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Tour du Rwanda 2020
#1
Date: 23/02/2020-01/03/2020

Le tappe: https://firstcycling.com/race.php?r=450&y=2020&k=stages

Apro per fare un focus sui giovani corridori africani più interessanti al via.

Eritrea: Una delle, se non la, nazionale da seguire. L'uomo faro è sicuramente Jakob Debesay, classe 1999, attualmente nella mia top-3 dei talenti africani con Biniyam Ghirmay e Mulu Kinfe Hailemichael. L'anno scorso dominò il Tour de l'Espoir, gara di Coppa delle Nazioni U23 che si svolgeva in africa, mentre al Rwanda fu 7° nella generale e vinse la tappa di Kigali. Qua in Europa fece un'ottima Vuelta a Leon, al Puerto de los Ancares fu 12° a 3' da Fancellu, mentre il giorno seguente, sulla rampa che portava ad Andarraso, andò all'attacco e fu 2° di tappa. Molto interessanti anche Henok Mulueberhan, di recente 5° alla Tropicale Amissa Bongo, ma, soprattutto, l'anno scorso 12° nella tappa regina del Tour de l'Avenir, e Natnael Tesfazion, 2° con vittoria di tappa alla recente Amissa Bongo. Nel 2019 fece molto bene qua in Italia, infatti fu 4° a Poggiana e 6° al Ruota d'Oro.

Etiopia: Il nome da segnarsi è quello di Negasi Haylu Abreha. Campione nazionale Elite in carica, l'anno scorso, al primo anno da U23, conquistò anche la top-10 all'Espoir.

BAI-Sicasal-Petro de Luanda (Angola): Bruno Araujo alla Tropicale non ha impressionato, ma l'anno scorso aveva chiuso la stagione in bellezza arrivando secondo al Tour du Faso, gara di 10 giorni, imbroccando la fuga giusta. In una gara come il Rwanda, che, al contrario della Tropicale, presente un percorso decisamente poco lineare, potrebbe mettersi in mostra.

Rwanda: Squadrone con due nomi noti che a questo livello sanno fare la differenza. Uno è Samuel Mugisha, il quale il Rwanda lo vinse nel 2018. E' reduce, però, da un 2019 meno convincente del 2018, quando conquistò anche la maglia degli scalatori al GVDA. L'altro è Joseph Areruya, vincitore di una tappa al Giro U23 2017 e delle classifiche generali della Tropicale Amissa Bongo e del Tour de l'Espoir 2018. Poi passò alla Delko, ma in Europa non combinò nulla. Resta un ragazzo di 24 anni teoricamente, per cui margine per rifarsi dovrebbe esserci, anche se sulla sua reale data di nascita c'è più di qualche dubbio.

Benediction Ignite XL (Ruanda): Squadra molto giovane con ben tre atleti nati nel nuovo millennio. Eric Manazibayo è il più noto. Scalatore classe 2000, l'anno scorso, al Tour of Limpopo, fu terzo dietro Battistella e Kent Main sul Mt. Agatha. Fu 3° anche nel tappone del Giro del Camerun, anche se in quel caso la concorrenza era di livello inferiore e la nazionale ruandese dominò con Manazibayo, Moise Mugisha e Patrick Byukusenge che arrivarono in parata. Infine, fu 8° in classifica generale al Giro del Senegal. Nel 2018 fu 5° nell'arrivo in salita di Kinigi proprio al Rwanda. Molto interessante anche il 2001 Renus Uhiriwe che l'anno scorso vinse il titolo continentale juniores e la Rwanda Cycling Cup.

Bike Aid: Si rivede il kenyano Salim Kipkemboi, abbastanza sparito dai radar dopo che a inizio 2018 batté Rebellin e Javi Moreno in una tappa del Sharjah Cycling Tour. In quell'occasione, inoltre, concluse anche la gara in quarta posizione. L'anno scorso fu 5° nella prima tappa del Rwanda, poi non si è più visto. Resta un '98, per cui bisogna tenerlo in considerazione.

Groupement Sportif des Petroliers (Algeria): Abdelraouf Bengayou era stato campione africano juniores a cronometro nel 2016. Passato di categoria è stato un po' discontinuo, al primo Tour de l'Espoir, nel 2018, fece terzo nella tappa più dura. Anno scorso stagione sottotono, ma quest'anno è partito bene vincendo in Coppa d'Algeria. Oussama Cheblaoui fu, invece, 2° nella prova in linea dei campionati continentali nel 2017. Nelle gare più importanti del calendario africano non ha mai convinto, ma l'anno scorso fu 17° sull'Alto del Naranjo alla Vuelta a Vetusta. Infine, va tenuto d'occhio anche il 2001 Ayoub Sahiri, l'anno scorso bicampione nazionale juniores e quest'anno già vincitore in Coppa di Algeria.

