21-07-2014, 10:59 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-06-2017, 11:33 PM da Luciano Pagliarini.)
Dopo dieci anni e più di magra, dopo la fine dell'era Jalabert - Virenque è forse arrivato il momento della rinascita del ciclismo francese.
Gli anni 2000 sono stati un incubo per i cugini transalpini, di vittorie importanti nemmeno l'ombra, e corridori mediocri come Moreau o Moncoutié a simboleggiare il movimento, che appariva in netto declino, schiacciato dalla prepotente intromissione della globalizzazione nel ciclismo. Dal 2011 però qualcosa sta cambiando, pian piano infatti nuovi talenti francesi hanno cominciato a sbocciare.
Il capostipite della nuova dinastia è senza dubbio Pierre Rolland, esploso al Tour 2011 in cui fu il miglior gregario dell'intera "Grande Boucle" oltreché maglia bianca e re dell'Alpe d'Huez in cui vinse un duello contro niente meno che Contador e Samuel Sanchez. Quest'anno il capitano dell'Europcar potrebbe diventare il primo corridore da tre anni a questa parte a finire nei dieci sia Giro che Tour.
Il più atteso tra tutti era sicuramente Thibaut Pinot, professionista già a 20 anni dopo che a 19 aveva vinto il Giro della Valle d'Aosta(la corsa probabilmente più dura del panorama dilettantistico). Il corridore della FDJ - pur avendo già finito due grandi Giri nei primi 10 e gravitando in orbita podio in questo Tour de France - non ha ancora fatto il salto di qualità tanto atteso, ed ad oggi pare più debole dei coetanei Aru e Quintana.
La FDJ è senza dubbio la miglior fucina di talenti francesi in questo momento, oltre al già citato Pinot infatti ci sono i velocisti Bouhanni e Demare che già hanno ottenuto grandi risultati, il primo ha vinto tre tappe al Giro d'Italia quest'anno, mentre il secondo è stato campione del mondo U23 ed ha vinto la Classica di Amburgo nel 2012. E gli scalatori Geniez ed Elissonde vincitori l'anno scorso dei principali arrivi in salita alla Vuelta a Peyregudes ed Angliru. Mentre il primo pare non avere più margini di crescita ed è destinato ad essere al massimo un Moncoutié del nuovo decennio, il secondo è tra i nomi più interessanti per quanto riguarda le corse a tappe in un prossimo futuro.
Tra i corridori delle altre squadre i nomi più interessanti sono tre:
- Romain Bardet: scalatore dell'Ag2r messosi in luce per la prima volta all'Amstel di due anni fa e rivelazione di questo Tour de France, il nativo dell'alta Loira è senz'altro un corridore destinato ad ottenere ottimi risultati sia nei GT che nelle classiche negli anni a venire.
- Warren Barguil: Scalatore delle Giant vincitore nel 2012 dell'Avenir e nel 2013 di due tappe alla Vuelta, pare essere il più completo tra gli scalatori visto che ha in dote un ottimo spunto veloce. Oltre che per i grandi giri è portatissimo per le Ardenne ed il Lombardia.
- Brian Coquard: Rivelazione della scorsa stagione, sprinter proveniente della pista che nei prossimi anni contenderà a Demare e Coquard la palma di miglior sprinter di Francia.
Oltre ai corridori già citati ce ne sono molti altri di interessanti come Lecuisinier, Alaphilippe e Senechal.
Dopo aver fatto una panoramica piuttosto ampia di un movimento (ri)nascente direi che di spunti per una discussione ce ne sono molti. Secondo voi i francesi torneranno a vincere un GT, una monumento o un Mondiale? Chi manterrà le attese e chi fallirà? Chi sarà il miglior scalatore e chi il miglior sprinter? E la squadra migliore?
Gli anni 2000 sono stati un incubo per i cugini transalpini, di vittorie importanti nemmeno l'ombra, e corridori mediocri come Moreau o Moncoutié a simboleggiare il movimento, che appariva in netto declino, schiacciato dalla prepotente intromissione della globalizzazione nel ciclismo. Dal 2011 però qualcosa sta cambiando, pian piano infatti nuovi talenti francesi hanno cominciato a sbocciare.
Il capostipite della nuova dinastia è senza dubbio Pierre Rolland, esploso al Tour 2011 in cui fu il miglior gregario dell'intera "Grande Boucle" oltreché maglia bianca e re dell'Alpe d'Huez in cui vinse un duello contro niente meno che Contador e Samuel Sanchez. Quest'anno il capitano dell'Europcar potrebbe diventare il primo corridore da tre anni a questa parte a finire nei dieci sia Giro che Tour.
Il più atteso tra tutti era sicuramente Thibaut Pinot, professionista già a 20 anni dopo che a 19 aveva vinto il Giro della Valle d'Aosta(la corsa probabilmente più dura del panorama dilettantistico). Il corridore della FDJ - pur avendo già finito due grandi Giri nei primi 10 e gravitando in orbita podio in questo Tour de France - non ha ancora fatto il salto di qualità tanto atteso, ed ad oggi pare più debole dei coetanei Aru e Quintana.
La FDJ è senza dubbio la miglior fucina di talenti francesi in questo momento, oltre al già citato Pinot infatti ci sono i velocisti Bouhanni e Demare che già hanno ottenuto grandi risultati, il primo ha vinto tre tappe al Giro d'Italia quest'anno, mentre il secondo è stato campione del mondo U23 ed ha vinto la Classica di Amburgo nel 2012. E gli scalatori Geniez ed Elissonde vincitori l'anno scorso dei principali arrivi in salita alla Vuelta a Peyregudes ed Angliru. Mentre il primo pare non avere più margini di crescita ed è destinato ad essere al massimo un Moncoutié del nuovo decennio, il secondo è tra i nomi più interessanti per quanto riguarda le corse a tappe in un prossimo futuro.
Tra i corridori delle altre squadre i nomi più interessanti sono tre:
- Romain Bardet: scalatore dell'Ag2r messosi in luce per la prima volta all'Amstel di due anni fa e rivelazione di questo Tour de France, il nativo dell'alta Loira è senz'altro un corridore destinato ad ottenere ottimi risultati sia nei GT che nelle classiche negli anni a venire.
- Warren Barguil: Scalatore delle Giant vincitore nel 2012 dell'Avenir e nel 2013 di due tappe alla Vuelta, pare essere il più completo tra gli scalatori visto che ha in dote un ottimo spunto veloce. Oltre che per i grandi giri è portatissimo per le Ardenne ed il Lombardia.
- Brian Coquard: Rivelazione della scorsa stagione, sprinter proveniente della pista che nei prossimi anni contenderà a Demare e Coquard la palma di miglior sprinter di Francia.
Oltre ai corridori già citati ce ne sono molti altri di interessanti come Lecuisinier, Alaphilippe e Senechal.
Dopo aver fatto una panoramica piuttosto ampia di un movimento (ri)nascente direi che di spunti per una discussione ce ne sono molti. Secondo voi i francesi torneranno a vincere un GT, una monumento o un Mondiale? Chi manterrà le attese e chi fallirà? Chi sarà il miglior scalatore e chi il miglior sprinter? E la squadra migliore?