07-07-2013, 10:16 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 08-07-2013, 03:52 PM da Danilo M..)
Tour de France, vince Dan Martin a Bagneres de Bigorre. Crisi nera per Porte
![[Immagine: 13martintour9528.jpg]](http://www.cicloweb.it/sites/default/files/immagini/13martintour9528.jpg)
Dan Martin esulta dopo la vittoria sul traguardo di Bagneres de Bigorre - © tv5.org
Nel giorno in cui l'irlandese Daniel Martin aggiunge un altro tassello alla sua sin qui fantastica stagione, ricordiamo le vittoria al Catalunya e soprattutto alla Liegi Bastogne Liegi, è la Sky a mostrarsi vulnerabile come mai prima d'ora.
Pronti via è già bagarre, in molti provano a portar via la fuga giusta, su tutti la Garmin-Sharp, deludente ieri, combattività che precluderà al gran trionfo dell'irlandese. Il primo brivido ce lo regala però Peter Kennaugh, il giovane compagno della maglia gialla Froome, il quale appena prima dell'imbocco del Portet-d´Aspet (2ª) termina rovinosamente in un burrone : è stato solamente l'inizio della giornata da dimenticare per lo squadrone britannico.
Ma è sul Col de Menté (1ª) che la corsa esplode definitivamente, ritmo folle e il leader Chris Froome si ritrova coi soli Lopez e Porte, ed è la Movistar a provarci in blocco, insieme a uomini Garmin e Katusha, il gigante kenyota decide di chiudere in prima persona sul tentativo, alla sua ruota Valverde e Quintana, non Richie Porte. Intanto una foratura costringe al cambio di bici Cadel Evans il quale riuscirà poi a rientrare, a differenza di Porte che andrà incontro ad un lungo calvario. Il tentativo con Trofimov, Danielson ed Hesjedal, Anton e la maglia a Pois Rolland non decolla, e nel fondovalle si svolge una delicatissima fase della corsa, scatti e controscatti, ci prova anche Alejandro Valverde, che dopo aver mandato in avanscoperta Rui Costa e Castroviejo, scatta a ruota di Plaza, è quindi Froome a riportarsi in prima persona sul duo spagnolo, ma il forcing degli uomini di Alberto Contador farà presto desistere i contrattaccanti.
All'imbocco del Peyresourde (1ª) si presentano Bardet, Rolland, Hesjedal, De Gendt e De Clercq, con 1'20" sul gruppo maglia Gialla e 2'40" su Porte. E' la Movistar ad assumere le redini della corsa, ma succede poco o nulla lungo la salita, per primo passa Thomas de Gendt che beffa a meno di 50 m dal gran premio della montagna Rolland. Al loro inseguimento fuoriesce dal gruppo Simon Clarke, il quale autore di una splendida discesa riuscirà a riportarsi sui battistrada, distanziandoli poi fino a coronare primo sul l Louron-Azet (1ª); Porte è sempre più solo e attardato.
Ultima salita, Hourquette d'Ancizan (1ª), solo una manciata di secondi per i fuggitivi, trai quali il giovanissimo Romain Bardet sarà l'ultimo ad esser riassorbito dal gruppo sempre tirato dagli uomini di Unzue, i quali non saranno però impeccabili da li al traguardo, è la maglia biancaNairo Quintana il primo a provarci, seguito a uomo dalla maglia gialla, saranno ben quattro gli attacchi del colombiano, il quale però pare non affondare mai concretamente. In tutto questo salta chiaramente il ritmo in gruppo, si sale a scatti e a provarci sono Dan Martin, seguito prontamente da Jakob Fuglsang, e poco più tardi Mikel Nieve il quale sarà poi raggiunto dal gruppo tirato da Roman Kreuziger, parso ritrovato dopo annate sottotono. Indugia il gruppo, e a partire è Wouter Poels, che verrà poi ripreso in discesa, allo scollinamento il vantaggio per i due è di 40". Ancora indecisione in discesa, fa il bello e il cattivo tempo Quintana, esita Rui Costa, ci prova a più riprese un sempre più sorprendente Michal Kwiatowski, ma seguono di comune accordo i battistrada, arriva allora Robert Gesink per la Belkin, e il vantaggio arriva a 23" ai meno 9, ma dietro si voltano e il vantaggio ai meno 3 tornerà importante : 37". Nulla da fare, non li prendono più, Daniel Martin, più veloce sulla carta, non sbaglia e fa sua la 9ª frazione. Kwiatowski regola il gruppo su Dani Moreno.
Forse ha da recriminare la Movistar, che vanifica il grandissimo lavoro svolto non attaccando mai concretamente il capoclassifica Froome, ne andandosi a giocare la tappa, guadagna però una posizione l'Embatido, su Porte arrivato al traguardo con ben 18' di ritardo. Altre vittime eccellenti lo spagnolo Anton con quasi 4',lo statunitense Andrew Talansky giunto a 7', e ancora una giornata da dimenticare per T.J. Van Garderen e Thibault Pinot, lontanissimi dalla loro forma migliore. In Generale pare ancora solidissimo Chris Froome, a differenza della sua squadra, che benchè rivedremo raramente cosi sgranata, perde oggi un tassello importante, Vasil Kiryienka, arrivato fuori tempo massimo in una giornata da incubo per i velocisti. Quintana sembra giocare con gli avversari in salita, mentre Joaquim Rodriguez ha dato anche oggi segnali di una condizioni ancora precaria, senza infamia e senza lode Alberto Contador, anche lui lontano parente però di quello di un tempo. Infine questa tappa sancisce forse il ritorno di un grande talento, a tratti inespresso, che è stato trai primi a riportarsi su ognuno degli allunghi di Quintana, un bravó ad Andy Schleck.