ProTouch: Qua ci sono due "vecchietti" classe '96 che hanno ampiamente mostrato di meritare contesti migliori dell'onesta ProTouch. Uno è l'etiope Hafetab Weldu, qualcuno se lo ricorderà grande protagonista al GVDA 2018 in cui fu 5°. Scalatore puro, sempre nel 2018 fu anche 7° a La Planche des Belles Filles all'Alsazia e 12° sul Rifugio Pelizzo al Friuli. Per motivi a me sconosciuti la Dimension Data non lo riconfermò e l'anno passato ha fatto giusto qualche gara, senza grossi risultati, in Bike Aid. L'altro è Kent Main, sudafricano reduce da un super 2019. Al Tour of Limpopo fu 2° in classifica generale, battuto dal solo Samuele Battistella che lo precedette, per una manciata di secondi, sul Mt. Agatha. Fu anche 13° al Langkawi, 6° all'Iran e 2° ai campionati africani a cronometro. Nel 2017, oltretutto, aveva vinto il Tour of Good Hope.

Skol Adrien Cycling Academy (Ruanda): è la squadra di Moise Mugisha, ormai da un paio d'anni uno dei nomi di spicco della scena africana. Ha vinto tappe all'Espoir e al Faso, mentre al Rwanda 2018 sfiorò il successo a Kinigi. Altro nome interessante è Jean Eric Habimana classe 2001 che l'anno scorso ha fatto 19° al GP Ruebiland, gara svizzera juniores tra le più importanti di categoria. Da allievo vinse il campionato nazionale ruandese juniores a cronometro, mentre da junior primo anno conquistò quello in linea. Il 2020 l'ha iniziato alla grandissima dominando la Heroes Cycling Cup-Kigali. Ha dato 1'40" a Nsengiyumva e 2'30" a Manizabayo 3°.
 


[+] A 2 utenti piace il post di Luciano Pagliarini
#2
Per ora la Delko ha annunciato solo Rajovic.

Per cui ancora non si sa se vedremo anche Ghirmay e Mulu Kinfe.
 
#3
Bini e Mulu sono della partita, dunque al via tutti i migliori giovani africani.
 
#4
A Fedorov la prima tappa, poi Mulueberhan e Ghirmay.
 
#5
Kipkemboi ha perso 7'37" Triste

Lascia 2'36" per strada anche Weldu.
 
#6
Fedorov con la stessa tattica che gli è valsa tappa e maglia in Malesia ovvero andare in fuga alla prima frazione
 
#7


I risultati della seconda tappa: https://firstcycling.com/m/race.php?r=450&y=2020&e=02
 
#8
Pare che Mulu abbia vinto attaccando sulla parte dura dello strappo finale.
 
#9
Bel numero Mulu.

Abreha ha vinto il premio di più combattivo.



 
#10
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#11
Bini si prende la maglia.

Ora è il favorito, ma tenere chiusa 'sta corsa è dura.
 
#12
(25-02-2020, 02:13 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Mulu si prende la maglia.

Ora è il favorito, ma tenere chiusa 'sta corsa è dura.

Secondo FC la maglia va a Ghirmay Hailu per 5"

https://firstcycling.com/race.php?r=450&y=2020&k=stages&e=03
 
#13
Si Bini, non Mulu, oggi sono in vena di refusi.
 
#14
[Immagine: ERs-cOMWsAAaMaY?format=jpg&name=small]

Tesfatsion ha praticamente ipotecato la corsa.

https://firstcycling.com/race.php?r=450&y=2020&k=stages&e=04
 
#15
Mai dire gatto se non ce l'hai nel sacco in queste gare.

Però grande numero di Natnael.
 
#16
Divertente il Tour de Rwanda, ogni giorno può succedere di tutto
 
#17
Bis di Restrepo oggi.
 
#18
[Immagine: ERxzoyyW4AA4Ffa?format=jpg&name=small]
 
#19
Intanto Restrepo serve il tris.
 
#20
E' successo il disastro:

[Immagine: ER3QGQ_XkAAvF_f?format=jpg&name=large]

[Immagine: ER3QKjpX0AEw1xF?format=jpg&name=large]
 
  


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