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No all'azzurro per gli ex dopati: la Corte federale annulla il divieto!
Cade il divieto alla partecipazione ai campionati italiani di ciclismo, di ogni specialita' e categoria, per gli atleti sanzionati per doping che hanno gia' scontato la loro squalifica. Lo ha deciso oggi la Corte federale della Federazione ciclistica italiana, annullando le delibere del presidente e del consiglio federale che, nel 2011, avevano introdotto la modifica al regolamento, stroncando di fatto le carriere degli atleti, anche se avevano gia' scontato la squalifica. La Corte ha seguito l'esempio del Tas e del Cio che avevano gia' abolito la Regola 45, la cosiddette 'Osaka Rule', da cui discendeva la norma della federazione italiana.
La Corte federale si e' espressa partendo dal ricorso presentato nel dicembre 2011 dalla ciclista Annalisa Cucinotta, della Blue Star Group srl di Udine, che nel 2009 era stata squalificata per due anni, dall'11 dicembre 2008, dal Tribunale Nazionale Antidoping. Scontata la squalifica aveva ricominciato a correre, ma nel maggio 2011 si era vista irrogare di fatto una nuova sanzione. Grazie al ricorso vinto dai suoi avvocati Filippo Mansutti e Alessandro Carchio - che ne hanno dato notizia - a un mese dall'inizio dei campionati e a poco piu' di due dalle olimpiadi, puo' ricominciare a gareggiare sperando di conquistare un posto in maglia azzurra per Londra. La decisione va a vantaggio anche degli altri atleti nelle stesse condizioni. (ANSA).
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Finalmente...decisione sacrosanta
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A me non dispiaceva come cosa, era un segnale davvero forte. Però doveva essere esteso a tutto il mondo del ciclismo: ridurlo solo all'Italia era inutile. Anzi, dannoso.
In ottica maglia azzurra però c'è il rischio che non cambi nulla: la Federazione non vuole gli ex dopati in nazionale, il ct è a libro paga della federazione. Con la scusa della scelta tecnica vedi che i vari Petacchi, Scarponi, Di Luca, Basso ecc rimarranno sempre fuori dalle convocazioni...
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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A me vedere un ex-dopato con la maglia della nazionale non dispiace, perchè vuol dire che si è riscattato. Sinceramente la rovina del ciclismo non sono gli ex-dopati che vincono corse di livello, ma i deficienti che se la prendono con loro solo perchè in passato hanno sbagliato...
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No beh, non c'è paragone, se ti dopi fai del male al tuo sport, altro che i "deficienti" che se la prendono con lui. Però è giusto dare una seconda opportunità, basta che non si cada più in tentazione...
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I deficienti sono quelli che se la prendono con un ex-dopato che dopo aver sbagliato torna a correre pulito; è inutile piangere Pantani e poi trattare come un assassino un dopato "attuale"...
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Il prete scientista
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03-05-2012, 10:13 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-05-2012, 10:18 PM da Andy Schleck.)
Se Pantani si dopava veramente ha sbagliato tutto, quindi ne deduco che voi sostenete che non sia mai stato dopato. (anche perché le analisi dei medici sono discutibili oggi, figuriamoci ai tempi e inoltre gli sbalzi del valore di ematocrito, anche se raramente, possono essere abbastanza drastici). Quindi terrei fuori dalla causa Pantani.
Io non riesco a vedere bene un ex-dopato vestire una maglia così importante (come comunqe non vedo bene quel maleducato di un Visconti) e questa è una mia opinione personale, che sicuramente non fa di me un deficiente.
Chiudo qua il discorso e continuo a invitarti a rispettare le opinioni degli altri perché spesso discutere con te è impossibile. (un po' come con me...)
Bye
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Per me i moralisti sono tutti deficienti e non sto scherzando, sinceramente se scrivessi tutto ciò che penso dopo aver letto i tuoi ultimi due messaggi in questo topic verrei bannato...
Comunque apri gli occhi, nessuno al mondo è santo, maleducato è pure il tuo Andy Schleck che snobba tutte le corse che fa eccetto il Tour...
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Di Rocco rimette il divieto e bacchetta la Corte Federale
Qualche tempo fa la Corte Federale aveva annullato la Delibera Presidenziale di Consiglio Federale che vietavano a tutti coloro che hanno avuto una squalifica superiore a 6 mesi per questioni di doping di vestire la maglia azzurra e di correre i Campionati Italiani.
Il 7 maggio, però, Renato Di Rocco, con una Delibera Presidenziale d’urgenza ha ripristinato tale divieto escludendo solamente le olimpiadi.
Il Presidente, oltre a ripristinare la “vecchia” delibera, ha bacchettato la Corte Federale, in particolare nell’atto si legge:” la decisione dell’organo giudicante federale sarà applicata nel pieno rispetto delle norme previste dall’ordinamento della Federazione Ciclistica Italiana e della separazione dei poteri posta a fondamento della democrazia interna e dell’attività federale in genere”. Di Rocco nella sua delibera ha fatto sue tutte le argomentazioni già pubblicate su alcuni siti web dall’esperto regolamentare Angelo Francini. La Corte Federale annullando la vecchia Delibera Presidenziale si è spinta decisamente troppo oltre, alla Corte compete un parere, ma non può certo andare ad annullare una decisione dell’organo politico.
Angelo Francini ha più volte criticato l’operato della Corte Federale e degli organi di giustizia e le parole scritte da Di Rocco sembrano proprio dargli ragione gettando ancora più ombre sull’operato di questi organi che sembrano sempre più lontani dai loro compiti.
Di Rocco ha deliberato di escludere dal divieto solamente le prove olimpiche, ma di vietare la maglia azzurra e i Campionati Nazionali, di fatto nulla è cambiato rispetto a prima, poiché per qualificarsi per le Olimpiadi è necessario qualificarsi nelle prove di Coppa del Mondo da disputarsi con la maglia azzurra.
La vittoria di Annalisa Cucinotta è quindi una “vittoria di Pirro”, una vittoria che non le consentirà di tornare a vestire l’azzurro, ma la sconfitta della Corte Federale è una sconfitta reale che deve fare riflettere.
ciclismo-online.it
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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10-05-2012, 04:18 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-11-2013, 03:55 AM da Luciano Pagliarini.)
Ma vaffanculo Di Rocco...
E vacci anche te Franchini, non siamo nel 1300 imbecilli, una seconda possibilità non si nega a nessuno, sarebbe giusto negare la nazionale ai recidivi(tipo Riccò o Frigo), chi ha sbagliato una sola volta è giusto abbia un' opportunità per riscattarsi...
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Di Rocco a Radio Manà Manà: "Noi come Federazione ci siamo mossi in un senso, quello di impedire a chi era stato squalificato di indossare la maglia azzurra e di correre per la maglia tricolore. Poi è chiaro che se arrivano delle norme dall'alto che ci impongono di reintegrare anche gli ex squalificati li reintegreremo nel giro della nazionale, però credo che questa norma verrà discussa ancora. Insomma, noi abbiamo dato delle direttive, ma se ne arrivano altre dall'alto dobbiamo rispettarle".
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