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(08-02-2013, 08:25 PM)Gershwin Ha scritto: Credo che abbia scopi un po' più importanti che ritornare a partecipare alle gare di triathlon (anche perchè bene o male dovranno squalificarlo per un paio d'anni almeno e prima o poi dovrà cedere all'avanzare della terza età)
Se ti riferisci alla candidatura penso che probabilmente lo eleggeranno lo stesso,... Armstrong is an American hero... hahah
A 44-45 anni puo ancora dire la sua nel triathlon e/o nel ironman.
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Intendevo in generale, è sempre stato uno con ambizioni importanti credo. Col triathlon di sicuro soddisfa quel bisogno di agonismo che l'ha portato a rientrare dopo il primo ritiro e sono sicuro che gli manca, però in questo momento non penso che ragioni in base alla possibilità di tornare a gareggiare
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Finita la sospensione per 4 ex Us Postal
Tre alla Garmin, Leipheimer è senza squadra
Senza clamori né dichiarazioni, anzi con lo stesso pesantissimo silenzio che contorna questa pagina della vicenda sin dal primo giorno, dal 1° marzo è terminata la squalifica (sei mesi) di quattro corridori ex Us Postal che hanno confessato l'uso di doping. Di loro, Christian Vade Velde, David Zabriskie e Tom Danielson non hanno perso il loro posto in seno alla Garmin Sharp e presto torneranno alle corse, mentre Levi Leipheimer è stato licenziato dalla Omega Pharma Quick Step e al momento non sembra aver trovato una squadra disposta a scommettere su di lui.
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Chissà perche nell'albo d'oro del Giro D'Italia, considerando i podi, giustamente sono stati depennati Contador e Di Luca ma permangono corridori tipo Riccò, Hamilton, Gutierrez, Osa, Mazzoleni, etc. Farebbe molto meglio alla vista trovare spazi vuoti anche in corrispondenza di quelle caselle! Idem per il Tour; ok il repulisti Armstrong, Kohl, Landis e simili, ma non ci starebbe male veder scomparire dall'olimpo anche nomi tipo Rumsas, Julich, Riis, etc.
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Ok, ho capito. Chiarissimo. Io invece preferirei vedere caselle vuote (non assegnazioni dei titoli ai piazzati); quel che è successo è successo, chiaro, ma consultare un albo d'oro e trovarlo, per un periodo di cinque/dieci anni, pieno di caselle vuote può essere uno shock su cui riflettere, specialmente per le nuove generazioni. Anche perchè i casi recenti di Armstrong e Rasmussen hanno fatto emergere come, in molti casi, le pratiche illecite siano perdurate per anni e anni, quasi per l'intera carriera. Questo è il mio punto di vista
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18-11-2013, 11:25 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-04-2014, 02:17 PM da Hiko.)
Armstrong accusa: "Fu Verbruggen a coprire il mio doping"
Duro attacco dell'ex vincitore di 7 Tour de France: "L'ex numero 1 Uci era una figura centrale nella mia fuga dai controlli". Nuovi dettagli anche sul sistema di copertura dell'Us Postal
http://www.gazzetta.it/Ciclismo/18-11-20...9431.shtml
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Questa è musica per le mie orecchie...
Armstrong ha decisamente cacciato fuori le palle, ed era ora, i ciclisti erano parte di un sistema(non vittime eh, sia chiaro) e per anni hanno fatto da capro espiatorio a: dirigenti, medici e direttori sportivi, ora è arrivato il momento di dire basta, con l'avvento di Cookson e della nuova classe dirigenziale si può cambiare per sempre questo mondo...
La tanto criticata inchiesta dell'USADA alla fine ha portato ad una svolta nella storia di questo sport, tutto il marcio degli ultimi due decenni(che più che dal doping è rappresentato dai vertici corrotti dell'UCI e dai vari medici e direttori sportivi) è pian piano venuto a galla...
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Si, finalmente ha confessato anche cosa facevano ai vertici. Onestamente queste dichiarazioni me le aspettavo almeno un annetto fa, non aveva niente da perdere, ma evidentemente i tempi non erano abbastanza maturi, serviva il cambio in capo all'UCI.
Peccato che il ciclismo non abbia avuto la forza di cambiare qualche anno fa, ci saremmo risparmiate un'altra serie di nefandezze e molti personaggi sarebbero fuori dal ciclismo. Speriamo che adesso con Cookson cambi qualcosa, che si possa mettere un punto dopo aver fatto giustizia.
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ThankYouThor
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Ciclismo, Verbruggen al contrattacco: "Armstrong non è credibile"
L'ex numero 1 dell'Uci, accusato dallo statunitense di essere a conoscenza dell'uso che faceva di sostanze dopanti, replica: "La sua storia non ha senso"
L'olandese Hein Verbruggen, ex presidente dell'Unione ciclistica internazionale, ha detto che le accuse rivoltegli da Lance Armstrong "non sono da considerare credibili" o "logiche". È quanto pubblica il sito online della tv olandese Nos. "Il suo obiettivo - ha detto l'ex numero 1 del ciclismo mondiale - evidentemente deve essere quello di rilasciare dichiarazioni choccanti, clamorose". Armstrong, in un'intervista rilasciata al Daily Mail, ha accusato di complicità l'Uci, in relazione all'uso che faceva di sostanze proibite e alla copertura che la federazione internazionale gli avrebbe a quel tempo garantito.
