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Tinkov: «O il Tour ci dà i soldi o nel 2016 lo boicottiamo»
#1
Tinkov: «O il Tour ci dà i soldi o nel 2016 lo boicottiamo»
«Vogliamo che ci venga corrisposta una fetta di diritti»

In una giornata di tranquilla previgilia di Tour, ci pensa Oleg Tinkov ad agitare le acque. In una riflessione scritta per il sito Cyclingnews.com, infatti, il magnate russo torna ad attaccare i vertici di Aso: «Sono pronto a boicottare con la mia squadra l'edizione del Tour de France 2016 se le cose non cambieranno. Deve finire questa anomalia che esiste solo nel ciclismo, dove le squadre sono costrette a vivere delle sole entrate degli sponsor. Gli organizzatori devono girare ai team parte dei loro introiti, perché le squadre sono le primattrici di questo mondo. È necessario che le squadre siano compatte: se boicottassimo tutti il Tour, feriremmo nel breve gli appassionati, ma alla fine otterremmo grandi benefici per il futuro del nostro sport, come accaduto negli Stati Uniti per la NHL di hockey su ghiaccio».

Non è un discorso nuovo, quello che propone Tinkov: in fondo è il tema del contendere sin dalla nascita del ProTour nel 2005 ed è destinato a creare ulteriori divisioni in futuro. Basti pensare il fatto che la stessa Aso ha minacciato di uscire dal WorldTour con le sue corse dal 2016 se non verranno portate significative variazioni all'ultima bozza di Riforma del Ciclismo presentata a Ginevra il 10 giugno scorso.

Tinkov poi aggiunge: «Quanto a sponsor, noi abbiamo raggiunto praticamente il 100% del budget per il 2016, durante il mese di luglio incontreremo i vertici di Saxo Bank e scopriremo se vogliono continuare il loro cammino insieme a noi.

Infine il magnate russo parla di Sagan: «Peter può puntare a vincere la maglia verde anche senza squadra. So che qualcuno parla di suoi mugugni, ma siamo legati da un contratto anche per le prossime stagioni. Comunque, tutto può accadere».

tuttobiciweb.it
 
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#2
Articolo di Hiko a riguardo:

Oleg Tinkov spaventa il Tour de France
Nella giornata di ieri Oleg Tinkov ha rilasciato a Cyclingnews.com alcune dichiarazioni esplosive che hanno scosso il mondo del ciclismo. L’istrionico magnate russo ha dichiarato guerra all’ASO, la società organizzatrice del Tour de France, e il punto di attrito riguarda l’aspetto economico.

Tutto nasce dalla riforma del ciclismo che l’UCI vorrebbe intraprendere dal 2017. Dapprima il tavolo di discussione era sportivo e riguardava promozioni/retrocessioni nel World Tour, snellimento del calendario e valorizzazione di corse storiche, ma ben presto ci si è spostati su altri tavoli ben più caldi, come quelli politici e economici.

L’ASO sente intaccata la sua supremazia a livello organizzativo e soprattutto teme che con questa nuova impostazione del ciclismo vengano accorpati i diritti televisivi di tutte le prove World Tour e che poi i proventi vengano distribuiti tra squadre e organizzatori direttamente dall’UCI. Basti pensare che il Tour è seguito annualmente da più di due miliardi di persone per capire quanto è grosso il giro d’affari gestito dal colosso francese…
Proprio per questo motivo l’ASO ha minacciato di abbandonare il World Tour qualora entrasse in vigore un regolamento simile, una scelta che attuarono già nel 2008. Ricordiamo che la società transalpina non gestisce solo il Tour de France, ma altre corse importanti come la Vuelta a Espana, la Freccia Vallone, la Liegi-Bastogne-Liegi, il Giro del Delfinato e la Parigi-Nizza.

A questo punto il patron della Tinkoff-Saxo (squadra a capo di Velon, gruppo di 11 squadre che vogliono riformare il mondo delle due ruote) si è detto pronto a boicottare il Tour de France 2016 perché vuole un nuovo modello di business nel ciclismo, più favorevole ai team. Tinkov desidererebbe un modello simile a quello della UEFA Champions League o del campionato mondiale di F1, dove una parte consistente dei diritti tv vengono distribuiti ai team, mentre ora nel ciclismo la gestione è completamente diversa e le squadre sopravvivono solo grazie ai soldi degli sponsor. Il miliardario russo è molto sensibile alla vicenda perché rischia di veder diminuire sensibilmente il budget della sua squadra per il 2016 in quanto c’è il rischio che la Saxo Bank (sponsor molto legato all’ex ds Bjarne Riis) abbandoni la compagine russa al termine della stagione.

Rischiamo veramente di non vedere Contador e Sagan alla partenza del Tour che si disputerà tra dodici mesi? Per ora tutto è ridotto a una semplice boutade di Oleg Tinkov, a cui siamo abituati e a cui è difficile corrispondano i fatti, anche perché per ora la Tinkoff-Saxo non ha ancora il pieno appoggio dell’UCI e di tutte le altre 16 squadre del WT. L’ASO, dal canto suo, non può far finta che non esista del malumore tra i team e quindi dovrà magari aumentare la parte economica che già spetta alle squadre e ai corridori (ad esempio: vendita esclusiva delle immagini delle telecamere poste sulle bici, rimborsi spese, premi, ecc).
Tutti speriamo in una soluzione positiva ma non c’è dubbio che questo è un primo passo che porterà ad una rivoluzione profonda all’interno del mondo del ciclismo.

Simone Bulgarelli
http://cyclingshow.blogspot.it/2015/07/o...rance.html
 
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#3
ArtHikolo
 
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