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Marcel Kittel
#1
in arrivo
 
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#2
Argos Energies, sponsor principale della Argos-Shimano, ha annunciato il rinnovo del contratto di Marcel Kittel fino al 2016, estendendolo di ulteriori due anni. Tramite la pagina Facebook ufficiale, la Argos Energies ha dichiarato che "siamo orgogliosi di annunciare che Marcel Kittel ha esteso il suo contratto fino al 2016. Quando gli abbiamo domandato dell'interesse di altre squadre, Marcel è stato chiaro «Per me c'è solo una squadra, ed è la Argos-Shimano»".
 
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#3
Kittel si è sottoposto alla macchina della verità
«Il rilevatore dice: è un corridore pulito»

Il velocista tedesco Marcel Kittel è seempre stato in prima linea nel condannare chi ieri e oggi ha scelto la strada del doping e quindi ha accettato di sottoporsi ad un interrogatorio con la macchina della verità.
A proporre la cosa a Kittel è stato il quotidiano tedesco Sport Bild ed il corridore ha accettato, a differenza di tutti i corridori tedeschi partecipanti al Tour de France 2007 che erano stati a quel tempo inviati a farlo.
Kittel ha risposto senza esitazione a tutte le domande, ha confermato di non aver mai assunto sostanze dopanti e lo psicologo forense Holger Leutz ha concluso che Kittel che diceva il vero.
«Abbiamo segnali di estrema credibilità. Kittel fa credere in una generazione di ciclisti puliti. Il rilevatore indica che Marcel Kittel non ha mai usato doping ed è un atleta pulito».

tuttobiciweb.it
 
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#4
Mmm bisognerebbe leggere quali domande sono state fatte, certo è molto bello vedere che esistono ancora atleti onesti, puliti e fortissimi...
 
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#5
Ma non ho capito... Qualcuno aveva sospettato di Kittel, o è stata una sua iniziativa?


Comunque sia, la macchina della verità vale fino ad un certo punto
 
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#6
c'erano sospetti sul suo conto però aveva avuto ragione lui venendo assolto per non ricordo cosa
 
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#7
era la roba dei raggi ultravioletti quando aveva tipo diciotto anni e non era ancora una pratica illecita, per il resto Kittel si è spesso espresso in maniera duramente critica nei confronti del doping e questo della macchina della verità, per quanto quest'ultima se non è cialtroneria poco ci manca, vuole essere un segnale verso chi definisce un ciclista come un dopato per definizione
 
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#8
Marcel Kittel fa pace con la sua bicicletta.
Ieri l'aveva gettata a terra malamente

[Immagine: showimg.php?cod=66143&resize=10&tp=n]

Marcel Kittel ieri è stato criticato aspramente per aver gettato a terra malamente la sua bicicletta nel finale di tappa della Tirreno-Adriatico. Dopo quella brutta immagine in mondovisione e, immaginiamo, una bella lavata di capo del primo sponsor del team Giant Shimano il bel velocista tedesco oggi ha twittato una simpatica immagina in cui chiede umilmente perdono alla sua compagna di lavoro.
Capo chino e fiori in mano Marcel cinguetta: «Con la nostra relazione stiamo cercando di andare avanti dopo la battaglia di ieri. Oggi ho chiesto scusa alla mia innamorata». Scuse accettate? Lo scopriremo al prossimo sprint.

Giulia De Maio - tuttobiciweb.it
 
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#9
Grande Kittel!
 
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#10
Ahah ma che idolo!
 
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#11
Kittel: virus battuto, ma il recupero sarà lungo
È ancora lunga la strada del recupero per Marcel Kittel. Il velocista tedesco della Giant Alpecin ha iniziato la stagione vincendo in Australia ma poi ha dovuto fare i conti con un virus che lo sta costringendo ad un lungo periodo di stop.
«Le cose non vanno ancora bene - ha spiegato il suo team manager Marc Reef a Cycling Weekly - perché Marcel ha appena ripreso a pedalare. Purtroppo lo stop è stato inevitabile, abbiamo dovuto saltare la Tirreno-Adriatico e non possiamo ancora stilare un piano per il rientro».
Il medico Anko Boelens spiega: «Abbiamo eliminato il virus, Marcel non ha più tosse né raffreddore, ma non possiamo prevedere quanto ci vorrà per recuperare completamente le energie. Un paio di settimane a volte bastano, altre volte ci vuole più tempo: possiamo solo aspettare».

tuttobiciweb.it
 
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#12
Giro d'Italia, Kittel non potrà essere al via
Lenta ripresa per il tedesco colpito da un virus

