[OldGibi]

Condivido e rimarco quanto detto da Hiko sulle troppe insufficienze di Vegni, che dovrebbero condurre a mandarlo a casa e a cercare una figura più adatta. 

Che la sicurezza sia questo elemento di massima attenzione è falso e come tale insultante e intollerabile. I finali delle tappe pianeggianti tortuosi, con restringimenti della sede stradale e spartitraffico? Il fatto che oggi si eliminino le discese più ampie e sicure mantenendo quella più difficile dal Giau? Ma a Cortina bisogna arrivare, alla faccia della sicurezza. Quante volte si tracciano percorsi con discese pericolose e con fondo stradale sconnesso? Non è difficile, basta disegnare meglio i percorsi. 

Evidente per Vegni la mancanza di personalità e di dignità nel trattare con i diversi interlocutori, senza dimenticare la sua idea di ciclismo (collegamento l'ultima mezz'ora di corsa, prima non succede nulla), uno così non parte dal rispetto massimo per il Giro d'Italia. 

Poi l'assenza di percorsi alternativi in caso di difficoltà meteorologiche. Come ha detto Onizuka, era possibile oggi prevedere il passaggio da Duran e Staulanza, di fatto senza discese ripide e difficili, proseguendo sul Giau o, meglio ancora per la sicurezza, prendendo il Fedaia e chiudendola in cima. 

Tra telespettatori in meno, appassionati assiepati su Marmolada e Pordoi giustamente incavolati, danno di immagine per il ciclismo, hanno idea di quanto costi questa decisione insulsa? 

Telecronaca RAI stomachevole a dire poco, a partire dal "politicamente corretto" a profusione, guai avere una opinione non istituzionale. Mitologia del freddo e della perdita di sensibilità sulle mani, senza dire quanto i materiali siano migliorati e come l'assistenza in corsa sia molto superiore rispetto a decenni fa. Ma c'è Nibali in fuga quindi va tutto bene.