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Michele Scarponi
Scarponi: mi sento un ragazzino
«Vincenzo è super, Fabio ha doti fuori dal comune»

Ha il dono della battuta, e con un sorriso sistema parecchie cose. Ne sanno qualcosa la moglie Anna e i piccoli gemellini Giacomo e Tommaso di tre anni, che papà Michele se lo stanno godendo come poche volte accade durante l’anno.
«Sono sempre in giro o per corse o per ritiri – spiega a tuttobiciweb.it l’aquila di Filottrano -. È dal Lombardia che non tocco la bicicletta e mi sto godendo la pace di casa come di rado mi capita. Quando torno a pedalare? Ai primi di novembre, con calma, senza alcuna fretta».

Senti Michele, come giudichi la tua stagione?
«Buona, molto meglio di quella di un anno fa. Io quest’anno posso dirmi soddisfatto, ma il fatto stesso che l’Astana mi abbia prolungato di un anno il contratto significa che anche loro sono stati contenti di quello che ho fatto vedere. Ho corso soprattutto per mettere nelle condizioni migliori Vincenzo (Nibali, ndr). Al Tour quest’anno ci è andata tutto male. Se un anno fa è stato il Tour perfetto, quest’anno abbiamo avuto una serie di inconvenienti incredibili, che hanno creato disagi a non finire, anche e soprattutto a livello psicologico. Io, poi, i primi dieci giorni ho dovuto vedermela con un problema incredibile al soprassella. Pensavo di non farcela, ero prossimo al ritiro, poi invece sono riuscito a raddrizzare la barca».

Se è per questo anche Vincenzo ha rimesso un po’ le cose posto…
«Nella seconda parte di Tour le cose si sono raddrizzate almeno in parte. Sapevo che Vincenzo era forte, ma io quest’anno ho potuto ammirare un atleta, ma prima ancora un uomo, con delle risorse morali immense. Ragazzi, di corridori così in giro per il mondo ce ne sono davvero pochi. Si contano sulle dita di una mano. Anche lui, per come era partito, poteva alzare bandiera bianca. Le aspettative sulla sua persona erano immense, ma ha deciso di mettersi in gioco fino alla fine, arrivando a vincere forse la tappa più bella e sfiorando di poco il podio».

Tu, invece, di vittorie neanche a parlarne…
«Ci sono arrivato molto vicino, ma l’ultimo successo risale a Donoratico 2013. Ai Paesi Baschi sono andato bene (sesto), così come a Burgos (secondo), e in entrambe le corse potevo forse ottenere qualcosa di più, ma va bene anche così».

Dove non ti sei piaciuto?
«Ai tricolori di Superga. Quel giorno ero convinto di poter andare molto forte, invece ho vissuto una delle mie giornate più negative. Ma anche al Lombardia non mi sono piaciuto neanche un po’».

Come ti trovi con Vincenzo?
«Io a meraviglia, bisogna chiedere a lui come si trova con me… A parte gli scherzi, siamo molto diversi, ma ci completiamo bene».

Che tipo di corridore è Vincenzo?
«Un fuoriclasse. Lui è il classico atleta che riesce a vincere anche quando non è super, perché ha talento, classe e una testa incredibile. Io lo apprezzavo tantissimo già quando eravamo avversari, ma averlo come compagno di squadra è davvero una grande fortuna. Io dico che è un corridore “vintage”, perché vive il suo tempo, è un ragazzo di oggi, ma ha qualcosa di antico, soprattutto nel modo di interpretare la corsa. Riesce a fare cosa che pochi possono fare».

Che spiegazioni vi siete dati per un Tour così poco convincente?
«Le stagioni non sono tutte uguali. È come una squadra di calcio che deve disputare la finale di Champions League: entri in campo con tutte le più buone intenzioni e dopo un minuto vai sotto di un gol. Lo ripeto: Vincenzo è andato sotto di un gol, ma poi è stato bravissimo a rimediare. Non ha vinto la coppa, ma è uscito a testa alta».

Uno che è andato alla grande è Fabio Aru…
«Riconfermarsi era difficilissimo, lui non solo si è riconfermato ma si è migliorato: questo ragazzo ha doti fuori dal comune».

E Landa…
«Forte, forte e ancora forte. Mikel mi ha impressionato tantissimo. Noi tutti pensavano e speravamo che fosse forte, ma lui è stato capace di sorprenderci nonostante sapessimo in partenza che aveva dei numeri. Ora saranno dolori per tutti averlo come avversario».

