GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Questo assunto andava bene, forse, negli anni '90 e negli anni '00.
Oggi non sappiamo minimamente cosa usano.
La Sky aveva i chetoni già nel 2011, quando, oltre a loro, gli unici ad averli erano i soldati dell'esercito statunitense.
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(28-12-2022, 11:32 PM)jan80 Ha scritto: Perchè Funtes o Cecchini erano dei poveri disperati??
No erano molto bravi nel loro lavoro..
Ma il migliore era l altro
E se non puoi andare dal più bravo (perché qualcuno l ha preso in esclusiva..)
Vai da quelli quotati ..sotto
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Tre anni fa pensavo che avremmo potuto finalmente assistete a una nuova grande era del ciclismo, che aveva nei due poel, ben più talentuosi anche dei due sloveni, le sue assi portanti.
Purtroppo mi sbagliavo.
Ma a parte qualche piccolo momento di allineamento di astri, dove le due grandi forze che regolano questo sport, doping e antidoping, riuscivano, contemporaneamente, a non fare danni ('97-'98, 2010-2011, 2019), viviamo in un loop che va avanti dal 1990.
È inutile seguire le categorie giovanili, il cross, la pista ecc...
Qualsiasi analisi è inutile, tanto anche le più accurate possono venire ribaltate dalla nuova ricetta della pasta e fagioli.
Ho sbagliato io. E ho perso un sacco di tempo. Il ciclismo non è il mio sport, il ciclismo è lo sport di tutti i poser che si esaltano per la peggio monnezza a cui assistono perché tanto conoscono talmente poco la materia che non sanno distinguere mele e pere.
Ma glielo lascio volentieri.
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(28-12-2022, 11:57 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Tre anni fa pensavo che avremmo potuto finalmente assistete a una nuova grande era del ciclismo, che aveva nei due poel, ben più talentuosi anche dei due sloveni, le sue assi portanti.
Purtroppo mi sbagliavo.
Ma a parte qualche piccolo momento di allineamento di astri, dove le due grandi forze che regolano questo sport, doping e antidoping, riuscivano, contemporaneamente, a non fare danni ('97-'98, 2010-2011, 2019), viviamo in un loop che va avanti dal 1990.
È inutile seguire le categorie giovanili, il cross, la pista ecc...
Qualsiasi analisi è inutile, tanto anche le più accurate possono venire ribaltate dalla nuova ricetta della pasta e fagioli.
Ho sbagliato io. E ho perso un sacco di tempo. Il ciclismo non è il mio sport, il ciclismo è lo sport di tutti i poser che si esaltano per la peggio monnezza a cui assistono perché tanto conoscono talmente poco la materia che non sanno distinguere mele e pere.
Ma glielo lascio volentieri.
Luca come sei drastico
È uno sport particolare
La parte preparazione influisce molto
E può cambiare molto le prospettive
In questo momento è molto più squilibrato rispetto ad anni fa certamente (un savoldelli che vince il giro con l Index è impossibile.. )
Però è interessante in altri aspetti
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NEMICO DEI BOVINI
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Vado un attimo off topic ahaha
Il pubblico delle ultime 3 gare ci fa capire una cosa. Il ciclocross non ha bisogno della nuova cdm, il ciclocross non ha bisogno di più gare all'estero. Se uno vuol fare ciclocross sul serio andasse in Belgio (e Olanda obv) e non rompesse il cazzo.
NEMICO DEI BOVINI
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Poi se tanto mi da tanto da qui ad un anno Mathieu va alla UAE.. La butto li
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(29-12-2022, 03:27 PM)jan80 Ha scritto: (28-12-2022, 11:57 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Tre anni fa pensavo che avremmo potuto finalmente assistete a una nuova grande era del ciclismo, che aveva nei due poel, ben più talentuosi anche dei due sloveni, le sue assi portanti.
Purtroppo mi sbagliavo.
Ma a parte qualche piccolo momento di allineamento di astri, dove le due grandi forze che regolano questo sport, doping e antidoping, riuscivano, contemporaneamente, a non fare danni ('97-'98, 2010-2011, 2019), viviamo in un loop che va avanti dal 1990.
È inutile seguire le categorie giovanili, il cross, la pista ecc...
Qualsiasi analisi è inutile, tanto anche le più accurate possono venire ribaltate dalla nuova ricetta della pasta e fagioli.
Ho sbagliato io. E ho perso un sacco di tempo. Il ciclismo non è il mio sport, il ciclismo è lo sport di tutti i poser che si esaltano per la peggio monnezza a cui assistono perché tanto conoscono talmente poco la materia che non sanno distinguere mele e pere.
Ma glielo lascio volentieri.
Il ciclismo anche per me non e' per tutti......diciamo che chi non ha mai corso in età giovanile,chi non corre attualmente o chi non lo pratica,sarà sempre comunque un passo indietro a chi lo segue soltanto.
Basta leggere i discorsi che fanno tanti su facebook,invece chi ha corso,avrà sempre una visione reale del momento e del corridore,basta solo un colpo d'occhio,infatti per questo in tv mettono la spalla in cronaca esperta,cosi come in qualsiasi altro sport,perche' certe cose non si possono imparare se non vissute in prima persona
Mi scuso se insisto nell'off topic, ma non mi trovo molto d'accordo.
Credo anche io che l'esperienza di pratica sportiva sia utile per comprendere meglio ciò di cui si parla ma, al contempo, non ritengo sia condicio sine qua non.
