A Thomas vanno fatti tantissimi complimenti, ha corso da padrone per tre settimane senza un singolo cedimento. Fino a martedì sera c'era un grande senso di incompiutezza per questo Tour, ma nelle ultime due tappe di montagne devo dire che hanno provato ad attaccare lui e la sua Sky, ma la maglia gialla ha risposto sempre presente senza perdere un metro.
Froome ha pagato le fatiche del Giro, esperienza non troppo diversa a quella di Contador nel 2011 e nel 2015. Oggi però si è compreso una volta in più perchè questo ha vinto tutto quello che ha vinto, una determinazione nel perseguire l'obiettivo con pochi eguali. Un Froome che però vedo sta cambiando nel corso degli anni, un Froome con sicuramente meno cambi di ritmo e che forse in questo momento non è tanto agevolato da una corsa controllata dal trenino Sky. Vediamo in questo ultimi anni di alto livello che gli rimangono...
Applausi a scena aperta per Bernal, se oggi Froome si è salvato lo deve esclusivamente al giovane colombiano.
Roglic un leone, mai vittoria fu più meritata. Mi ha ricordato una sua vittoria al Romandia di uno o due stagioni fa. Grandioso in salita e ancora di più in discesa, l'unico ad averci provato in maniera compiuta.
Impressionante perchè è stato il più forte nella terza settimana, dove tutti (giustamente) avevano un po' di riserve per la sua inesperienza. Domani al 90% raggiunge un podio che gli apre scenari interessantissimi per il futuro...
Lo dicevo mercoledì e lo ribadisco oggi, Dumoulin è stata la mia sorpresa in un Tour di sorprese (vittoria di Thomas e probabile podio di Roglic!). In 20 anni non si vedeva un corridore reduce dal Giro andare così forte sulle strade di Francia. Oggi si vedeva chiaramente che era al limite, sul suo volto si leggeva tutta la fatica accumulata. Probabilmente è per quello che ha giocato in difesa perchè altrimenti avrebbe rischiato di perdere tutto per quanto era appeso.
Sull'albo d'oro non resta il suo nome né in quello del Giro né in quello del Tour, però mi resta negli occhi un corridore di grande classe che ha corso tre mesi pieni a livelli altissimi.
Bravi Bardet e Landa per il carattere e per il coraggio, però diciamoci la verità la cosa finisce lì, non facevano paura a nessuno. Il francese forse ci avrebbe dovuto provare sull'ultima discesa in quanto grande discesista come Roglic ma forse era una discesa che premiava di più i passisti.
Majka oggi andava come una moto: corridore veramente enigmatico