26-04-2019, 01:16 PM
Van der Poel è nato e ha sempre vissuto e corso in Belgio, è belga di nascita e di formazione. E' olandese quanto è francese invece: solo per metà e solo sulla carta.
Sarebbe più corretto riferirsi a lui come belga di nazionalità sportiva olandese, ma non stiamo qui a spaccare il capello
Una curiosità: http://hetiskoers.nl/wout-aert-is-nederlander/
Tra l'altro chi ha avuto a che fare con uno e con l'altro dice che il più olandese nei modi e nel carattere è Van Aert.
Tornando ai tulipani: su strada hanno corridori per tutti i terreni e un altissimo livello medio.
Le vere e proprie punte, pur essendo solo tre, fanno dei Paesi Bassi l'unico paese con interpreti d'assoluto valore per tutti i macrosettori del ciclismo su strada (4 se si conta anche la cronometro). Poche ma ben distribuite.
Il Belgio, in attesa di Remco, è sbilanciato verso le classiche, la Francia ha un'eccellenza come Alan per le classiche ma sia nei grandi giri che nelle volate i suoi corridori vengono un passo dietro i più forti, la Gran Bretagna è gg-centrica, la Spagna comincia a fare i conti con l'età del suo uomo di punta e le affermazioni dei giovani per ora sono episodiche e monotematiche (penso a Mas), mentre la Colombia invece manca di uomini da corse di un giorno.
L'Italia non sfigura del tutto nel confronto tra punte (in particolare nel testa a testa Nibali vs Dumoulin e in quello Viviani vs Groene) ma perde, a mio avviso, piuttosto nettamente, quello del livello medio.
Impressione testimoniata dalle varie classifiche di rendimento peraltro.
Ah, se fanno la cronosquadre per nazioni al mondiale mi sa che dai primi 3 non escono:
Dumoulin, Van Emden, Kelderman, Terpstra, Van Baarle, Langeveld...
Sarebbe più corretto riferirsi a lui come belga di nazionalità sportiva olandese, ma non stiamo qui a spaccare il capello

Una curiosità: http://hetiskoers.nl/wout-aert-is-nederlander/
Tra l'altro chi ha avuto a che fare con uno e con l'altro dice che il più olandese nei modi e nel carattere è Van Aert.
Tornando ai tulipani: su strada hanno corridori per tutti i terreni e un altissimo livello medio.
Le vere e proprie punte, pur essendo solo tre, fanno dei Paesi Bassi l'unico paese con interpreti d'assoluto valore per tutti i macrosettori del ciclismo su strada (4 se si conta anche la cronometro). Poche ma ben distribuite.
Il Belgio, in attesa di Remco, è sbilanciato verso le classiche, la Francia ha un'eccellenza come Alan per le classiche ma sia nei grandi giri che nelle volate i suoi corridori vengono un passo dietro i più forti, la Gran Bretagna è gg-centrica, la Spagna comincia a fare i conti con l'età del suo uomo di punta e le affermazioni dei giovani per ora sono episodiche e monotematiche (penso a Mas), mentre la Colombia invece manca di uomini da corse di un giorno.
L'Italia non sfigura del tutto nel confronto tra punte (in particolare nel testa a testa Nibali vs Dumoulin e in quello Viviani vs Groene) ma perde, a mio avviso, piuttosto nettamente, quello del livello medio.
Impressione testimoniata dalle varie classifiche di rendimento peraltro.
Ah, se fanno la cronosquadre per nazioni al mondiale mi sa che dai primi 3 non escono:
Dumoulin, Van Emden, Kelderman, Terpstra, Van Baarle, Langeveld...