L'addio di Popovych
L'ucraino festeggiato ieri al velodromo di Roubaix
Un gigante del pedale che porta sulle spalle un altro gigante: Fabian Cancellara ha reso omaggio così al suo compagno di squadra e fidato gregario di tante stagioni Yaroslav Popvych. Che ieri, con la Parigi-Roubaix ha chiuso la sua carriera professionistica, iniziata cnel 2002 con la maglia della Landbouwkrediet Colnago e conclusa con sette vittorie, un podio al Giro d'Italia 2003 e la maglia di miglior giovane al Tour de France 2005.
Ecco il comunicato ufficiale:
Dopo 15 anni di ciclismo professionistico e 24 anni in sella a una bicicletta, Yaroslav (Popo) Popovych ha ufficialmente annunciato il suo ritiro.
Popovych, 36 anni, non lascerà la Trek-Segafredo, ma inizierà una nuova carriera nel ruolo di direttore sportivo.
«Sarà un bel salto, ma sono pronto anche a guidare atleti con i quali correvo fino a ieri. È una bella opportunità, ci pensavo ormai da qualche tempo, poi nell’ultimo inverno il team mi ha proposto di correre fino alla Parigi-Roubaix».
Luca Guercilena aggiunge: «Popo è uno dei corridori più rispettati del gruppo e la sua esperienza sarà preziosa per i corridori della nostra squadra. È un piacere averlo nel nostro gruppo dirigente, avrà tempo per imparare e diventare un buon DS, proprio come era un grande uomo squadra ".
Popovych torna sulla sua carriera e spiega: «Sono assolutamente soddisfatto della mia carriera. E quella che ho preso è la decisione giusta. A volte, nella vita, bisogna prendere decisioni come questa. Diventare un gregario è stata una di queste decisioni. Sì, ho vinto alcune grandi gare da giovane, il titolo mondiale Under 23 a Lisbona è stato il top e sono orgoglioso di quello che ho fatto. Qualcuno dice che avrei dovuto vincere di più, ma ho fatto le mie scelte. È la mia vita. Ho vinto molto con i capitani per i quali ho lavorato».
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