03-01-2019, 09:05 PM
La logica della QS in sede di mercato è sempre stata quella di privilegiare i più giovani: costano meno, hanno più potenziale e rompono meno i coglioni se c'è da mettere da parte le ambizioni personali.
Inoltre, andare via dalla QS, è una scelta che non si fa a cuor leggero (Dan Martin è l'unico le cui prestazioni non sono crollate) e, se si fa, è solo per motivi economici, più preponderanti di norma per un 30enne affermato rispetto a un 23enne con uno status ancora da costruire.
Jakobsen cmq, per quanto riguarda le corse di un giorno, può inserirsi nelle fughe e lasciare a Viviani il ruolo di finalizzatore. Tralasciando il fatto che, secondo me, in caso di corsa lunga e tirata (non come la G-W più moscia degli ultimi anni), non gli parte così dietro.
Il settore dei gg, invece, è quello in cui la coesistenza mi sembra più penalizzante per Fabione, soprattutto in caso di partecipazione a Giro e Tour di Viviani.
La crescita di Jakobsen come corridore passa attraverso il Giro, per la concorrenza e, soprattutto, per le difficoltà che comporta portarlo a termine.
La Vuelta, più che un passo in avanti per la sua carriera, mi sembra un passo di lato, o addirittura uno indietro.
Inoltre, andare via dalla QS, è una scelta che non si fa a cuor leggero (Dan Martin è l'unico le cui prestazioni non sono crollate) e, se si fa, è solo per motivi economici, più preponderanti di norma per un 30enne affermato rispetto a un 23enne con uno status ancora da costruire.
Jakobsen cmq, per quanto riguarda le corse di un giorno, può inserirsi nelle fughe e lasciare a Viviani il ruolo di finalizzatore. Tralasciando il fatto che, secondo me, in caso di corsa lunga e tirata (non come la G-W più moscia degli ultimi anni), non gli parte così dietro.
Il settore dei gg, invece, è quello in cui la coesistenza mi sembra più penalizzante per Fabione, soprattutto in caso di partecipazione a Giro e Tour di Viviani.
La crescita di Jakobsen come corridore passa attraverso il Giro, per la concorrenza e, soprattutto, per le difficoltà che comporta portarlo a termine.
La Vuelta, più che un passo in avanti per la sua carriera, mi sembra un passo di lato, o addirittura uno indietro.