17-06-2014, 04:57 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-11-2014, 02:22 AM da SarriTheBest.)
9a tappa
Gérardmer - Mulhouse
(166 km)
Presentazione
La tappa centrale del passaggio sui Vosgi vuole richiamare qualità tecniche ancora differenti da quelle esplosivo-resistenti della tappa precedente, e da quelle più prettamente arrampicatorie di quella successiva. C'è innanzitutto una complessa cavalcata tra le intricate valli della catena centroeuropea. Ci sono colli fin dalla partenza. La Schlucht, un classico, il Col du Wettstein, ancora tranquilla strada ombreggiata e pedalabile, poi si incontrano due salite assai più imprevedibili, medio-brevi, immerse nel folto di queste scure foreste franco-teutoniche, irregolari, tutte curve (la Côte des Cinq Châteaux e la Côte de Gueberschwihr). Dal labirinto non si esce se non per imboccare la più lunga salita di giornata, la quale, a premiare le prevedibili fughe con vista sulla maglia a pois da sempre inscenate su queste alture, propone un doppio Gpm a differenziare l'arioso valico di Le Markstein dal più celebre Grand Ballon. In sostanza si tratta di una lunga salita regolare, 10.8 km al 5.5%, dove pare temerario un attacco frontale al gruppo. Dal valico tuttavia si scorge la cima vera e propria della salita, il Grand Ballon, oltre un costone boscoso, dove invece, preso coraggio lungo una breve contropendenza, sarebbe possibile liberarsi della compagnia del gruppo in vista della lunga, e impegnativa, discesa. Qui si trova la cifra tecnica più specifica di questa tappa montuosa, ma caratterizzata nel finale da 23 chilometri di discesa ritmica, con pochi tornanti e tante semicurve dove l'intuito e il coraggio vengono premiati. In fondo, altri 20 chilometri di pianura lievemente a favore per raggiungere la storica Mulhuose, classicissimo arrivo di tappe caratterizzate da grandi fughe. Finale che fa di questa frazione una delle più strategicamente complesse del Tour. Una tappa tirata, con più di 3000 metri di dislivello complessivi, lascerebbe pochi uomini per chiudere buchi nel pianeggiante finale. La discesa inoltre sembra più selettiva della salita, e la partenza immediatamente all'insù aiuta molto a lanciare fughe numerose e imbottite di gregari per il finale. Riflessioni vanno fatte, esercizi di ermenuetica.
(cicloweb.it)
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