima del traguardo. Ecco il tappone Dolomitico da Moena ad Ortisei con 4 passi (Pordoi, Valparola, Gardena e Pinei) che delineerà meglio la classifica generale.
La San Candido - Piancavallo del 26 maggio proporrà il quarto arrivo in salita della corsa e prevede il Monte Croce Comelico e il Passo di Selva Chianzutan prima dell’arrivo in quota. La Pordenone - Altopiano di Asiago sarà una tappa nella prima parte pianeggiante ma con un finale tutto in salita. Il Monte Grappa (che verrà scalato dal versante nord dopo tantissimi anni) porterà all’arrivo di Asiago attraverso un versante inedito degli accessi all’Altopiano, cioè salendo dalla Valstagna.
La cronometro finale di 28 chilometri, con partenza dall’Autodromo Nazionale di Monza e arrivo posto davanti al Duomo di Milano, potrebbe rimescolare le carte ma certamente incoronerà il vincitore di questa storica edizione.

LE TAPPE

venerdì 5 maggio Tappa 1: Alghero – Olbia 203 km
sabato 6 maggio Tappa 2: Olbia – Tortolì 208 km
domenica 7 maggio Tappa 3: Tortolì – Cagliari 148 km
lunedì 8 maggio riposio e trasferimento
martedì 9 maggio Tappa 4: Cefalù – Etna 180 km
mercoledì 10 maggio Tappa 5: Pedara – Messina 157 km
giovedì 11 maggio Tappa 6: Reggio Calabria – Terme Luigiane 207 km
venerdì 12 maggio Tappa 7: Castrovillari – Alberobello 220 km
sabato 13 maggio Tappa 8: Molfetta – Peschici 189 km
domenica 14 maggio Tappa 9: Montenero di Bisaccia – Blockhaus 139 km
lunedì 15 maggio riposo
martedì 16 maggio Tappa 10: Foligno – Montefalco 39 km TT
mercoledì 17 maggio Tappa 11: Firenze – Bagno di Romagna 161 km
giovedì 18 maggio Tappa 12: Forlì – Reggio Emilia 237 km
venerdì 19 maggio Tappa 13: Reggio Emilia – Tortona 162 km
sabato 20 maggio Tappa 14: Castellania – Oropa 131 km
domenica 21 maggio Tappa 15: Valdengo – Bergamo 199 km
lunedì 22 maggio riposo
martedì 23 maggio Tappa 16: Rovetta – Bormio 227 km (cima Coppi sullo Stelvio)
mercoledì 24 maggio Tappa 17: Tirano – Canazei 219 km
giovedì 25 maggio Tappa 18: Moena – Ortisei/St. Urlich 137 km
venerdì 26 maggio Tappa 19: San Candido/Innichen – Piancavallo 191 km
sabato 27 maggio Tappa 20: Pordenone – Asiago 190 km
domenica 28 maggio Tappa 21: Monza – Milano 28 km TT

tuttobiciweb.it
 
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