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Una corsa a tappe di tre settimane senza i grandi arrivi in salita. Un esperimento da (ri)fare?
#1
Diciamo che è un'idea che ho da un po', ora visto che in Sulle Orme del Passato stiamo affrontando gli anni '80, era di Giri avari di arrivi in salita, mi ricollego ed apro questo topic.

Beninteso che senza arrivi in salita non vuol dire senza montagne.

Una decina d'anni fa erano tutti esaltati per le varie salite con pendenze impossibili, Zoncolan, Angliru e compagnia. Dal 2010 in poi abbiamo iniziato a vedere Giri e Vuelte con 158 arrivi in salita e spesso, peraltro, più arrivi in salita c'erano, più le corse erano brutte (penso al noiosissimo Giro 2014 in cui ogni giorno si aspettava domani o a più o meno tutte le Vuelte).

Invece, ciò che ha dato l'impressione di funzionare sono state le varie tappe mosse del Giro (La Spezia 2015 su tutte) e le tappe in cui la salita dura non era arrivo di tappa, ma era piazzata prima di un'altra più semplice (Finestre+Sestriere, Mortirolo+Aprica, Giau+Valparola).

Ecco io proverei a fare un Giro in cui gli unici arrivi in salita presenti siano l'Aprica o il Sestriere di turno, però con almeno un tappone dolomitico di quelli tosti tosti (tipo, appunto, la 14esima tappa del Giro 2016), tante tappe mosse, un bel po' di crono per costringere gli scalatori a muoversi da lontano e pochissime tappe per sprinter puri (e le poche, magari, in zone in cui si possano fare i ventagli).

Ad esempio, facendo un collage di tappe dei vari Giri degli ultimi 10 anni, una cosa che comprendesse una serie di frazioni come queste:

Carrara - Montalcino 220 km Giro 2010
Lucera - L'Aquila 262 km Giro 2010
Piombino - Orvieto 191 km Giro 2011
Urbino - Porto Sant'Elpidio 210 km Giro 2012
Sorrento - Marina d'Ascea 222 km Giro 2013
Marina di San Salvo - Pescara 177 km Giro 2013
Valloire - Ivrea 238 Km Giro 2013
Caravaggio - Vicenza 214 km Giro 2013
Chiavari - La Spezia 150 km Giro 2015
Treviso - Valdobbiadene ITT 59,4 km Giro 2015
Melide - Verbania 170 km Giro 2015
Modena - Asolo 227 km Giro 2016
Alpago - Corvara 210 km Giro 2016
Bressanone - Andalo 132 km Giro 2016
Penne - Gualdo Tadino 244 km Giro 2018
Assisi - Osimo 156 km Giro 2018
Tolmezzo - Sappada 176 km Giro 2018

Credo che logisticamente sia impossibile fare queste tappe tutte nello stesso Giro, ma noi facciamo finta che sia possibile.

A queste 16 frazioni aggiungiamo un prologo iniziale, una crono finale e tre tappe per sprinter classiche. Alcuni giorni andrebbero delle maxi fughe e altri arriverebbero volate di 50 atleti (ma, l'ho già detto a più riprese, quelle dovranno diventare le future tappe per sprinter). Però, quasi ogni giorno è una potenziale bomba ad orologeria. Ho messo poca montagna proprio per costringere i corridori a sfruttare quante più tappe mosse possibile.
 
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[+] A 4 utenti piace il post di Luciano Pagliarini
#2
Più che altro la maggior parte degli arrivi in salita degli ultimi anni ha finito per favorire chi proprio scalatore puro non è, dimostrando che a digerirli meglio sono un'altra tipologia di corridori (soprattutto se inseriti nell'ambito di tappe dal chilometraggio ridicolo).
Inoltre si prestano molto ad essere brutalizzati dai treni.

Meglio una tappone serio che si conclude in discesa o in fondovalle che 3/4 arrivi in salita messi così tanto per.

Un Giro come quello disegnato dal Paglia premierebbe un corridore completo, ma completo veramente, in grado di dire la sua su tutti i terreni, dotato di recupero, fondo e anche abilità tecniche (discese, sterrato...).
 
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#3
Non sono troppo d'accordo. Secondo me oggi come oggi almeno due arrivi in salita seri ci vogliono in un GT a prescindere. Poi che in questi anni degli arrivi in salita se n'è abusato e sono stati inseriti in tappe insulse non ci piove...
Io infatti non sono troppo entusiasta del Giro 2019 proprio perchè mancano arrivi in salita come si deve, pur avendo un tracciato che complessivamente non è male.

Alcune tappe mosse sono anche più belle e movimentate degli arrivi in salita, che risultano spesso la sagra dell'attendismo, però secondo me l'arrivo in salita ti da' altre cose, a cominciare da una selezione naturale (nelle tappe mosse ci può essere sparpaglio, ma ci può essere anche zero movimento...)
Poi secondo me sta agli organizzatori proporre arrivi in salita degni: non si può prescindere dai vari Ventoux, Alpe d'Huez, 3 Cime, Pampeago, Zoncolan, Angliru, ecc

Se un GT deve premiare il corridore più completo è giusto che ci siano anche gli arrivi in salita, così come ci devono essere tutte le tipologie di tappe.
 
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#4
Però l'arrivo in salita se è unipuerto non favorisce gli scalatori puri e se non lo è ammazza la tappa e, di conseguenza, sfavorisce gli uomini di fondo.

Quello sopra è un Giro proprio estremo, chiaro che magari una salita tipo Blockhaus del 2017 si può aggiungere. Però, sulle Alpi/Dolomiti, visto che il terreno c'è, trovo molto più funzionali le tappe con 5/6 colli e arrivo in discesa e su salita semplice.
 
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#5
Può essere una soluzione. A me, ad esempio, nonostante si trattasse di un Giro sottotono, mi piacque parecchio la tappa di Cortina al Giro 2012, un gran bel tappone dolomitico con arrivo in discesa.
Detto ciò, metterei un arrivo in salita secco stile Blockhaus, magari nella prima settimana, una crono sui 40 km e non più lunga e forse, ma non necessariamente, una cronoscalata. Poi il resto è perfetto il disegno di Pagliarini.
 
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