Giro delle Fiandre
Alla partenza da
Bruges sono tre i grandi favoriti della corsa,
Oss fresco vincitore della Milano-Sanremo,
Cancellara in cerca di riscatto dopo le delusioni della passata stagione,
Boonen che alla Gand-Wevelgem pur non vincendo ha dimostrato una grande condizione.
Senza dimenticare i vari Gilbert, Pozzato, Flecha, Chavanel, Breschel, Devolder, Ballan, e ovviamente Haussler, Boasson Hagen e il vincitore della passata edizione Thor Hushovd, che partono per aiutare Oss ma che se la strada dovesse decidere diversamente sono pronti a fare la loro corsa.
Questi i corridori più importanti al via:
JFC: Oss, Boasson Hagen, Haussler, Hushovd, Langeveld, Maaskant, Malacarne, Terpstra
Leopard:
Cancellara
Quick-Step:
Boonen, Chavanel
Katusha:
Pozzato, Greipel, Paolini, Vorganov
Omega Pharma:
Flecha, Amorison, De Clercq, De Waele
Rabobank:
Gilbert, Boom, Vermeltfoort, Wynants
Vacansoleil:
Devolder, Leukemans, Hoogerland
BMC:
Breschel, Ballan, Quinziato,
Van Avermaet, Burghardt, Morabito
Saxo Bank:
Nuyens, Didier
Lampre:
Iglinskiy, Mori
HTC:
Hincapie, Eisel, Cavendish
Liquigas:
Hoste, Farrar, Wurf
Sky: Goss,
Bennati
Radioshack: Rast
Geox: Felline, De la Fuente
Landbouwkrediet: Traksel, Scheirlinckx
FDJ: Guesdon, Garzelli, Pauriol
Astana: Davis, F. Masciarelli
Corsa caratterizzata da un forte vento, provano ad attaccare subito diversi corridori, si forma un gruppetto di dodici uomini: De la Fuente, Simon(SAU), Pauriol, Mori, Morabito, Didier, Vorganov, Alan Perez(EUS), Wurf, Francesco Masciarelli, Vaugrenard(ALM) e
Scheirlinckx.
Arrivano ad avere tre minuti di vantaggio, Scheirlinckx è un uomo potenzialmente pericoloso e la JFC con
Terpstra, Malacarne e Langeveld in testa al gruppo decide di andare a riprendere i fuggitivi.
Ci sono altri tentativi, alla fine sono in quattro a prendere il largo, ancora
Vaugrenard e
Wurf, con loro
Garzelli e
Manuel Vazquez(EUS), vantaggio massimo quattro minuti.
Quando mancano 136 km al traguardo, attacca
Bert De Waele compagno di squadra di Flecha e fresco vincitore della
Tre giorni di La Panne.
Il belga raggiunge e supera i fuggitivi sul
Den Ast, primo muro di giornata, ma il gruppo tirato ancora da
Malacarne e Terpstra non lascia ulteriore spazio e rientra poco dopo. Il vento e i primi settori di pavé hanno allungato decisamente il gruppo, i big comunque sono tutti nelle prime posizioni.
Su
Kluisberg e
Knokteberg sono sempre Malacarne e Terpstra che fanno l'andatura, ritmo non eccessivamente elevato ma sufficiente ad allungare il gruppo in vista del Vecchio Kwaremont. Notiamo
Kruijswijk molto a suo agio sul quasi omonimo muro.
Bennati cade e si ritrova in coda al gruppo.
Sul
Vecchio Kwaremont fora
Gilbert, ma riesce a rientrare quasi immediatamente.
Dopo il
Paterberg il gruppo è frazionato, nel secondo troncone ci sono
Bennati, Hincapie, Quinziato, Van Avermaet e il vincitore della scorsa Roubaix
Leukemans che affrontano il
Koppenberg con un minuto di ritardo
In discesa
Haussler si tocca con Pozzato e cade, tirando giù anche
Breschel e Maksim
Iglinskiy. Vengono ripresi dal gruppo Leukemans,
Malacarne che è tutto fuorché un guappo di cartone attende il compagno di squadra e insieme a
Quinziato compagno di squadra del danese completano il ricongiungimento consentendo quindi anche agli altri corridori che si erano attardati di rientrare.
Sul
Taaienberg inizia il forcing di
Chavanel, il francese tirerà senza soluzione di continuità per quasi 30km fino al
Leberg, si seleziona un gruppo di
28 corridori:
QST: Chavanel, Boonen
LAM: Iglinskiy
SBS: Nuyens
JFC: Maaskant, Boasson Hagen, Oss, Langeveld, Haussler, Hushovd
SKY: Bennati
RSH: Rast
LEO: Cancellara
KAT: Pozzato, Paolini
OLO: De Clercq, Flecha
VCD: Leukemans, Devolder
BMC: Quinziato, Breschel, Ballan, Burghardt
RAB: Gilbert, Vermeltfoort, Wynants, Boom
LIQ: Hoste
Alle loro spalle un gruppetto con Van Avermaet e Eisel a più di due minuti e ormai fuori dai giochi, con loro anche Terpstra; Malacarne ancora più dietro.
Sul Berendries
Boonen si attarda all'ammiraglia a prendere
le brioche e Chavanel deve attenderlo,
Cancellara da gran signore qual è si porta subito in testa a fare l'andatura.
L'improvviso rallentamento del campione francese ostacola anche
Gilbert, Wynants e Nuyens, i cinque scollinano con un minuto di ritardo.