Ci sono ex ciclisti che hanno scritto le peggio castronerie (anzi, spesso provengono da loro) e gente che non ha mai praticato agonismo che è in grado di analizzare una gara in modo puntuale.
L'aspetto pratico è utile, ma è utile principalmente per la pratica.
Con la teoria si può sopperire se devi analizzare, meno se devi praticare.
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29-12-2022, 05:35 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 29-12-2022, 05:36 PM da Luciano Pagliarini.)
Il ciclismo va seguito come il wrestling.
Ci sono i fan mark che credono a tutto quello che vedono e gli smart che sanno che i risultati delle gare sono frutto di un sottile gioco di equilibri.
Per il fan non preparato è sicuramente più bello vedere la Diegem di ieri, piuttosto che quelle in cui MvdP dava i minuti a tutti. Come è più bello vedere gare su strada combattute, piuttosto che Evenepoel che parte ai -80 e lascia tutti là.
Io, però, non mi trovo d'accordo con queste scelte di booking.
E tornando un'ultima volta sulla gara di ieri, trovo che la lettura dei tempi sul giro di Albi abbia delle falle e sia figlia della ricerca ottimistica di dimostrare che "la situazione non è così grave". Van Aert tira fuori il giro à la van der Poel ogni volta che serve, dopo aver cercato di limitare i danni quando MvdP fa 7'24", ecco che tira fuori lui il giro in 7'24". Una roba impensabile anni fa. E nel finale fa il mediocre 7'37 solo perché sta dietro a Pidcock per 3/4 di giro.
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Quel 7'24" di Van Aert è veramente difficile da comprendere dato che sembrava scoppiato e dato che nei tratti tecnici, tranne solo la contropendenza, ha continuamente perso qualcosa.
Il calo di MvdP invece non so se sia stato prettamente fisico o se abbia mollato dopo aver visto quel ritorno impensabile.
È vero che non è più il Mathieu ragazzino che naufraga appena le cose vanno male, però si è anche trovato di fronte ad una situazione molto particolare.
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Ripeto a me WVA non da piu' sospetti di quanti ne possa dare MVDP,Pidcock,Pogacar,Evenepoel,Vingegaard o Roglic,cosa diversa era i sospetti che avevo su corridori che poi hanno smesso giovani ( sia italiani che stranieri) che hanno confermato i miei dubbi seppur mai trovati positivi.
Sulla gara di ieri,io non ho dubbi che il MVDP di qualche anno fa avrebbe comunque vinto senza grandi problemi pure la scorsa sera,magari non dava 1 minuto a tutti,ma secondo me 20 secondi poteva darli tranquillamente,il problema da come dico da quasi ormai un mese,che l'olandese non sta andando come andava anni fa,in piu' qualcuno e cresciuto e qualche altro e nuovo......
Come ho detto questo lo dico pur non andato matto per WVA,ma come corridore lo rispetto,perche' per me resta un signor corridore a cui comunque manca lo sprazzo da fuoriclasse,quello che appunto hanno MVDP o Remco per capirci,quindi il giorno che lo vedro' lottare per la maglia gialla al Tour o vincere una Liegi o Mondiale alla Remco,allora si qualche dubbio potrei avrerlo anche io,ma non perche' batte MVDP al 80% seppur su un suo percorso e arriva con uno che comunque pesa 60kg
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Premetto che di solito non amo la cultura del sospetto, a costo di vivere illuso preferisco godermi lo spettacolo, che si parli di ciclismo, calcio, atletica o altro. Avendo però una minima idea di cosa voglia dire lo sforzo fisico espresso in una gara di ciclocross, vedere Van Aert che un giro sembra un pugile suonato e un giro dopo apre in due la terra per poi affrontare qualsiasi difficoltà tecnica con la lucidità mentale di un killer (e sfruttando al millimetro il killer di merendine Pidcock) qualche dubbio me lo crea.
Cioè banalmente ho fatto fatica a fomentarmi per una gara oggettivamente strepitosa, a una certa seguivo con più trasporto le evoluzioni degli scoppiati oltre le transenne e la rimonta del soldato Vanth ingiustamente lapidato
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30-12-2022, 07:19 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 30-12-2022, 07:20 AM da SeppVanMaffen.)
(29-12-2022, 10:40 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Beh, ma quando l'hai visto vincere una tappa del Tour staccando tutti su una collinetta, o quando ha staccato Pogacar sull'Hautacam dopo essere stato in fuga tutto il giorno e aver umiliato, nel mentre, Pinot e Dani Martinez, o ancora quando ha staccato tutti tolto Roglic sul Col d'Eze alla Parigi-Nizza....non ti è sembrato strano?
Nel primo caso ancora ancora, su Hautacam mi sono messo a ridere forte. Con buona pace del duo McNulty-Bjerg rimane il momento di ciclismo più nonsense degli ultimi tot anni.
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Ferribotte
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Esisto corridori continui e corridori meno continui......io stesso da under 23 una settimana non riuscivo a tenere le ruote del gruppo e solo una settimana dopo magari mi giocavo la vittoria,pure oggi a 42 anni un giorno posso farti una salita lunga in 50 minuti e la settimana dopo senza nessun particolare motivo te la faccio in 1 ora........esistono i corridori discontinui nelle prestazioni e io ne sono un esempio,per questo dico che credo a queste robe........cosa diversa chi si scopre campione dopo i 30 anni e magari 10 anni di soli piazzamenti,su quello credo molto meno,anzi non ho neppure dubbi
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