SENZA SENSO — "Verbruggen sapeva che facevo uso di sostanze dopanti e mi aiutava a nasconderlo - ha raccontato Armstrong -. Durante il Tour 1999 risultai positivo a un test e lui era tra le persone che mi permisero di portare a termine la corsa francese, che vinsi per la prima volta". "Non ricordo esattamente chi era presente a quel tempo - è la spiegazione fornita da Verbruggen -. La sua storia non ha senso". Ad Armstrong, che in carriera ha vinto sette Tour de France (dal 1999 al 2005), l'anno scorso sono stati cancellati quasi tutti i successi, dopo essere stato riconosciuto colpevole di avere fatto uso di doping in carriera.
gazzetta.it
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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19-11-2013, 05:32 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27-12-2016, 02:18 AM da Luciano Pagliarini.)
Ci ha messo un giorno per formulare 'sta storiella ridicola...
Quando Thom Weisel(creatore sul finire degli 80 della Subaru - Montgomery, futura US Postal) salvò la federazione statunitense con la creazione di una no profit parallela fece in modo di entrare nel consiglio di amministrazione e fece eleggere come presidente Jim Ochowicz. Il futuro manager della BMC - dopo la chiusura della sua Motorola(ex squadra di Armstrong ndr. ) - faceva il broker finanziario e dai lui indovinate un po' chi aveva aperto un conto? Hein Verbruggen...
Tra Armstrong, l'UCI e la federazione americana c'era un confitto di interesse enorme, checché ne dica Hein Verbruggen...
Nel 99 dicono che l'UCI che non volesse altri scandali e perciò accettò la giustificazione di Armstrong che disse di aver preso una sostanza per via di un'infezione al sotto sella. Nel 2001 Hamilton dice che Armstrong venuto a conoscenza della positività chiamò Verbruggen che insabbiò tutto. Inoltre Landis(da prendere con le pinze) disse che nel 2004 Lance chiamò Hein per lamentarsi di Mayo ed Hamilton ed effettivamente lo stesso Tyler venne poi convocato ad Aigle poco prima del Tour...
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Anche il CIO adesso indagherà su Verbruggen
Heiberg: dovrà rispondere alle accuse di Armstrong
Hein Verbruggen nella bufera? Sembrerebbe proprio di sì. L’ex presidente dell’Uci, infatti, potrebbe perdere il suo status di membro onorario del CIO. Verbruggen ha smentito le accuse mosse da Armstrong, che sostiente che il dirigente olandese lo avrebbe coperto in casi di positivitàò, ma la smentita non basta al CIO.
«Dobbiamo parlare con Verruggen e se le accuse si rivelassero fomndate, dovrà dimettersi. Il CIO predica la tolleranza zero contro il doping e secondo tale filosofia deve agire» ha spiegato Gerhard Heiberg, membro del CIO, in una intervista alla televisione norvegese.
da cyclismactu
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20-11-2013, 04:05 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 20-11-2013, 04:10 PM da Thomas.)
Squinzi: "Doping di Armstrong? Lo dissi nel '99, mi minacciarono"
L'ex patron della Mapei: "Verbruggen lo proteggeva e disse che avrebbe squalificato me"
Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi è stato il patron di molti anni di una delle più importanti squadre di ciclismo del mondo, la Mapei, e a margine della convention di Confindustria, riferendosi alle accuse che Lance Armstrong ha rivolto all'ex presidente della Federazione internazionale di Ciclismo Hein Verbruggen di aver saputo delle sue pratiche doping e di averlo protetto per anni, ha detto che «sicuro che è andata così, lo avevo detto già io nel 1999, quando affermai che non si poteva arrivare nei primi cinque posti di un grande giro senza fare uso di doping».
Squinzi, appassionato cicloamatore e oggi proprietario del Sassuolo calcio in Serie A, con un sorriso ha poi ricordato a tutti che «quando dissi queste cose Verbruggen minacciò di squalificare per sempre la mia squadra di ciclismo, la Mapei».
corriere.it
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Non banalizzare il discorso, Squinzi dice "Nel 1999 non potevi fare ciclismo ad alti livelli senza doping". Verissimo probabilmente. C'è chi si è inserito perfettamente in questo sistema (Armstrong, la T-Mobile, gli spagnoli e naturalmente i nostri) e chi dopo aver lasciato fare per un po' (anche in casa propria) se n'è andato (la Mapei). Chi gestiva la Mapei sicuramente non ha applicato una politica di tolleranza zero, ma anche il fatto che non abbiano mai puntato ai grandi giri la dice lunga su quanto siano state differenti due realtà come Mapei e Us Postal
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Perché punto?
Tafi e Zanini trovati positivi con le rianalisi del Tour 1998, Museeuw che pare si sia dopato per tutta la carriera ecc...
Poi con quel "per arrivare nei primi cinque posti di un grande giro bisognava per forza fare uso di doping" sottointende che Rominger e Tonkov quando correvano per lui si dopavano...
Almeno fino a prima dell'OP tutti i grandi nomi erano dopati, se eri uno sfigato qualunque poteva capitare che ti dovessi arrangiare, me se eri uno forte erano i DS i primi a spingere perché ti dopassi...
La Mapei non ha mai puntato ai grandi giri non si può leggere. Presero Rominger nel 94 quando era inferiore solo ad Indurain, poi Tonkov fresco vincitore del Giro nel 96 e nel 98 fecero una super offerta pure a Pantani...
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Su lo sai cosa intendo, poi una cosa è il 1994 e un'altra il 1999
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