È il momento peggiore per questi corridori per rimanere staccati, davanti la corsa si accende con l'attacco di
Haussler, mancano
31 km. Dietro Wynants va a tutta per aiutare Gilbert e si stacca dagli altri quattro, ma il ritardo resta sempre di un minuto.
Haussler non riesce a guadagnare più di una trentina di secondi, ma il suo allungo consente ai compagni di squadra di stare a ruota mentre gli altri devono inseguire. Viene raggiunto subito dopo il
Tenbosse, rimane in testa al gruppo a fare l'andatura insieme a
Langeveld e Maaskant, il
Grammont è ormai imminente.
Cancellara affronta la salita più bella del mondo davanti a tutti, c'è un timido attacco di
Flecha senza alcun effetto, in buona posizione
Oss e
Boasson Hagen, anche Bennati in maglia Sky attacca la salita tra i primi, mentre Ballan Pozzato e Devolder sono in coda. Sullo sfondo si vede il gruppetto con
Boonen e
Gilbert che approccia il Muro con 48" di ritardo
Il Grammont è fatto una chiavica, moooolto più bello in PCM2009
Sul tratto più duro
Oss passa in testa, in vetta ha
15" di vantaggio su un Boasson Hagen che oggi spacca i culi, poi Cancellara e Flecha, Bennati scivola
ignominiosamente indietro, vengono su bene invece
Iglinskiy e un sorprendente
Vermeltfoort, dietro Boonen e Gilbert raggiungono la coda del gruppo.
Ottima la prova di
Iglinskiy che scatta in cima al
Kapelmuur e prende qualche metro sugli altri, il vantaggio di Oss intanto raggiunge i 40"
Boasson Hagen è prontissimo a rispondere al kazako, col quale ovviamente non collabora, i due vengono ripresi ai piedi del Bosberg. Oss ha 46" sul gruppo comprendente 25 elementi, Chavanel è più dietro, mentre Wynants è ormai raggiunto anche dal gruppetto con Van Avermaet e Terpstra che affronta ora il Grammont con sei minuti di ritardo.
Cancellara prende davanti anche il
Bosberg, c'è però subito lo scatto di
Pozzato, scatto che non riesce a fare il vuoto ma che si fa sentire nelle gambe degli altri.
Boonen prova a contrattaccare, alla Gand-Wevelgem ha dimostrato una forma eccezionale ma ha speso molto nell'inseguimento,
Boasson Hagen e
Hushovd (corsa d'attesa per il vincitore della scorsa edizione) chiudono agevolmente.
Il
vantaggio di Oss si aggura sui 50", si stacca Langeveld.
A
8 km dal traguardo il vantaggio è 44", tirano Pozzato Cancellara e Boonen ma il distacco non varia, diversi corridori faticano in coda. Langeveld è raggiunto da Chavanel, i due non rientreranno più.
Ormai dietro non ci credono più,
Haussler si mette in testa al gruppo a controllare, nessuno ha le gambe per riprendere il fuggitivo, e il triangolo rosso è ormai prossimo.
Era uno dei grandi favoriti della vigilia e arriva a Meerbeke a braccia alzate,
Daniel Oss entra nella storia realizzando una straordinaria doppietta
Sanremo-Fiandre, impresa riuscita solo a
Merckx nel 69 e nel 75 e a
Hushovd lo scorso anno. Alla Roubaix cercherà di fare quello che a nessuno è mai riuscito, se dovesse trovare una giornata come quella di oggi sarà veramente dura per gli altri contrastarlo.
La volata per il secondo posto è vinta da uno splendido
Boasson Hagen su un altrettanto splendido
Boonen, Hushovd e Haussler completano il
trionfo JFC. Solo sesto
Cancellara, mai veramente incisivo in questa corsa. Flecha Iglinskiy Hoste e Pozzato completano la top10. Molto bravo anche il giovane olandese
Vermeltfoort tredicesimo, deludono Ballan e Devolder (per il belga uno scatto dopo il Bosberg che anziché mandarlo avanti gli ha fatto perdere posizioni), dodicesimo e quattordicesimo rispettivamente. Uno sfortunato Gilbert chiude diciottesimo, Maaskant 24°, gli altri italiani Quinziato 17°, Paolini 21° e Bennati 22°.
Ordine d'arrivo finale
Infine un omaggio al temutissimo
Scheirlinckx, 53 minuti dopo Oss è l'ultimo a transitare in cima al Grammont, un attimo prima di terminare la sua corsa.
Altre corse:
SETTIMANA BERGAMASCA: Primo successo per
Spilak, che vince il progolo in salita e la classifica finale, vittoria nell'ultima tappa di
Bertagnolli
PAESI BASCHI: nelle intenzioni iniziali il capitano doveva essere Scarponi con
Sagan a preparare le classiche delle Ardenne, ma vista la clamorosa crescita dello slovacco è lui giocoforza a diventare capitano. Vince tutte le 5 tappe in linea, due delle quali per distacco. Prima della crono il vantaggio è di un minuto e diciassette su tutti gli altri (non ci sono abbuoni), si piazza quarto e vince la classifica generale su Contador e Tony Martin, quarto Samuel Sanchez e quinto
Scarponi.
SCHELDEPRIJS/ PROFONDE VAN DRENTHE: corse in preparazione della Roubaix senza avversari di rilievo, doppio successo di
Maaskant sempre in fuga da lontano.
PARIGI-ROUBAIX: coming soon...