27-04-2013, 10:10 AM
Cavendish-crisi? Vuole Petacchi per tornare re
Clamoroso: l'Omega-Quick Step sta pensando allo spezzino
Alessandro Petacchi nel treno di Mark Cavendish. Un’indiscrezione clamorosa che al momento è un’idea. Non è ancora dato sapere se diventerà realtà, però dato il calibro dei personaggi la sola suggestione fa già notizia...
Tempi - «Magari. Se hanno pensato a me, sono lusingato. Ma io non ho sentito nessuno», ci ha detto ancora ieri il 39enne spezzino. Ma del fatto che l’Omega-Quick Step, il team di Cavendish, stia concretamente pensando a questa ipotesi, la Gazzetta ha avuto conferme da fonti attendibili. I tempi per permettere a Petacchi di debuttare con i nuovi colori addirittura già al Giro d’Italia (-7 giorni) sono molto stretti. Ma se non ci si riuscisse, si tenterebbe la stessa operazione in vista del Tour: una possibilità che in Belgio alcuni danno già per fatta.
Ambizioni - D’altro canto, che l’annunciato ritiro (martedì) di Petacchi fosse non un ritiro, ma una pausa, l’aveva già chiarito il diretto interessato in un’intervista al nostro giornale. «Mi prendo una pausa, ma potrei tornare in un altro ruolo, magari quello che Zabel rivestì per me a fine carriera». Petacchi, dal 2010 in maglia Lampre-Merida, aveva corso l’ultima volta alla Parigi-Roubaix (7 aprile) con il team di Giuseppe Saronni. Ultime vittorie, nel maggio scorso al Giro di Baviera; in questo inizio di 2013, solo piazzamenti. «Continuare così non aveva senso». Da qui la rescissione consensuale del contratto da parte del quarto italiano di tutti i tempi come numero di vittorie: 166, dietro soltanto a Moser, Saronni e Cipollini. Ma Petacchi ritiene di essere ancora più che competitivo se utilizzato in «appoggio» a un altro grande sprinter.
Difficoltà - Mark Cavendish è stato il suo erede. E l’inglese, lasciato il team Sky dopo appena una stagione, sembrava felicissimo dell’approdo all’Omega-Quick Step, e aveva cominciato il 2013 con una vittoria in Argentina e 4 successi al Giro del Qatar. Ma si è fermato (tranne una tappa di La Panne), e negli ultimi tempi (Tirreno-Adriatico, Gp Escaut) non ha nascosto l’insofferenza per i meccanismi non perfetti del treno. Adesso è al Romandia, ma a fare lo sprint (in tappe mosse) non ci è mai arrivato. I fedelissimi Renshaw e Eisel battono altri lidi (Blanco e Sky) e se non vince «Cav» tranquillo non riesce proprio a stare. Può essere Petacchi la soluzione? Ad Ale-jet piacerebbe. E l’Omega-Quick Step ci sta pensando davvero.
da «La Gazzetta dello Sport» del 27 aprile 2013 a firma Ciro Scognamiglio
Clamoroso: l'Omega-Quick Step sta pensando allo spezzino
Alessandro Petacchi nel treno di Mark Cavendish. Un’indiscrezione clamorosa che al momento è un’idea. Non è ancora dato sapere se diventerà realtà, però dato il calibro dei personaggi la sola suggestione fa già notizia...
Tempi - «Magari. Se hanno pensato a me, sono lusingato. Ma io non ho sentito nessuno», ci ha detto ancora ieri il 39enne spezzino. Ma del fatto che l’Omega-Quick Step, il team di Cavendish, stia concretamente pensando a questa ipotesi, la Gazzetta ha avuto conferme da fonti attendibili. I tempi per permettere a Petacchi di debuttare con i nuovi colori addirittura già al Giro d’Italia (-7 giorni) sono molto stretti. Ma se non ci si riuscisse, si tenterebbe la stessa operazione in vista del Tour: una possibilità che in Belgio alcuni danno già per fatta.
Ambizioni - D’altro canto, che l’annunciato ritiro (martedì) di Petacchi fosse non un ritiro, ma una pausa, l’aveva già chiarito il diretto interessato in un’intervista al nostro giornale. «Mi prendo una pausa, ma potrei tornare in un altro ruolo, magari quello che Zabel rivestì per me a fine carriera». Petacchi, dal 2010 in maglia Lampre-Merida, aveva corso l’ultima volta alla Parigi-Roubaix (7 aprile) con il team di Giuseppe Saronni. Ultime vittorie, nel maggio scorso al Giro di Baviera; in questo inizio di 2013, solo piazzamenti. «Continuare così non aveva senso». Da qui la rescissione consensuale del contratto da parte del quarto italiano di tutti i tempi come numero di vittorie: 166, dietro soltanto a Moser, Saronni e Cipollini. Ma Petacchi ritiene di essere ancora più che competitivo se utilizzato in «appoggio» a un altro grande sprinter.
Difficoltà - Mark Cavendish è stato il suo erede. E l’inglese, lasciato il team Sky dopo appena una stagione, sembrava felicissimo dell’approdo all’Omega-Quick Step, e aveva cominciato il 2013 con una vittoria in Argentina e 4 successi al Giro del Qatar. Ma si è fermato (tranne una tappa di La Panne), e negli ultimi tempi (Tirreno-Adriatico, Gp Escaut) non ha nascosto l’insofferenza per i meccanismi non perfetti del treno. Adesso è al Romandia, ma a fare lo sprint (in tappe mosse) non ci è mai arrivato. I fedelissimi Renshaw e Eisel battono altri lidi (Blanco e Sky) e se non vince «Cav» tranquillo non riesce proprio a stare. Può essere Petacchi la soluzione? Ad Ale-jet piacerebbe. E l’Omega-Quick Step ci sta pensando davvero.
da «La Gazzetta dello Sport» del 27 aprile 2013 a firma Ciro Scognamiglio