[Lambohbk]

(26-03-2017, 10:25 PM)Hiko Ha scritto: Scegli chi secondo te è Il corridore più adatto per ciascuna delle cinque Monumento?
Non ti sto chiedendo i tuoi pronostici per la stagione (anche perché la Sanremo l'hanno già corsa ) ma solo chi al top della forma dei corridori in attività vedi meglio per ogni corsa.

Ah ho visto adesso che hai passato al mitico Lambo, risponda chi dei due ha voglia.

E per Lambo aggiungo: come avatar hai Simoni, sei stato un suo tifoso?

Sanremo: dico Sagan perchè può portare via un gruppetto sul Poggio ma può anche vincere una volata di 50 uomini (non è il più veloce di tutti ma ha dimostrato che può batterli soprattutto considerando che Cav, Kittel e Greipel non sono attualmente tipi da Sanremo)
Fiandre: ancora Sagan, oggi sul Kemmelberg era un po' indietro ma ha fatto un'azione pazzesca per riportarsi su GVA. Poco dietro Sagan ci metto proprio GVA
Roubaix: qui Sagan per varie vicissitudini non ha ancora mostrato un gran feeling con la Roubaix, si capirà di più quest'anno. Al top della forma al momento direi Degenkolb
Liegi: Per come si sta sviluppando la corsa in questi anni direi Valverde, anche a 37 anni quella sparata è micidiale. Forse un giorno toccherà ad Alaphilippe 
Lombardia: questa è una classica un po' particolare perchè essendo a fine stagione, c'è chi è in forma e chi meno. Per me sarebbe un gioco a 3 tra Valverde, Kwiato e Alaphilippe (più Daniel Martin). Dico Kwiato perchè forse in una volata piana è un pelo più rapido di Valverde, ma forse proprio.
Simoni: mi sono appassionato al ciclismo durante il Giro 2003 quando avevo 10 anni (iniziai a guardarlo circa dalla 7a/8a tappa). Quel Giro fu dominato da Simoni, che vinse perfino la maglia ciclamino, ed ebbi subito lui come idolo, finchè non si ritirò. Nel 2010 sono riuscito anche a fare una foto con lui e a casa ho il suo "libro" (in realtà è un librone grande come un atlante) Gibo d'Italia autografato. Mi piaceva il fatto che quando ne aveva attaccava, non stava tanto a pensarci su. Peccato solo che dal 2003 in poi era difficile vederlo al di fuori del Giro.