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Riscriviamo l'albo d'oro del Velo d'Or/Cm rider of the year del ciclocross (se esiste)
#21
2011: Vado con Nys che vince SP e DVV e fa 2° al Mondiale. Albert un passo dietro con campionato nazionale e CDM.

2012: E' l'anno d'oro di Kevin Pauwels che vince CDM e DVV e fa 2° nel SP e 3° ai Mondiali.

2013: Albert vince DVV e CDM, ma Nys SP e Mondiale. Nys vince 10 prove nelle tre Challenge contro le 6 di Albert. Dunque, scelgo ancora Sven.

2014: Nys abbastanza facile con DVV + SP + nazionale belga. Il tutto a quasi 37 anni.

2015: Pauwels, van der Poel e Van Aert vincono una challenge a testa. WVA è quello che vince in maniera più convincente, portandosi a casa, oltre alla generale del DVV, ben 5 prove. Pauwels e Van Aert vincono anche 6 prove di Challenge a testa contro le cinque di VdP. Però Mathieu ci aggiunge il Mondiale che, in questa situazione, è una discriminante abbastanza grossa e me lo fa preferire.

2016: Beh Van Aert easy dato che vince praticamente tutto, anche se VdP, quando torna dall'infortunio, lo batte a più riprese.

2017: Nel 2016/2017 WVA è ancora molto vicino a VdP, ma in un modo o nell'altro perde quasi sempre. Però vince lo scontro nell'occasione più importante, al Mondiale, e si porta a casa anche CDM e DVV. Dunque premio ancora lui.

2018: WVA vince il Mondiale con pieno merito, ma è quasi un Mondiale di corsa campestre. Per il resto raccoglie ciò che Mathieu butta nel cestino. VdP vince oltre 30 gare, inclusi gli Europei, e fa la tripletta CDM + SP + DVV. Van der Poel facile imho.

2019: Questa è la miglior stagione che un crossista abbia mai fatto, probabilmente. 32 vittorie su 34 cross disputati (un ritiro e un'unica debacle al koppenbergcross). Mondiale + Europeo + SP con tutte le tappe + DVV rimontando oltre cinque minuti ad Aerts.
 
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#22
2011: Stybar arriva al 31/10 con 9 gare vinte su 10 disputate (tra cui un totale di 5 prove nelle 3 challenge), dopodiché ha qualche passaggio a vuoto. Si riprende giusto in tempo per ripetere i successi al campionato ceco e al mondiale.

Nys fa sue le classifiche finali di SP e GvA + 3 prove in ciascuno, rimane invece a secco in CdM. Va a bronzo al campionato del mondo.

Albert iscrive il suo nome proprio nell’albo d’oro della CdM, veste per la prima (e unica) volta la maglia di campione belga tra gli elite e lascia il segno per 6 volte nei 3 circuiti.

Stybar è quello che tocca le punte più alte ma pecca in continuità, Nys è allo stesso tempo il più vincente, grazie ai 12 centri stagionali, e il più costante tra i tre, mentre Albert è la via di mezzo tra Zdenek e Sven.

Premio Sven.

2012: Kevin Pauwels. CdM, BPost Bank, 7 successi parziali nelle challenge e il bronzo al mondiale di Koksijde.

2013: Sven Nys. Campione del mondo, vincitore del SP e di, complessivamente, 10 tappe dei 3 circuiti.

2014: Sven Nys. Campione belga, vice campione del mondo, SP e Bpost Bank + 9 prove in totale.

2015: Pauwels si ripete a distanza di 3 anni in CdM e fa secondo sia nel SP, per una sola lunghezza, che nel GVA, vincendo 6 volte nelle challenge (2 CdM, 3 SP e 1 DVV).

Van Aert domina il BPost Bank con 5 vittorie su 8 gare e oltre 6’ rifiliati a Pauwels, trionfa a Koksjide e prende l’argento al mondiale, al campionato belga invece deve accontentarsi del bronzo dietro la vecchia volpe Vantornout e Meeusen.

Van der Poel vince il SP, come Pauwels lascia il segno in tutte 3 le challenge, anche se in 5 occasioni contro le 6 dei due belgi, e si laurea campione olandese e campione del mondo (il più giovane di sempre tra gli elite).

Vado con MvdP.

2016: Wout van Aert. 17 vittorie, campione del mondo, campione belga e vincitore di CdM, SP e Bpost Bank.

2017: Wout van Aert. Gli scontri diretti parlano di un 21 a 9 in favore di Van der Poel, però WvA può contare su CdM, DVV, 9 gare nelle tre challenge e su altre due maglie di campione belga e mondiale.

Van der Poel vince il SP + 13 volte nelle challenge ma non può bastare.

2018: Mathieu van der Poel. Al mondiale va in corto circuito, nel resto dell’anno è praticamente imbattibile. 

2019: Mathieu van der Poel. Campione mondiale, europeo e olandese, 8/8 e la generale del SP, 7/8 e la generale del DVV e 6/6 in CdM. 32 vittorie su 34 gare.

E’ la più grande stagione dell’era challenge. 

Nys (04/05) e Van Aert (15/16) vantano una CdM in più in bacheca nelle annate prese a confronto ma perdono in tutto il resto (vittorie complessive, nelle challenge e rapporto tra vittorie e gare disputate).
 
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#23
Ci serve un giudice per: '86, '92, '95, '99, '02.
 
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#24
Nel '95 la Coppa del Mondo è ad anni luce dal SP, però secondo me non è tanto distante dal GVA.

