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Tour de France 2016 | 15^ tappa: Bourg en Bresse - Culoz
"Il tetto salariale o tetto degli ingaggi, detto anche salary cap (in inglese americano), wage cap (nel Regno Unito) o plafond (alla francese) è, negli sport professionistici, la somma massima di denaro che una società può spendere complessivamente, per ogni stagione, per gli ingaggi della propria rosa"

Concretamente come si rifletterebbe sul Tour?
Perché col parolone inglese "salary cap" la bocca si riempie ma vediamo dove starebbe il cambiamento concreto, siamo curiosi.
 
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Non so la vedo complicata per uno sport che fa ore e ore di diretta,rispetto ad una NBA o al calcio che ha una durata prevista e ufficiale....
 
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Fa piacere che ti rendi conto di essere ignorante in materia e chiedi.

Si riflette col fatto che la Sky non può spendere più degli altri.

Dunque se arriva un squadra a offrire il massimo salariale a Poels, una a Thomas e una a Henao la Sky cosa fa? Dà il massimo a tutti e tre così poi deve completare la squadra prendendo solo Donato Cannone et simili?

Possono pure farsi la squadra con nove super corridori e 16 pippe, ma bastano due infortuni durante l'anno e si attaccano a quel punto.


(19-07-2016, 07:39 PM)Italbici Ha scritto: Non so la vedo complicata per uno sport che fa ore e ore di diretta,rispetto ad una NBA o al calcio che ha una durata prevista e ufficiale....

Ma ovviamente non è una cosa che possiamo stabilire qua e adesso.

Bisognerebbe fare tutto un lavorone dietro.

Però mettendosi di impegno è fattibile, tanto la durata delle dirette si può sempre stabilire con molto anticipo.
 
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Ti ringrazio per la spiegazione, interessante sarebbe interessante ma è altrettanto vero che è di difficile realizzazione nel sistema ciclismo. In tema di poteri forti vaglielo a dire alla Sky.
 
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Ma nessuno lo nega.

Però in questo c'è da dare ragione a Tinkov, è il sistema che va cambiato.

E il salary cap sarebbe solo una parte del sistema.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
Il problema vero è che la torta non basta per tutti. ASO ci guadagna e non poco col Tour, però sostiene anche dei costi enormi. Se gli togli totalmente i soldi dei diritti TV non possono più organizzare il Tour....

Il Salary cap è fattibile ma la sperequazione tra vari team è molto ampia al momento e per questo imporre un limite non è facile: lo metti troppo alto? cambierebbe poco e molte squadre non ci arriverebbero nemmeno. Lo metti troppo basso? rischi solo di far perdere il lavoro a ciclisti di secondo piano . Già c'è un'emorragia di sponsor, se poi gli imponi dei limiti cè il rischio che si stufano quei 2-3 buoni che hai.
La prima cosa da fare nel breve termine è ridurre le squadre a 8, poi sicuramente si può ragionare sul tetto salariale.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Hiko
(19-07-2016, 07:37 PM)Danilo Ha scritto: "Il tetto salariale o tetto degli ingaggi, detto anche salary cap (in inglese americano), wage cap (nel Regno Unito) o plafond (alla francese) è, negli sport professionistici, la somma massima di denaro che una società può spendere complessivamente, per ogni stagione, per gli ingaggi della propria rosa"

Concretamente come si rifletterebbe sul Tour?
Perché col parolone inglese "salary cap" la bocca si riempie ma vediamo dove starebbe il cambiamento concreto, siamo curiosi.

se si fissa un tetto a 25 M prendendo per buono il fatto che la Sky ne spenda 35 (non ne sono sicuro) si tradurrebbe nel fatto che magari non potrebbero ingaggiare un Poels o un Nieve o un Landa o un Rosa due tre di sti tizi sarebbero altrove
 
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@Hiko

Io cambierei proprio il sistema, è proprio assurdo nel 2016 essere alla mercè degli sponsor.

A oggi è un discorso abbasta utopistico, ma prima o poi i nodi vengono al pettine e certi problemi andranno affrontati.
 
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(19-07-2016, 07:34 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Che poi sarebbe solo una fortuna per il ciclismo finire su emittenti private.

Perchè? Huh
 
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Devo dire cosa penso della Rai?
 
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Non è che Magrini e co. siano tanto meglio.
 
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Anche peggio.

Dammi il ciclismo su Sky o Mediaset.
 
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Mediaset non credo sia interessata.
Rimarrebbe Sky, ma per come la vedo io sarebbe meglio allora dare i diritti a più emittenti anzichè ad una sola in esclusiva. Si creerebbe più competizione e ne gioverebbe la qualità delle trasmissioni.
 
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Con la MotoGP stanno facendo un lavorone e non hanno concorrenza.

Tanto poi le mandi in chiaro su Cielo.
 
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Non seguo la Moto gp e quindi non mi posso esprimere in merito.

Guardo la F1 e secondo me il confronto dal punto di vista del commento tecnico tra Rai e Sky è alla pari, perchè Piola, Capelli e Bruno non hanno niente da invidiare ai loro colleghi di Sky, anzi.

Il problema sono i giornalisti Rai, i vari Mazzoni, Stella Bruno e co., degli incapaci che da più di un decennio occupano un posto che non meritano.
Però il punto è che questi individui sono dei raccomandati e in Rai ci resteranno sempre e comunque, con o senza F1.

Scusate l'OT
 
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Ma non si parla solo di quello.

A livello di marketing altra roba proprio.

La Rai al massimo ha saputo partorire un promo in cui denigravano un altro sport.
 
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Su questo non ci sono dubbi.
I Tg rai del ciclismo non parlano mai, e se ne parlano lo fanno solo per qualche vittoria italiana o casi di doping. Un po' pochino considerando che il ciclismo è l'unico sport che riescono a coprire decentemente.
Il divario mediatico con i tizi della nazionale è impietoso.

Personalmente penso che la Rai avrebbe le risorse e le capacità per migliorare il servizio che offre, sempre che ne abbiano la volontà.

Poi se Sky vuole trasmettere il ciclismo ben venga, ma al momento non mi pare ne abbiano l'interesse, già ci stanno rimettendo con la F1...
 
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Peraltro si dice sia colpa dell'UCI se le nostre corse non World Tour muoiono.

Ecco se venissero proposte televisivamente in modo diverso magari un po' di interesse lo si genererebbe.
 
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Vero, tanta tradizione che rischia di svanire e la RAI dimentica il proprio ruolo di servizio pubblico. Ma se non riesce ad alimentare due canali sportivi, con tutto quello che il mondo dello sport ha da offrire! Perdiamo memoria e tradizioni così come perdiamo aziende. 
Bulbarelli ama il biliardo: nulla in contrario, piace anche a me, ma c'è tanto altro. Soprattutto servono giornalisti competenti, che amino lo sport e in particolare quello che vanno a presentare. 
I commenti del basket sono da brividi, ad esempio.
 
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Due canali che peraltro trasmettono sempre la stessa cosa.

Aggiungiamo che pure il canale tematico del ciclismo è una discreta schifezza.

Ma poi parliamo di ciclismo su strada.

Ma se io volessi vedermi chessò la pista come faccio? La MTB? Il ciclocross? Bike Channel meno reality e più gare, su.
 
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