17-06-2014, 04:47 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-11-2014, 02:23 AM da SarriTheBest.)
2a tappa
York - Sheffield
(198 km)
Presentazione
Gradualmente, il Tour scende a sud e le asprezze del territorio si riducono. Strade più ampie, curve più semplici, variazioni di pendenza meno improvvise. A compensare il tutto, la carta altimetrica si increspa senza soluzione di continuità. Ci sono 10 côtes, 4 negli ultimi 32 intricatissimi chilometri. Tutte brevi, velenose, improvvise come colpi di fulmine. Svetta, sulle altre, l'Holme Moss, a 521 m sul livello del mare, 58 km al traguardo, non delle più dure, ma con il dislivello maggiore, sui 400 metri. Da lì in poi però il tracciato non dà respiro ulteriore. Poco oltre ci si immette sul tracciato di un'antica strada a pedaggio, tracciata in epoca proto-industriale a fini commerciali, la Strines Road, per ridurre le distanze, tagliando sul dritto le continue ondulazioni del territorio. Venivano messi a disposizione cavalli aggiuntivi in corrispondenza dei tratti più duri per trainare in cima le carrozze, da lasciare in cima agli strappi. Tanto per capire. Negli ultimi 32 km è un continuo susseguirsi di tali coltellate ed è molto difficile evidenziare questa o quella curva, questo o quel tratto come decisivi. Anche perché il fuorigiri sullo strappo viene irrorato subito di adrenalina su equipendenti discese.Si può parlare di questa côte de Jenkin Road, ultimo totem. Sono 800 metri, fra le abitazioni a schiera della periferia di Sheffield, per 94 metri di dislivello. A metà il mostro apre le fauci ad infuocare l'asfalto, fra due semicurve, al 30%, e non è una boutade. C'è un invitante e beffardo corrimano, sulla sinistra. Ma soprattutto, la côte spiana brevemente oltre una più pronunciata curva sulla sinistra, giusto a dare l'abbrivio per l'ultima fucilata, su un nuovo indurirsi (sul 10-13%) proprio nei 100 metri finali, sul GPM. Mancano 5 chilometri al traguardo, discesa velocissima, rettilinea, salvo un curva secca a destra in contropendenza dopo 200 metri. Poi 4 km pianeggianti con qualche curva, ampia. Insomma, musica rock come ouverture. Il classico sembra messo da parte per costringere subito, con brutalità, gli uomini di classifica a lasciare in albergo le riserve di prudenza. Inoltre, queste rasoiate sembrano fatte apposta per accendere le rivalità, da subito, a suon di sgasate. Molto più irritante perdere del tempo così, che in un prevedibile, preventivabile, asettico confronto a cronometro.
(cicloweb.it)
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