Il GVA all'epoca è più lungo della CdM e ha più storia, ma è sostanzialmente una challenge riservata ai corridori belgi quando però il movimento belga non è il padrone indiscusso della scena come dal nuovo millennio in poi.

In CdM trovi, come nel SP, le nazionalità che in quel momento storico vanno per la maggiore oltre a quella belga: italiani, svizzeri, cechi, francesi e olandesi. Nel GVA questo accade molto di rado.

Sul valore tecnico di una competizione che dura 5 gare poi hai ragione.
 
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#25
1986: la vittoria di Zweifel al mondiale è stata sicuro una bella storia, ma l'annata di Liboton me lo fa preferire.
2002: Nys per lo stesso motivo, più continuo ad alti livelli nell'annata.
 
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#26
Riuppo perché non abbiamo ancora ufficialmente eletto il crossista dell'anno del 2020.
Do il buon esempio  :)

2020Mathieu van der Poel

24 vittorie in 25 gare, campione mondiale, europeo e neerlandese.


Dietro di lui, nell'ordine, Iserbyt e Sweeck.

Preferisco entrambi a Toon perché il primo, a parità di challenge vinte, è andato in doppia cifra ed è stato più incisivo negli scontri diretti. Il secondo invece ha timbrato nelle due occasioni più importanti dopo il mondiale, campionato belga e generale del SP.

Senza la caduta di Namur la storia sarebbe diversa, però essere stato l'unico a vincere con MvdP al via per me non basta a metterlo davanti al duo della Pauwels.
 
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#27
Ah, ho deciso che scriveremo anche l'albo d'oro relativo alla crossista dell'anno, anche qui farei coincidere la prima edizione con quando si sono disputati i primi mondiali di categoria.

Magari cominciamo dalla fine, così è più facile e coinvolgente.
 
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#28
MvdP lo avevo già messo per il 2020.

Invece dobbiamo decidere '92, '95 e '99.
 
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#29
STOP THE COUNT
 
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#30
(09-11-2020, 01:14 AM)Luciano Pagliarini Ha scritto: MvdP lo avevo già messo per il 2020.

Invece dobbiamo decidere '92, '95 e '99.

Dove si possono vedere i risultati di quegli anni? Su cyclocross24 c'è solo il mondiale.
 
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#31
Posso venirti incontro sul '95, in ogni caso è tra Pontoni e Herygers come crossista simbolo della parte centrale dei 90s.

Il GVA era ancora una challenge poco aperta in un'epoca dalla spiccata internazionalità, però Herygers la domina e in più si fa valere anche sul palcoscenico più prestigioso, quello del SP.

Forse quello che togliamo a Pontoni nel '95 glielo possiamo rendere nel '92  Mmm

Quanto al '99 invece... fermo restando che De Clercq scula il mondiale (senza il problema a Vervecken non lo vince mai), sono dell'idea che, per l'importanza che ha avuto nelle dinamiche del cross di fine anni '90 e inizio 2000, meriterebbe almeno un titolo.
 
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#32
(09-11-2020, 01:45 AM)samuxsafe Ha scritto:
(09-11-2020, 01:14 AM)Luciano Pagliarini Ha scritto: MvdP lo avevo già messo per il 2020.

Invece dobbiamo decidere '92, '95 e '99.

Dove si possono vedere i risultati di quegli anni? Su cyclocross24 c'è solo il mondiale.

sitodelciclismo e wiki nl/fr
 
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#33
(09-11-2020, 01:48 AM)Albi Ha scritto: Posso venirti incontro sul '95, in ogni caso è tra Pontoni e Herygers come crossista simbolo della parte centrale dei 90s.

Il GVA era ancora una challenge poco aperta in un'epoca dalla spiccata internazionalità, però Herygers la domina e in più si fa valere anche sul palcoscenico più prestigioso, quello del SP.

Forse quello che togliamo a Pontoni nel '95 glielo possiamo rendere nel '92  Mmm

Quanto al '99 invece... fermo restando che De Clercq scula il mondiale (senza il problema a Vervecken non lo vince mai), sono dell'idea che, per l'importanza che ha avuto nelle dinamiche del cross di fine anni '90 e inizio 2000, meriterebbe almeno un titolo.

Ci sto.
 
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#34
Non abbiamo più dato il premio per la stagione 2020-2021.

MvdP perché nessuno dei regular ha fatto una stagione da Velo d'Or? WVA per aver dato del filo da torcere a MvdP per la prima volta da inizio 2018? Iserbyt per quanto fatto nella prima parte di stagione?

Io andrei con Mathieu.
 
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#35
La discriminante è il mondiale vinto da VDP.
 
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#36
La CdM vinta da WvA è stata troppo corta per poter avere la stessa forza persuasiva del mondiale di MvdP, volendo poi a corroborare la tesi ci sarebbero anche gli scontri diretti in cui il risultato non è stato inficiato da cadute/forature/problemi meccanici o lo è stato per entrambi.

Per quanto riguarda il terzo gradino del podio invece bisogna scegliere tra chi è stato, effettivamente, il crossista migliore, e chi, risultati alla mano, è stato il più prolifico tra i regular.

Visto comunque che ci sarà sempre di più questa scollatura tra crossisti puri e stradisti potremmo mettere un minimo di gare disputate per essere eleggibili per il premio oppure farne due separati.

Tra le donne, a malincuore, no contest per la Brand... pure se come già ampiamente detto non è tutto oro quello che luccica.
 
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