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Tour de France Cafè 2023
#1
Apro o non apro? Il rischio di vedere il nostro bar sport deserto è evidente. Lo seguiremo questo Tour? E quei pochi che stoicamente dovessero dedicare un occhio a qualche tappa si spingeranno fino al nostro Cafè per bere qualcosa e scambiare qualche chiacchiera? 
L'nvincibile... Comunque lo sia diventato, Vingegaard appare tale. Certo, il povero Pogi ci proverà ma avremo una stretta al cuore a vederlo rimirare a distanza via via maggiore le natiche del danese. Quindi, cosa c'è da guardare? 
Mettiamoci anche la crescita, anno dopo anno, di prestazioni senza senso. E' questione di quale chef cucinerà i pancake migliori? 
Primo della Cignala ci ha avvisato, rischiamo di continuare a parlare di uno sport morente in Italia e non proprio in buona salute in generale. Del pari, quello del Forum è un coma irreversibile? Forse sì, non resta che usare il nostro Cafè come un defibrillatore e vedere che succede... "Un margarita al 4... Libera!!" "Caricali quei panini... Libera!!" (ora della chiusura 23,30  Triste )
Nuovo locale d'angolo, nuova insegna, dai, si prova... 

[Immagine: Caf-Tour-De-France.jpg]

Il Tour inizia dai Paesi Baschi, che vantano una cucina mica male. Date una occhiata per valutare cosa ordinare! Anche i vini non sono male, basta un idoneo numero di bicchieri per riuscire a sostenere qualsiasi pronostico! 


Ci vorrebbe una bella canzone francese per creare un minimo di atmosfera e perché non fare riferimento ad una delle più famose: 




La vita in rosa... Sembrerebbe più adatta al Giro, d'altra parte "la vita in giallo" sa un po' di itterizia... Sia come sia, buon Tour! 
 
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[+] A 4 utenti piace il post di OldGibi
#2
io sto nel mio angolino a guardare il Giro Donne, non mi scassate il cazzo che sento troppo casino inizio a fare volare le segge
 
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#3
Io vengo per VdP.
 
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#4
Reperibile solo in caso di blitz della Gendarmeria.
 
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#5
L'entusiasmo ora è poco, ma quest'anno mi faccio una due giorni tra il Joux Plane e Saint Gervais, e so già che mi farà innamorare di nuovo del Tour
 
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[+] A 2 utenti piace il post di Samu
#6
Sinceramente un po' di hype per la prima tappa lo ho. Ieri la Alpecin ha pubblicato un video con Mathieu e Philipsen, e devo dire che non ho mai visto MvdP così magro. Voglio vedere come si comporta sul muraccio, perchè se facesse bene, puntare anche alla Liegi diventerebbe quasi un obbligo.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Spalloni
#7
Per i bookmakers
Pogi 4.00 (ca 23%)
Vdp 5.5 (ca 16%)
Wva 6 (ca 15%)
Skjelmose Pidcock 13 (ca 7%)
Vinghiegord 16 (ca 6%)


Ci sono davvero diverse tappe adatte ai vdp/wva comunque
 
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#8
Interessante che Vingegaard sia dato a meno di Skjelmose
 
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#9
A Bilbao arrivano Pogacar e Vingegaard a giocarsi la vittoria.
Magari anche solamente Vingegaard, come al Delfinato pochi giorni fa…
 
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#10
Tante salite, tante attese più o meno pompate da chi deve vendere un prodotto, il ciclismo, sempre meno affascinante e capace di attrarre buona parte degli spettatori di un tempo. E dal passato, capirai che novità, giunge nella pomposità dell’oggi, la più grande novità dell’anno 2023 dell’intero pedale: il ritorno del Puy de Dome. Fra mito e leggenda, questa salita ha sempre lasciato un segno, tanto tecnico quanto passionale. Come reggerà con l’odierno di corridori grissini e biciclette che, pure al netto di motorini o più propriamente ruote elettromagnetiche, restano delle autentiche bombe?

Basta questa domanda per dare un motivo in più per mettersi di fronte alla tv ad audio spento, per provare ad augurarsi di rigodere quel che un tempo era lo sport del mezzo spinto a motore umano, ed installarsi sui viali culturali ed artistici qui tracciati dal grande Oldgibi, col link della suprema Mireille Mathieu e della sua versione de “la vie en rose”.
 
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[+] A 2 utenti piace il post di Morris
#11
GC:
Pogi, Vinghie 2.1
Hindley 15
Carapaz, Skjelmose 29

Si preannuncia un duello serrato. Sulla carta Pogacar ha dalla sua le tappe un po' mosse e forse quelle con un'unica salita come il Puy de Dome e Vingegaard le tappe di alta montagna. Io non avevo lo stesso entusiasmo per la Grande Boucle da 10 anni e mi auguro prima di tutto di vedere i due scannarsi in salita, poi di vedere Pogacar prevalere. La cosa importante è che ci sono tutte le premesse per vedere una corsa ben più movimentata e ricca d'azione della corsa rosa


Vince una tappa:
Philipsen, Jakobsen, Pogacar 1.25
Van Aert 1.28
Vinghie 1.33
Van der Poel, Pidcock 1.57
Ciccone 1.61
Gli altri più di 2 (Cavendish 2.5)

2 o più tappe:
Philipsen 1.4
Jakobsen, Pogacar 1.44
Van Aert 1.57
Vinghie 1.66
VdP 3