E Diego Rosa?
«È un ragazzo che non conosce ancora i suoi limiti e sta maturando tantissimo. Lui è una delle più belle novità del ciclismo italiano, e non solo perché ha vinto la Milano-Torino e ha corso un Lombardia da applausi».

Tra gli stranieri, chi ti ha sorpreso?
«Esteban Chavez e Tom Dumoulin: due grandi corridori, due che certo non saranno meteore».

Giro o Tour?
«Deciderà la squadra, io farò quello che farà Vincenzo: forse entrambi. Chi può dirlo?».

Ti piacciono i tracciati?
«Il Tour mi sembra che abbia copiato dal Giro: e questa è già una notizia».

Cosa ti aspetti dal 2016?
«Voglio essere un corridore importante. Voglio esserlo per Vincenzo e per l’Astana».

Parli come un motivatore…
«Penso già al mio futuro».

Ah, però, abbiamo la notizia…
«No, scherzo, ho solo 36 anni e ho una vita davanti a me: il futuro è adesso. Sono ancora troppo giovane per pensare a quello che dovrò fare da grande. Per il momento mi accontenterei di fare una grande stagione: sai, vorrei tanto strappare un altro rinnovo. Cosa ci posso fare, mi sento ancora un ragazzino».

Pier Augusto Stagi per tuttobiciweb.it
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?pag...&cod=84377
 
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Scarponi in allenamento con il pappagallo Cool
https://www.facebook.com/AstanaTeam/?fref=nf
 
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Come di consueto, il primo giorno di riposo del Tour de France è caratterizzato da svariati annunci: in questo caso ne arriva uno riguardante un corridore che alla Grande Boucle non c’è. L’Astana Pro Team ha annunciato il rinnovo annuale con Michele Scarponi.

Alexandre Vinokourov: «Scarponi si è confermato un gregario fortissimo anche nell'ultimo Giro d'Italia e siamo contenti di questo rinnovo. Confidiamo che anche il prossimo anno possa essere un importante elemento d'appoggio per i nostri capitani».

Michele Scarponi: «Quando Alexandr Vinokourov mi ha chiesto di restare per un altro anno sono stato lusingato perché vuol dire che il mio lavoro è stato apprezzato. Il 2017 sarà la mia quindicesima stagione in gruppo e penso di poter dare una mano ai giovani talenti del team».
 
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SCARPOOOOOOOOOOOO


ciao campione
 
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Ciao Michele Triste
 
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Ciao Scarpo, insegna agli angeli a usare il rapportone in salita
 
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RIP Scarpo
 
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Quando me l'ha detto un mio amico questa mattina pensavo mi stesse prendendo in giro, invece era tutto vero purtroppo...  Triste

R.I.P. Michele
 
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Non ci sono parole difronte ad una tragedia del genere.

Ti ho voluto bene. Ciao Michele .

Terrò nel cuore il giorno in cui ti vidi dal vivo tirare il gruppo dei migliori sulla salita di Fiesole.
 
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Non so cosa dire. Ho appena saputo, sono sotto shock
 
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Sono sconvolto, RIP campione
 
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Ogni parola in questo momento purtroppo è inutile.

Per noi che seguiamo il ciclismo quotidianamente i ciclisti diventano in diverso modo una parte della nostra vita. E lui era nella nostra vita da tanto tempo.
Purtroppo sono cose che sulle strade non dovrebbero accadere ma sappiamo bene che possono accadere. Ma è così doloroso da accettare.
 
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Madonna santa....perchè.perchè...
 
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Non ci posso credere. Proprio ieri sera ha messo una foto mentre giocava con i suoi bambini in salotto...che tristezza
 
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E' riuscito a regalare ai suoi figli l'immagine di loro padre che alza le braccia al cielo ed è morto 5 giorni dopo, appena dopo essere tornato da loro e da sua moglie. Incredibile cos'è la vita.
 
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Ancora non riesco a crederci......
 
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Un duro colpo. Anche se nessuno di noi (credo) lo conosceva, il suo modo di fare, di porsi, te lo faceva sentire vicino. La sua scomparsa cosi assurda e cosi vicina alla sua ultima vittoria come dice Puyol.. semplicementr tragico. Mi manchera'
 
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ancora stento a crederci, ciao CAMPIONE
 
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Notizia terribile.
Corridore amato da tutti, stento ancora a crederci.

Ciao Michele.
 
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Un campione sulla bici e un grande uomo nella vita di tutti i giorni. Indimenticabile il tuo sorriso con l'occhietto furbo ad ogni intervista. Mancherai ma non ti dimenticheremo. R.i.p. Michele
 
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