17-06-2014, 05:06 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-11-2014, 02:22 AM da SarriTheBest.)
16a tappa
Carcassonne - Bagnères-de-Luchon
(237 km)
Presentazione
Una tappa interlocutoria, un lunedì di riposo a Carcassonne, ed ecco che in appena due giorni il Tour, nel suo disegno orario, si ritrova dalle Alpi ai Pirenei. Quasi nessuna soluzione di continuità tra le tante difficoltà di una Grande Boucle molto esigente. L'approdo pirenaico passa da una frazione di quasi 240 km, disseminata solo parzialmente di salite importanti, ma comunque - per ovvie ragioni - decisiva come tutte le altre tappe di montagna. I dentelli che emergono nella prima parte dell'altimetria (Côte de Fanjeaux, Côte de Pamiers, più altri strappetti non segnati da Gpm) sono del tutto pleonastici per la costruzione di una frazione che avrà il suo culmine negli ultimi 100 km. Si parte col Portet d'Aspet, vetta ai -82 dopo una scalata di poco più di 5 km (da Saint-Lary) il cui meglio è nei 2 km finali. La discesa, tristemente nota (qui morì Fabio Casartelli e una stele lo ricorda), presenta 4 km iniziali molto ripidi e tecnici, prima che la strada spiani decisamente a Port de l'Oule. Lo spazio interlocutorio dura 10 km (comprendenti anche lo strappetto di Col de Buret), nel fondovalle che porta a La Moulette e all'abbrivio del più facile Col des Ares, 6 km al 5% scarso. Fin qui (Gpm ai -61) è onestamente complicato immaginare che ci possa essere battaglia tra i big, anche perché dopo una discesa di 8 km (non difficili) c'è pure un fondovalle di ben 20 km fino a Granges de Crouhens, ad anticipare il vero piatto forte della giornata: il Port de Balès, 12 km di scalata al 7.7% medio, ma soprattutto con una fase centrale che non si fa mancare tratti al 10% e oltre. Per essere la montagna finale di una tappa del genere, è impegnativa il giusto, ma non esaurisce in vetta le sue insidie, visto che il traguardo è situato a valle, nella classicissima Bagnères-de-Luchon, per raggiungere la quale i corridori dovranno percorrere 21 km di discesa, appena più ripida e tortuosa nei primi 5 km, quindi da pedalare a tutta se si vuole tener lontani gli inseguitori, ma che inevitabilmente sui suoi lunghi falsopiani digradanti permetterà qua e là qualche raggruppamento di uomini sparpagliatisi lungo la salita.
(cicloweb.it)
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