11-04-2020, 01:08 AM
Non mi appassiona il nuovo decreto. Permane una distanza enorme tra decisioni e paese reale, si parla per categorie non per singole aziende e/o attività.
Per entrare nel dettaglio hai bisogno di risorse umane ma davvero non ne hai? Con il Paese quasi fermo?
Entrare nel dettaglio della singola azienda / attività esce dall'idea di ciò che è essenziale o strategico per entrare nel merito di situazioni di rischio o meno. Le librerie non lo sono? In spazi ristretti? Con oggetti come i libri, che la gente maneggia, considera leggendo la terza o quarta di copertina? Con quali limiti all'ingresso? Quali disinfettanti, quale aerazione?
Aprire tutte le aziende che possono garantire un adeguato piano di sicurezza contro il contagio significa ridurre i danni, magari perdiamo una ventina di miliardi in meno al mese, che importa se si tratta di mobili invece che prodotti alimentari?
Si parla della distanza solo per dire che se non può essere rispettata bisogna usare la mascherina. Un metro? Al chiuso? Senza dettagli sull'aerazione o meno? Ma perché in Germania è un metro e mezzo e in Cina sono due metri? Ma si sa, tedeschi e cinesi sono notoriamente stupidi... O no? L'hai fatta fuori dal vaso dicendo un metro (dettagliando che l'infettivologo Galli consiglia un metro e 82 centimetri...) e non sai porvi rimedio?
Il problema di un Paese colmo di persone con gli agganci giusti è anche quello di un Paese che ha Pippo e Pluto nel comitato scientifico...
Cosa significa quel metro e 82 centimetri di Galli? Che il prof. Galli si è rifiutato di avallare quella cazzata e che il compromesso è stato quello di citarlo mentre si consigliava un metro?
Ho il timore che si percepisca l'acqua alla gola e che il panico prevalga sulle idee, sul pensare. Hai un po' di energia da spendere? Fallo per dire agli italiani che siamo nella cacca, che dobbiamo serrare le fila, che le corse e le camminate hanno frantumato le palle (che poco ci manca che bisogna fare lo slalom per evitare chi fa "attività fisica"), metti multe e provvedimenti più severi per chi sgarra, che qui ci stiamo giocando vita e futuro. Si scende ma troppo piano, fermiamo i meccanismi che non vanno (mezzi pubblici, troppa gente in giro) e mettiamo in moto con intelligenza tutto ciò che può ripartire.
Nel frattempo disponiti a fare tamponi e verifiche sierologiche, a perfezionare i meccanismi di quarantena, chiarendo cosa vuol dire convivenza con il virus.
Parla alla gente, spiega, dai una direzione, aggrega risorse. Porca miseria.
Per entrare nel dettaglio hai bisogno di risorse umane ma davvero non ne hai? Con il Paese quasi fermo?
Entrare nel dettaglio della singola azienda / attività esce dall'idea di ciò che è essenziale o strategico per entrare nel merito di situazioni di rischio o meno. Le librerie non lo sono? In spazi ristretti? Con oggetti come i libri, che la gente maneggia, considera leggendo la terza o quarta di copertina? Con quali limiti all'ingresso? Quali disinfettanti, quale aerazione?
Aprire tutte le aziende che possono garantire un adeguato piano di sicurezza contro il contagio significa ridurre i danni, magari perdiamo una ventina di miliardi in meno al mese, che importa se si tratta di mobili invece che prodotti alimentari?
Si parla della distanza solo per dire che se non può essere rispettata bisogna usare la mascherina. Un metro? Al chiuso? Senza dettagli sull'aerazione o meno? Ma perché in Germania è un metro e mezzo e in Cina sono due metri? Ma si sa, tedeschi e cinesi sono notoriamente stupidi... O no? L'hai fatta fuori dal vaso dicendo un metro (dettagliando che l'infettivologo Galli consiglia un metro e 82 centimetri...) e non sai porvi rimedio?
Il problema di un Paese colmo di persone con gli agganci giusti è anche quello di un Paese che ha Pippo e Pluto nel comitato scientifico...
Cosa significa quel metro e 82 centimetri di Galli? Che il prof. Galli si è rifiutato di avallare quella cazzata e che il compromesso è stato quello di citarlo mentre si consigliava un metro?

Ho il timore che si percepisca l'acqua alla gola e che il panico prevalga sulle idee, sul pensare. Hai un po' di energia da spendere? Fallo per dire agli italiani che siamo nella cacca, che dobbiamo serrare le fila, che le corse e le camminate hanno frantumato le palle (che poco ci manca che bisogna fare lo slalom per evitare chi fa "attività fisica"), metti multe e provvedimenti più severi per chi sgarra, che qui ci stiamo giocando vita e futuro. Si scende ma troppo piano, fermiamo i meccanismi che non vanno (mezzi pubblici, troppa gente in giro) e mettiamo in moto con intelligenza tutto ciò che può ripartire.
Nel frattempo disponiti a fare tamponi e verifiche sierologiche, a perfezionare i meccanismi di quarantena, chiarendo cosa vuol dire convivenza con il virus.
Parla alla gente, spiega, dai una direzione, aggrega risorse. Porca miseria.