[Luciano Pagliarini]

Faccio dal 95, perché coi 92/93/94 è troppo facile avendo Adam Yates che già oggi è uomo da podio nei GT e altri nomi già sdoganati come Lopez e LaTour.

Alors

1) David Gaudu, e non poteva essere altrimentri. Fisico spaziale (stesse misure di Pantani), all'Avenir dell'anno scorso si è divorato una concorrenza di altissimo livello e già alla prima corsa tra i pro, l'Algarve, è arrivato 15esimo nella tappa più dura. L'unico motivo per cui potrebbe non esplodere è la pressione enorme che ha addosso essendo un francese che per di più corre per la FDJ, se regge quella è destinato a diventare uno scalatore cinque stelle.

2) Edward Ravasi, il quale per me è, insieme ad Aru, la più grande speranza italiana per le corse a tappe nel post Nibali. Tra i dilettanti è sempre andato forte in salita maturando anno dopo anno in fatto di costanza fino alla stagione scorsa dove ha fatto un Avenir super (solo Gaudu andava più forte). Non ha il motore del sopraccitato francese, ma imho ha tutto per vincere almeno un Giro d'Italia in carriera.

3) Facile dire Bernal, Costa o uno degli australiani, per l'ultimo slot mi gioco la scommessona: BRANDON MCNULTY. Per fisico e caratteristiche mi ricorda terribilmente Alex Zulle, tra gli juniores è stato un alieno, vediamo ora come va tra gli elite - under, ma io ci credo e molto anche.

Dipende tutto da lui, al momento il modo in cui si sta comportando lascia pensare che non tornerà mai più quello ammirato nei primi anni di carriera, però qualcuno disposto a scommettere su di lui lo troverà sempre(o comunque fino ai 32/33 anni) e magari prima o poi metterà la testa a posto.

A me Formolo non piace, è un buon corridore che deve fare della solidità il suo punto di forza perché il talento è limitato, forse nelle corse di un giorno potrà levarsi qualche soddisfazione. Credo che il suo best best case sia diventare un novello Scarponi.

Tra l'altro aspetto ancora l'alleanza Formolo - Aru contro Contador.