02-03-2012, 06:16 AM
Coldeportes, Laverde guida i giovani della Coldeportes
Solo pochi giorni separano ormai la Colombia Coldeportes dall’esordio nel circuito WorldTour sulle strade della Tirreno-Adriatico: l’intera squadra sta lavorando con grande voglia ed intensità per preparare il primo appuntamento nella più grande vetrina del ciclismo mondiale.
Intanto, sabato 3 marzo la “Strade Bianche” offrirà un succoso antipasto a base di grande ciclismo sulle strade della Toscana. La gara RCS Sport – società organizzatrice del Giro d’Italia e della stessa Tirreno-Adriatico – vedrà gli atleti sfidarsi sulla distanza di 190 km, in una gara caratterizzata, come dice il nome stesso, dai lunghi tratti di sterrato (“strade bianche”, appunto) destinati a fare la differenza fra i tanti pretendenti al traguardo finale di Siena, divenuto in pochi anni fra i più ambiti del panorama europeo.
Guidata dal DS Oscar Pellicioli, la Colombia Coldeportes si schiererà sulla linea di partenza di Gaiole in Chianti con otto uomini: gli esperti Felipe Laverde e Victor Hugo Peña saranno affiancati da Robinson Chalapud, Jarlinson Pantano, Wilson Marentes, Frank Osorio, Carlos Quintero e Juan Pablo Suarez.
Oscar Pellicioli sa bene che solo uno dei suoi uomini ha già affrontato la gara degli sterrati sulle colline senesi, ma è convinto che i ragazzi sapranno farsi trovare preparati: “Soltanto Felipe Laverde ha già disputato questa gara, ma Victor Hugo Peña la conosce, e Carlos Quintero ha già pedalato su queste strade da dilettante. Ragazzi come Osorio e Marentes hanno il fisico giusto per una gara di questo tipo, ma occhio anche a Pantano e Chalapud, che stanno pedalando benissimo.”
Proprio Felipe Laverde avrà la grande responsabilità di svelare ai compagni i segreti di questa corsa: “Ricordo che disputai la prima edizione in assoluto di questa gara, nel 2007: le squadre non sapevano che tipo di corsa aspettarsi, e si presentarono con formazioni piene di scalatori. Risultato, dopo il primo sterrato eravamo rimasti in 40. Dall’anno successivo è cambiato tutto, e credo che oggi sia una corsa più dura, e uno degli appuntamenti più ambiti di inizio stagione.”
“In allenamento ho parlato di questa gara con i miei compagni, ma credo che il consiglio più importante che possa dare loro sia quello di approcciare gli sterrati sempre nelle prime posizioni del gruppo: è lì che si decide la corsa.”
comunicato stampa
Solo pochi giorni separano ormai la Colombia Coldeportes dall’esordio nel circuito WorldTour sulle strade della Tirreno-Adriatico: l’intera squadra sta lavorando con grande voglia ed intensità per preparare il primo appuntamento nella più grande vetrina del ciclismo mondiale.
Intanto, sabato 3 marzo la “Strade Bianche” offrirà un succoso antipasto a base di grande ciclismo sulle strade della Toscana. La gara RCS Sport – società organizzatrice del Giro d’Italia e della stessa Tirreno-Adriatico – vedrà gli atleti sfidarsi sulla distanza di 190 km, in una gara caratterizzata, come dice il nome stesso, dai lunghi tratti di sterrato (“strade bianche”, appunto) destinati a fare la differenza fra i tanti pretendenti al traguardo finale di Siena, divenuto in pochi anni fra i più ambiti del panorama europeo.
Guidata dal DS Oscar Pellicioli, la Colombia Coldeportes si schiererà sulla linea di partenza di Gaiole in Chianti con otto uomini: gli esperti Felipe Laverde e Victor Hugo Peña saranno affiancati da Robinson Chalapud, Jarlinson Pantano, Wilson Marentes, Frank Osorio, Carlos Quintero e Juan Pablo Suarez.
Oscar Pellicioli sa bene che solo uno dei suoi uomini ha già affrontato la gara degli sterrati sulle colline senesi, ma è convinto che i ragazzi sapranno farsi trovare preparati: “Soltanto Felipe Laverde ha già disputato questa gara, ma Victor Hugo Peña la conosce, e Carlos Quintero ha già pedalato su queste strade da dilettante. Ragazzi come Osorio e Marentes hanno il fisico giusto per una gara di questo tipo, ma occhio anche a Pantano e Chalapud, che stanno pedalando benissimo.”
Proprio Felipe Laverde avrà la grande responsabilità di svelare ai compagni i segreti di questa corsa: “Ricordo che disputai la prima edizione in assoluto di questa gara, nel 2007: le squadre non sapevano che tipo di corsa aspettarsi, e si presentarono con formazioni piene di scalatori. Risultato, dopo il primo sterrato eravamo rimasti in 40. Dall’anno successivo è cambiato tutto, e credo che oggi sia una corsa più dura, e uno degli appuntamenti più ambiti di inizio stagione.”
“In allenamento ho parlato di questa gara con i miei compagni, ma credo che il consiglio più importante che possa dare loro sia quello di approcciare gli sterrati sempre nelle prime posizioni del gruppo: è lì che si decide la corsa.”
comunicato stampa