[Danilo M.]

In maniera molto intensa.

Il Giro in maniera più confusa però, ma allo stesso tempo ha dato una spinta in più alle mie giornate in ospedale, non l'ho seguito a fondo, ho praticamente perso tutta la prima parte di corsa, ho ricordo di Anador che vince e poi la tappa che forse ho vissuto con più emozione è stata quella di Pian dei Resinelli, quel recupero formidabile di Purito, una progressione che sento ancora dentro, ricordo con gran nervosismo quel finale. Poi quella volata a Cortina, ero certo che li avrebbe surclassati, poi grande Stelvio e purtroppo la crono finale che però non ho vissuto in maniera troppo negativa.

La Vuelta è stata diversa, l'ho seguita pure quella dal letto ma per lo meno qualche passo avevo iniziato a farlo. Ci credevo, grande impressione a Jaca, Ancares e all'Ezaro, rampe micidiali, il finale cardiopalma de La Gallina e la beffa di Arrate, oltre che la grande crono : è fatta. Poi avviene quello che non ti aspetti, leggi Contador in fuga quando manca tantissimo, diamine perché non l'ha seguito, avrà i compagni... Inizia la diretta ma eccoti il leader col solo Losada con Contador scortato da due gregari e Tiralongo, una lunga agonia tra falsopiano e salita, li ho perso ogni motivazione di continuare a seguire con ardore quella Vuelta, la Bola del Mundo neanche la vidi troppa era la delusione.