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Dan Martin esulta dopo la vittoria sul traguardo di Bagneres de Bigorre - © tv5.org
Nel giorno in cui l'irlandese Daniel Martin aggiunge un altro tassello alla sua sin qui fantastica stagione, ricordiamo le vittoria al Catalunya e soprattutto alla Liegi Bastogne Liegi, è la Sky a mostrarsi vulnerabile come mai prima d'ora.
Pronti via è già bagarre, in molti provano a portar via la fuga giusta, su tutti la Garmin-Sharp, deludente ieri, combattività che precluderà al gran trionfo dell'irlandese. Il primo brivido ce lo regala però Peter Kennaugh, il giovane compagno della maglia gialla Froome, il quale appena prima dell'imbocco del Portet-d´Aspet (2ª) termina rovinosamente in un burrone : è stato solamente l'inizio della giornata da dimenticare per lo squadrone britannico.
Ma è sul Col de Menté (1ª) che la corsa esplode definitivamente, ritmo folle e il leader Chris Froome si ritrova coi soli Lopez e Porte, ed è la Movistar a provarci in blocco, insieme a uomini Garmin e Katusha, il gigante kenyota decide di chiudere in prima persona sul tentativo, alla sua ruota Valverde e Quintana, non Richie Porte. Intanto una foratura costringe al cambio di bici Cadel Evans il quale riuscirà poi a rientrare, a differenza di Porte che andrà incontro ad un lungo calvario. Il tentativo con Trofimov, Danielson ed Hesjedal, Anton e la maglia a Pois Rolland non decolla, e nel fondovalle si svolge una delicatissima fase della corsa, scatti e controscatti, ci prova anche Alejandro Valverde, che dopo aver mandato in avanscoperta Rui Costa e Castroviejo, scatta a ruota di Plaza, è quindi Froome a riportarsi in prima persona sul duo spagnolo, ma il forcing degli uomini di Alberto Contador farà presto desistere i contrattaccanti.
All'imbocco del Peyresourde (1ª) si presentano Bardet, Rolland, Hesjedal, De Gendt e De Clercq, con 1'20" sul gruppo maglia Gialla e 2'40" su Porte. E' la Movistar ad assumere le redini della corsa, ma succede poco o nulla lungo la salita, per primo passa Thomas de Gendt che beffa a meno di 50 m dal gran premio della montagna Rolland. Al loro inseguimento fuoriesce dal gruppo Simon Clarke, il quale autore di una splendida discesa riuscirà a riportarsi sui battistrada, distanziandoli poi fino a coronare primo sul l Louron-Azet (1ª); Porte è sempre più solo e attardato.
Ultima salita, Hourquette d'Ancizan (1ª), solo una manciata di secondi per i fuggitivi, trai quali il giovanissimo Romain Bardet sarà l'ultimo ad esser riassorbito dal gruppo sempre tirato dagli uomini di Unzue, i quali non saranno però impeccabili da li al traguardo, è la maglia biancaNairo Quintana il primo a provarci, seguito a uomo dalla maglia gialla, saranno ben quattro gli attacchi del colombiano, il quale però pare non affondare mai concretamente. In tutto questo salta chiaramente il ritmo in gruppo, si sale a scatti e a provarci sono Dan Martin, seguito prontamente da Jakob Fuglsang, e poco più tardi Mikel Nieve il quale sarà poi raggiunto dal gruppo tirato da Roman Kreuziger, parso ritrovato dopo annate sottotono. Indugia il gruppo, e a partire è Wouter Poels, che verrà poi ripreso in discesa, allo scollinamento il vantaggio per i due è di 40". Ancora indecisione in discesa, fa il bello e il cattivo tempo Quintana, esita Rui Costa, ci prova a più riprese un sempre più sorprendente Michal Kwiatowski, ma seguono di comune accordo i battistrada, arriva allora Robert Gesink per la Belkin, e il vantaggio arriva a 23" ai meno 9, ma dietro si voltano e il vantaggio ai meno 3 tornerà importante : 37". Nulla da fare, non li prendono più, Daniel Martin, più veloce sulla carta, non sbaglia e fa sua la 9ª frazione. Kwiatowski regola il gruppo su Dani Moreno.
Forse ha da recriminare la Movistar, che vanifica il grandissimo lavoro svolto non attaccando mai concretamente il capoclassifica Froome, ne andandosi a giocare la tappa, guadagna però una posizione l'Embatido, su Porte arrivato al traguardo con ben 18' di ritardo. Altre vittime eccellenti lo spagnolo Anton con quasi 4',lo statunitense Andrew Talansky giunto a 7', e ancora una giornata da dimenticare per T.J. Van Garderen e Thibault Pinot, lontanissimi dalla loro forma migliore. In Generale pare ancora solidissimo Chris Froome, a differenza della sua squadra, che benchè rivedremo raramente cosi sgranata, perde oggi un tassello importante, Vasil Kiryienka, arrivato fuori tempo massimo in una giornata da incubo per i velocisti. Quintana sembra giocare con gli avversari in salita, mentre Joaquim Rodriguez ha dato anche oggi segnali di una condizioni ancora precaria, senza infamia e senza lode Alberto Contador, anche lui lontano parente però di quello di un tempo. Infine questa tappa sancisce forse il ritorno di un grande talento, a tratti inespresso, che è stato trai primi a riportarsi su ognuno degli allunghi di Quintana, un bravó ad Andy Schleck.
Danilo