Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Artista figurativo del decennio - CM Artist of the decade
#42
Minima riflessione sull'arte pubblica 

L'arte non ha una vocazione prettamente elitaria, anche se così può sembrare per la deviazione mentale che è stata creata in noi prima dai romantici dell'Ottocento e successivamente dagli speculatori finanziari che hanno portato alcune singole opere, che bene o male sono e restano manufatti artigianali, a valere cifre semplicemente impossibili da pensare per una persona comune. 
Non più quadri o sculture, ma oggetti sacri, oltreumani, inarrivabili. 

L'arte ha due dimensioni: pubblica e privata. E no, l'arte pubblica non è quella di cui si può fruire entrando in un museo e pagando un biglietto, è quella nata per essere vista da chiunque senza limitazioni.
Arte pubblica è quella nelle chiese: lì i ricchi committenti si facevano raffigurare nelle pale d'altare inginocchiati vicini ai santi e la stima di questi ricchi personaggi si accresceva nel popolo. 
Arte pubblica sono le statue equestri (e non) degli imperatori e dei tiranni. 

Arte pubblica sono le pareti affrescate delle case dei nobili. Le piogge acide hanno distrutto praticamente tutto, ma esistevano pittori, come Polidoro da Caravaggio e Maturino da Firenze (prima metà XVI secolo), specializzati in questo specifico settore.

[Immagine: 8.-web-Polidoro-da-Caravaggio-e-Maturino...a-Zeri.jpg]

L'Ottocento, la fine dell'antico regime, la nascita dei musei Napoleonici, il Romanticismo e l'idea dell'artista mistico e dannato hanno in parte ridimensionato il ruolo dell'arte pubblica, specialmente di quella di matrice ecclesiastica. Sopravvivono invece le sculture celebrative di tiranni ed eroi.

Nell'Italia appena unita affiorano come funghi i monumenti a supposti personaggi unificatori della nazione (Dante) e, a qualche decennio dalla loro morte, anche agli eroi del risorgimento tocca spesso una statua. 

Un nuovo boom di pitture pubbliche si ha con gli anni '30 del Novecento. 

Stati Uniti: la recessione economica iniziata nel 1929 spinge il nuovo presidente Franklyn D. Roosvelt ad attivare dei piani di interventi pubblici che possano consentire ai cittadini una maggiore sicurezza di occupazione . I pittori sono considerati, giustamente, alla stregua di qualsiasi altro lavoratore e conseguentemente vengono indetti concorsi per abbellire con  pitture murali università, scuole, stazioni, i primi aeroporti e altri edifici pubblici frequentati quotidianamente dalle masse.

Anche gli artisti stranieri, se residenti negli USA, potevano partecipare. Il più famoso tra questi è certamente Diego Rivera il quale non si tira indietro dall'elogiare pittoricamente il comunismo sovietico entro i confini statunitensi. Raffigura anche scene di storia americana particolarmente violenta e divisiva: in The Civil War (opera distrutta, già a New York, New Workers' school) è mostrata l'impiccagione dell'antischiavista John Brown, mentre in basso Rockefeller si arricchisce con la vendita delle armi della guerra di secessione.

[Immagine: rivera2.jpg]


Europa: l'Italia fascista è in prima linea per la promozione di arte pubblica. Il pittore Mario Sironi, fedelissimo del regime, è il principale artista chiamato a celebrare la "nuova" Italia corporativa.
Prendo ad esempio un altro affresco distrutto: 

[Immagine: 562f892e34502247099273dd51cd5b72.jpg]
Mario Sironi, Il lavoro, già Milano, Palazzo della Triennale. 

(Il capitolo sulle arti e il fascismo è veramente amplissimo e non me la sento di trattarlo ora... consiglio questa valida e agile pubblicazione a chi fosse interessato: https://www.giunti.it/catalogo/le-arti-e...8809774704 )

Passata la seconda guerra mondiale, la pittura pubblica è andata piano piano perduta. E' rimasta come street art, dalla matrice spesso polemica, prima reietta, poi piano piano accettata.

Banksy è il punto terminale di un percorso di rinata accettazione dell'arte pubblica, ma ora le sfumature sono molto cambiate. Banksy non è chiamato ad abbellire luoghi aperti a tutti. 

Banksy resta nell'anonimato poiché cerca di mantenere la matrice polemica e reietta della street art, è critico verso la musealizzazione, ma nel frattempo consente la realizzazione di mostre a lui dedicate con quantità di visitatori impressionanti. Ci sono delle incongruenze in tutto questo. E sicuramente lui si sta trovando nel momento storico giusto.
 
Rispondi


[+] A 6 utenti piace il post di Giugurta
  


Messaggi in questa discussione
RE: Artista figurativo del decennio - CM Artist of the decade - da Giugurta - 02-07-2022, 11:13 AM

Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)