La ripresa c'è ma è molto più lenta del previsto e Marcel Kittel per questo sarà costretto, con tutta probabilità, a saltare il Giro d'Italia. Il velocista tedesco della Giant Alpecin, lo ricorderete, è stato colpito da un virus proprio ad inizio stagione, è stato costretto al ritiro mentre correva in Qatar e da allora è in bacino di carenaggio.
La ripresa è stata più lenta del previsto, anche perché con i virus di tempi certi non ce ne sono mai, il rientro alle corse non c'è ancora stato e quindi è impensabile che Marcel possa rispettare il programma originario che lo voleva al via del Giro d'Italia. Molto più probabile per lui un rientro più soft con Yorkshire e California per cercare di ritrovare la forma ideale in vista del Tour de France che, a questo punto, diventa l'obiettivo primario del tedesco.

tuttobiciweb.it
 
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#13
Inizio anno da buttare per Marcel Kittel: non correrà nemmeno l'Amgen Tour of California
È una stagione infernale per Marcel Kittel. Il tedesco della Giant-Alpecin doveva rientrare all'Amgen Tour of California che prenderà il via domenica, ma non ci sarà. Un virus ha praticamente messo ko il fortissimo velocista tedesco, di fatto quasi mai in corsa quest'anno. «Non sono ancora tornato ad una condizione richiesta per un appuntamento così importante e prestigioso». Rientro ancora posticipato, dunque. A quando?

cicloweb.it
 
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#14
Giant-Alpecin, Kittel rientra alla Rund um Koln
Il tedescone insegue un posto per il Tour de France

Toh, chi si rivede! Marcel Kittel torna a correre domenica in Germania, schierandosi al via della Rund um Koln. Non sarà una gara qualunque, per il tedesco della Giant Alpecin, che sta rincorrendo un posto per il Tour de France nel quale, nelle ultime due stagioni, ha mietuto fior di successi.
Il virus che lo ha colpito ad inizio stagione, costringendolo al ritiro in Qatar, si è rivelato avversario oltremodo ostico e lo ha costretto ad un lunghissimo stop. Al punto che la sua presenza al Tour è tuttora in discussione: le probabilità che il tedescone sia a Utrecht al momento sono scarse. E quella di domenica è una delle ultime possibilità che Kittel ha per rimescolare le carte.

tuttobiciweb.it
 
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#15
Etixx, Kittel: «Giro e Tour ma prima una partenza super»
Voglio partire forte e costruire un gruppo imbattibile

Dopo una stagione da dimenticare, «la mia peggiore di sempre», Marcel Kittel ha voglia di riprendersi il trono di re dei velocisti. Lo sprinter tedesco, accasatosi alla Etixx Quick Step, è pronto a firmare nuovi traguardi al Giro d'Italia, al Tour de France e non solo.

Quanta voglia hai che inizino le corse?
«Tantissima, ho avuto un bell'impatto con il team e abbiamo già parlato di cosa vogliamo fare insieme. Ho spiegato ai miei compagni dove voglio arrivare, dove voglio essere in corsa, come mi aspetto di lavorare con loro, ora non ci resta che tramutare il piano in realtà per regalarci dei risultati importanti. Nel team mi sono sembrati tutti molto rilassati, alla mano, dalla mentalità aperta. Avevo bisogno di un'accoglienza come quella che mi hanno riservato».

Ti aspetti di partire subito forte?
«Un treno non si inventa dall'oggi al domani. Per trovare il feeling perfetto bisogna passare dal commettere degli errori. Trovarsi nei finali di gara richiede tempo. Di certo non partiamo da zero, a "cavalli" non siamo certo sforniti, la potenza non ci manca, l'ho sentito nelle mie stesse gambe negli allenamenti più impegnativi, ma certo ci servirà un po' di tempo per trovarci in corsa e non commettere errori nel lanciare lo sprint. Per il treno il miglior allenamento saranno le corse, potrò fare affidamento in particolar modo su Richeze e Sabatini ma non avremo delle posizioni prestabilite, avremo un gruppo di ragazzi molto aperto che in base alla corsa e alla condizioni potrà comporre il treno più forte per l'occasione. Non ci sarà un corridore per posizione, dobbiamo essere pronti a reagire a qualsiasi inconveniente».

Le tue ambizioni?
«Per la prima parte di stagione l'obiettivo è partire bene e costruire un bel treno per essere competitivi sui palcoscenici più importanti, a partire da Giro e Tour. Non sarò alla Sanremo e neanche alle Classiche per cui abbiamo un team fortissimo, correrò solo la Scheldeprijs. Da qualche anno ormai ci sono meno corse di un giorno per velocisti, la Sanremo e altre classiche che una volta potevano essere considerate per velocisti ora sono adatte ad atleti più completi in "stile Sagan" e in alcune corse a tappe tipo la Vuelta è quasi assurdo presentarsi al via se sei un uomo veloce per quanta salita c'è. Non è una lamentela, ma una semplice constatazione. La vita dei velocisti è un po' più dura ultimamente».

