24-07-2022, 01:31 PM
(09-07-2022, 08:09 PM)Morris Ha scritto: Fossi in Pogi mi palperei per bene i testicoli e metterei cornetti dappertutto, dopo le vergognose righe del fu giornale "Gazzetta dello Sport" e degli strilloni piovuti davanti ai microfoni RAI. Mamma mia che schifo.....
Quando gli strilloni si muovono senza sapere e conoscere…… vedi Gazza e Rai…
Quando sul ciclismo del passato non si fanno o non si possono fare studi, comparazioni e approfondimenti, innanzi tutto per ignoranza, indi per immodestia, presuntuosità se non vera e propria arroganza, certe cose succedono ….. Ed alla fine talune dichiarazioni, sanno divenire perfette gufate….
Il tutto alla luce di uno sport, che da quando è entrata in campo una lingua, è stato geneticamente modificato come nessuno, fino a trasformare le alterazioni un tempo create dalle pomate delle ancelle della Tracia, al sangue formato gelatina, dall’affettare la massa magra come gustoso prosciutto di Parma o San Daniele, ai bibitoni tanto chetonari quanto sorprendentemente ricostituenti. Uno sport che ha aggiunto dal 1999 anche strumenti tecnologici al servizio della prestazione (sovente con quelle esclusive che sono un altro distinguo di questa disciplina arata come un campo dopo il grano), in grado di rendere ancor più ridicoli i metri al posto dei chilometri e le rarefatte oasi nel deserto di quelli che sono i numeri d’impegno dei protagonisti. Una vergogna che gente chiamata a divulgare dovrebbe sottolineare ed urlare, per raddrizzare quel che ancora si può, dopo il passaggio incendiario del business.
Abbastanza per rendere tra le più grandi idiozie della storia umana, quel titolo gazzettaro che evidenziava la tremarella del Cannibale al cospetto di Pogi. Ed il miglior modo di gufare ed offendere, la comunque grande consistenza ciclistica di Pogacar.