Il 2021 degli italiani
Parte 1
Come ogni anno mi piace fare un po' un recap dell'annata degli italiani.
In questa prima parte non farò uno schema completo ma parlerò un po' a ruota libera di chi sta fuori dalla top 100.
Considerate che quest'anno i ranking, causa pandemia, sono un po' condizionati dai risultati del 2020 (ecco perchè a volte c'è abbastanza disparità tra ranking e race).
Partiamo da due 19enni che si stanno affacciando alla top 200:
Flavio Cobolli ha iniziato l'anno da numero 874 ed è attualmente 203 (forse è ancora più indicativo il dato della Race, ovvero i punti del solo 2021 in cui è 150esimo). Ha iniziato giocando i tornei ITF per poi passare ai Challenger e raggiungere la finale in due occasioni, Roma e Barletta, vincendo anche un primo turno ATP 250 a Parma.
Il mancino
Giulio Zeppieri è invece riuscito a vincere un Challenger (proprio su Cobolli a Barletta), raggiungendo il best ranking di 239 (210 nella Race) ma si è anche fatto notare per degli epiteti poco eleganti verso un giudice di sedia nel mese di maggio.
Chi invece nella top 200 ci è appena entrato è il 23enne
Gianmarco Moroni, vincente al Challenger di Milano e finalista a Como; per lui, posizione 181 nella Race. Particolare il caso dell'italo-argentino
Franco Agamennone, 28enne, che fino a maggio giocava i tornei ITF ma tra agosto e settembre ha vinto ben 2 Challenger ed ora occupa la posizione 199 del ranking (675 ad inizio anno).
Da segnalare il muscoloso
Andrea Pellegrino, vincitore al Challenger di Roma e qualche mese dopo finalista a Lisbona e Napoli (best ranking al numero 214) e purtroppo il pessimo 2021 di
Salvatore Caruso, crollato dal 76 al 157. Per
Andreas Seppi, attualmente 102 del mondo, un vittoria al Challenger di Biella ma soprattutto gli scalpi di Auger-Aliassime al Roland Garros e di Hubert Hurkacz agli US Open.
Aggiungo in extremis altri due under-20 che stanno facendo bene in questo periodo:
Luca Nardi, 18enne, ha iniziato l'anno da 790 e già settimana prossima entrerà nella top 400 (attualmente 367 della Race). Giocatore molto talentuoso che però ha attraversato periodi un po' complicati. Con la giusta stabilità, che pare stia trovando, potrà crescere ancora tanto. Di un anno più grande,
Luciano Darderi, italo-argentino dal fisico molto possente, viene dalla finale (persa) del Challenger di San Paolo, che gli ha permesso di raggiungere il best ranking di 341 (269 della Race, ad inizio anno era 937 del mondo). Il ragazzo ha deciso di giocare per l'Italia, nonostante sia cresciuto in Argentina (chiaramente per ora gli conviene sfruttare le sue origini e giocare sotto il tricolore, in futuro chissà...tra l'altro pure il fratello minore dovrebbe essere un prospetto interessante).