3 o più tappe:
Philipsen, Pogacar 1.83
Jakobsen, Van Aert 2.1
Vinghie 2.5

5 o più
Philipsen, Pogacar, Jakobsen, Van Aert 6
Vinghie 11

Maglia a pois
Pogacar 4.5
Ciccone 4.5
Vinghie 6
Pinot 17

Maglia bianca
Pogacar 1.22
Rodriguez, Skjelmose 9

Maglia verde
Philipsen 2.1
Van Aert 3.75 
Jakobsen 5
 
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#12
Tracciato furbo per questo Tour de France. Il principio è lo stesso del Giro, creare il meno possibile condizioni per grandi distacchi, qui però la declinazione è "astuta", disseminata di salite e salitelle sufficienti per un confronto tra i big in diretta TV, e questo sin dalle prime tappe, non dovremo attendere le Tre Cime. 
Missione compiuta per le prime due tappe, come era ovvio già guardando i percorsi. 

Copione atteso, con i due protagonisti un paio di spanne sopra la concorrenza (concorrenza?). Mas e Carapaz out, spiace molto ma la domanda atteneva alla tipologia di posizionamento in top 10, non certo al disturbare la premiata ditta Vinge&Pogi. Gamba poco brillante per O'Connor, i due Bahrein sembrano destinati al naufragio, Bernal è già tanto che ci sia, Gaudu dà l'impressione di poter saltare alla prima occasione, la sensazione è che per il terzo gradino bisognerà fare i conti con Hindley, ombra di ciclista che sembra poter garantire costanza fino alla fine. Gemelli Yates in grande condizione ma Adam ha mansioni diverse e Simon può "tradirci" in qualsiasi momento. Domanda aperta per i due Z-Gen Skjelmose e Rodriguez, li seguiremo. 

Vingegaard sembra la fotocopia del 2022, grande gamba al Delfinato e qui al Tour. La volata di ieri per il GPM ha fatto capire che anche la brillantezza c'è. La Parigi - Nizza, al di là della diversa condizione, gli ha probabilmente insegnato a non strafare, anche se sembra esserci una certa voglia di dimostrare in modo più eclatante di essere il n° 1. 
Anche Pogacar ha firmato il registro di partenza, parla del polso ma la questione sembra più legata al fondo (anche per la preparazione forzatamente diversa) e alla testa (saprà trattenersi ed essere prudente?). 
Non ci sono tapponi, poche le tappe con più salite, comunque brevi, non è chiaro quanto spazio vi sia per il maggior fondo del danese in montagna. Anche se non è facile immaginare un Taddeo che risparmia energie e resta tranquillo a ruota di Vinge, potrebbe diventare questione di abbuoni e della mini - cronometro di Prudhomme. 
 
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[+] A 2 utenti piace il post di OldGibi
#13
Ma Neilsson Powless che fa??? Pare Consefroy di alcuni Tour fa, incetta di punti per la maglia a pois queste prime tappe inutili per quella classifica. Boh, finirà cotto il Tour.
 
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#14
Una domanda interessante è: chi accompagnerà pogi e vinge sul podio di Parigi? Due possibili nomi quali Carapaz e Mas sono già fuori
 
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#15
Il primo nome che mi viene in mente per come pedala è Simon, se non si prende la sua solita cotta
 
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#16
Forse Hindley potrebbe spuntarla essendo solitamente piuttosto regolare nelle prestazioni
 
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#17
Su un percorso con tappe di montagna così brevi, il miglior Simon Yates può tranquillamente agguantare il podio. Sono tappe disegnate apposta per lui!
 
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#18
Pogacar si beccherà una paga ancor peggio di quella dello scorso anno.
 
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#19
Direi che lo stop imposto dalla frattura al polso, con tutti i limiti per la preparazione, ha presentato il suo conto, Pogacar è sicuramente al di sotto del livello dello scorso anno. Era una delle domande, la risposta di oggi è stata chiara. Anche se Pogi migliorasse strada facendo, la distanza dal Vingegaard odierno, decisamente "stellare", appare davvero tanta. Tra l'altro, Vinge appare più consapevole della propria superiorità, il rischio di strafare appare una delle poche insidie sulla strada per Parigi. 


Curioso il vantaggio che tutti oggi hanno concesso all'australiano, Hindley era già uno dei maggiori candidati al terzo gradino, che magari minaccia di diventare il secondo se Pogacar non migliorasse strada facendo. 
Kuss pazzesco, è un gregario incredibile in montagna, tra l'altro senza ambizioni per un ruolo da capitano. Purché non si tratti di una superiorità dello chef Jumbo. 
Ciccone davvero bravo, in quella che potrebbe ormai essere considerata la sua migliore annata finora. E' probabile che vada incontro alle sue giornate no (problemi di recupero?), mi piacerebbe che vincesse una tappa. 

Tour notevolmente bello. Magari ora a Prudhomme sembreranno troppo i Pirenei alla 5a e 6a tappa ma vorrei tranquillizzarlo: il Tour resterà bello, non è l'incertezza fino all'ultimo secondo ciò che fa amare il ciclismo. 

Una annotazione: nei giorni scorsi richieste dei ciclisti per modifiche al percorso, ad evitare un paio di discese pericolose. Il Tour ha assicurato che saranno ulteriormente messe in sicurezza. Fine. Proprio uguale a quello che succede al Giro... 
 
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#20
Hindley ha fatto un colpaccio con l'azione di oggi.

A Vingegaard non fa nessuna paura, ma chi lotta per il terzo posto ha concesso troppo spazio oggi all'australiano.
 
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