Avverti un po' di pressione nel dover sostituire Cavendish?
«No, ognuno ha la propria personalità ed il proprio modo di correre. Lui ha lasciato un certo ricordo in questo team, io ne lascerò un altro al di là dei successi che raccoglierò e delle sconfitte che incasserò. Io non sono un rimpiazzo di Mark perchè sono Marcel e anche la squadra sta cambiando negli anni. Non mi piace fare paragoni e classifiche tra corridori e team. Con la Giant Shimano è finita come sapete, non è semplice parlare di un rapporto giunto alla fine, soprattutto a caldo. Con quel gruppo ho avuto un successo tremendo, mi restano un mix di emozioni belle e meno belle, ma di comune accordo abbiamo scelto di prendere ognuno la sua strada. In questo momento penso solo a lavorare al meglio con i miei compagni in modo tale che tra un anno saremo qui a parlare di quanto splendido è stato il mio 2016».

Giulia De Maio per tuttobiciweb.it
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pag...&cod=86272
 
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#16
Marcel Kittel farà il Giro d'Italia ma non la Milano-Sanremo: «È ancora troppo dura per me»
Mentre fra tifosi e addetti ai lavori si dibatte sul percorso della Milano-Sanremo, giudicato troppo semplice col recente ritorno all'antico (niente Manie o altre nuove salite, solo Turchino, Capi, Cipressa e Poggio), c'è chi, tra i ciclisti top, considera la Classicissima ancora troppo dura per le sue caratteristiche. È il caso di Marcel Kittel, che si è confessato a CyclingNews chiarendo i suoi obiettivi stagionali. E il "Mondiale di Primavera" non rientra fra questi: «Sì, ho tenuto bene sulla rampa (di 200 metri) di Hatta Dam al Dubai Tour, ma il Poggio è molto più lungo», ha detto il tedesco della Etixx-Quick Step.

«La Milano-Sanremo è ancora troppo dura per le mie caratteristiche, non escludo di volerla correre almeno una volta in futuro, ma per farlo voglio essere sicuro di poter far bene, e al momento non lo sono: c'è sempre qualcosa che rende quella corsa difficile, il percorso, la lunghezza, le condizioni climatiche. Penso che l'ultimo sprinter puro che l'ha vinta sia stato Mark Cavendish nel 2009, poi i cambi di percorso l'hanno resta troppo complicata»; Kittel però non dice che gli organizzatori hanno eliminato dal tracciato la salita delle Manie, e che la Pompeiana, che pure doveva essere inserita, non si è mai vista nel tracciato.

Riguardo ai prossimi impegni, il tedesco sarà presente alla Volta ao Algarve e alla Parigi-Nizza, dopodiché non sa ancora se gareggerà in classiche veloci come la Gand-Wevelgem o lo Scheldeprijs: «Con il team non abbiamo ancora deciso», e tale decisione sarà presa anche considerando gli obiettivi di Tom Boonen. Comunque Kittel sarà protagonista della stagione dei grandi giri, visto che ha confermato che sarà al via del Giro d'Italia, con l'obiettivo di far bene nelle volate delle prime due settimane e di migliorare la condizione in vista dell'altro appuntamento centrale del suo 2016, il Tour de France.

cicloweb.it
 
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#17
Non entro nel merito di chi si meritasse di più la maglia verde tra lui e Matthews perché è un po' fine a sé stesso e non saprei neanche rispondere, ma mi è dispiaciuto molto del suo ritiro di oggi perché non ha potuto finire un Tour (probabilmente cpn una maglia verde sulle spalle) che l'ha visto grandissimo protagonista.

Apprezzarlo per gli sprint è facile, basta averli visti per vedere la sua superiorità. Però il suo Tour è stato apprezzabile per quanto mi riguarda anche perché ha saputo resistere in tappe più dure, è andato in fuga, ha recuperato meglio gli sforzi.
Niente di trascendentale perché non si può cambiare da un giorno con l'altro, però è sembrato qualcosa in più di quello strepitoso velocista monocorde che alla prima difficoltà naufraga, un velocista che può ambire a qualcosa in più che fare esclusivamente incetta di tappe nei GT.
 
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#18
Ha dimostrato che la Sanremo non è un miraggio.
 
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#19
KITTEL: NON SO DAVVERO COSA MI STA ACCADENDO

https://www.tuttobiciweb.it/article/2018...ttobiciweb
 
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#20
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