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Giro d'Italia 2015 | Partecipanti & Formazioni
#81
Che vergogna hanno invitato due formazioni letteralmente pietose....
 
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#82
abbreviazione di Che Cazzo Cifannoquestialgiroditalia
 
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#83
Dico solo due nomi: Brani e Bole. Rockeggio
 
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#84
Scelte davvero difficili da capire. Androni e Bardiani ok, scontate e meritatissime (per quanto l'Androni non è che abbia fatto meraviglie ultimamente al Giro). Southeast, il roster è decente, i precedenti casi di doping evidentemente sono stati di nuovo pareggiati dall'affetto del pubblico italiano per questa squadra, affetto che non condivido ma capisco. Probabilmente vedremo al via Petacchi, Mareczko, Ponzi, Finetto, Gavazzi, Fedi, Belletti, Favilli, insomma una squadra sicuramente all'altezza, anche se completamente senza scalatori.
Nippo-Vini Fantini deve fare a metà con la squadra di Citracca in merito alle responsabilità per il pasticcio di Di Luca, è in pratica una costola di quella squadra. Il corridore più forte (Bole) l'hanno perso, del roster dell'anno scorso salverei pochissimo, solo De Negri e Grosu. Sono arrivati Cunego, qualche scaldaposto e i due giovani Marini e Filosi. Non so chi pensano di portare al Giro ma sarei sorpreso se lo finissero con più di 3 corridori e se facessero più di un paio di top 10 come risultati migliori.
Poi la CCC, che vale più della Nippo come qualità media ma è comunque incomprensibile secondo me. Leggo di rapporti di sponsorizzazione tra RCS e CCC, poi c'è la grana Rebellin, già escluso dal roster per il Giro in un comunicato ("L'unico italiano sarà Christian Delle Stelle" o qualcosa del genere). Rivedremo al Giro Samoilau e Szmyd, con Bole unica carta valida per qualche risultato, anche se comunque la squadra è buona complessivamente, Paterski ad esempio è buono, poi porteranno Matysiak e Taciak oltre al giovane Hirt.
Di fatto in queste wild card c'è il rifiuto di partecipare al Giro da parte di Bouhanni e Rolland, grandi protagonisti dell'ultima edizione. Il Giro è un'alternativa al ribasso al Tour, bisogna accettarlo, ma queste wild card nostalgiche non mi piacciono.
 
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#85
Finalmente hanno fatto fuori i colombiani!

La CCC non piace neanche a me però qualche bel nome c'è: certo, se non dovessero veramente portare Rebellin già il livello scenderebbe molto. Avrei preferito la UHC, ma va bene anche così.
Il nazionalismo, anche con la Nippo, ci sta, non avendo, appunto, lasciato a casa squadroni volenterosi di partecipare.
 
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#86
Cos'ha di buono la CCC, spiegatemelo......

Anni fa hanno letteralmente fatto chiudere una squadra che offriva Garzelli Di Luca e Betancur oltre gente mediamente in linea coi migliori delle attuali Nippo e CCC per invitare la NETAPP che poi guardacaso era sponsor della corsa come evidenziato nelle dirette TV con tanto di bollino.......

La Colombia ha certamente steccato nelle occasioni in cui è stata chiamata in causa, col solo Duarte in vera evidenza e nessuna tappa vinta ma io personalmente li avrei invitati.
 
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#87
Negli ultimi 2 giri i Colombiani sono stati grandi protagonisti. Tutti tranne quelli della Colombia ed è giusto che se ne stiano a casa.
 
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#88
Eh invece ci saranno ste due squadre ridicole sai che spettacolo.......................
 
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#89
Vegni: «Scelte dolorose, ma ho cercato di accontentare tutti»
Mi spiace molto per la Colombia di Corti, ma ha altri inviti

È l’uomo delle tappe. È anche l’uomo del Giro d’Italia ma non solo, perché giustamente Mauro Vegni, direttore delle corse targate Gazzetta, da un vita nel mondo del ciclismo e sulle strade d’Italia, rivendica il valore non solo storico di gare come Sanremo Tirreno e Lombardia. «Certo, il Giro sarà il Giro, ma io ho il dovere di valorizzare la corsa rosa così come tutte le corse targate Gazzetta», spiega a tuttobiciweb.it.

È l’uomo delle tappe, e la sua prima tappa è stata consumata poco dopo l’ora di pranzo. Per qualcuno l’ufficializzazione delle “wild-card” è risultato il dolce più dolce che si potesse sperare. Per Claudio Corti un ammazza caffè che ha il potere di restarti sullo stomaco.
«Non mi nascondo dietro un dito e capisco la delusione di Claudio – spiega Vegni -. Però delle scelte vanno fatte e dopo due anni di Giro, ho ritenuto giusto dare una chances anche ad altri. Quando si sceglie si scontenta sempre qualcuno, però Claudio e la sua Colombia potranno correre Sanremo, Tirreno e Lombardia. Per qualcuno non è molto, per me non è così».

Cinque wild-card: quattro in difesa del ciclismo italiano. Corti che è affiliato in Italia e ha una storia che parla per lui, una bocciato per far posto ad un team polacco…
«È una squadra giovane, che sta crescendo molto bene, che ha dietro un mercato che ci interessa».

È una squadra che ha anche tra le proprie fila Schumacher e Rebellin…
«Ma non è assolutamente detto che vengano a correre il Giro d’Italia».

Nessun dubbio invece per il team di Angelo Citracca…
«No. È una squadra che si è aggiudicata la Coppa Italia ed è stata premiata a Roma dal presidente del Coni Giovanni Malagò. A Citracca avevo chiesto un segnale di discontinuità con il passato e sulla carta mi sembra che ci sia stato».

Per la Southeast niente Sanremo: e dire che hanno Alessandro Petacchi…
«Quando si fanno delle scelte, si sceglie per tutti cercando di trovare degli equilibri».

Bardiani Csf e Androni Giocattoli non avevano problemi, importante invece il via libera per un progetto nuovo e ambizioso come quello di Francesco Pelosi e la Vini Fantini di Cunego…
«Ci ho riflettuto molto, ma alla fine ho pensato che fosse giusto dare un segnale importante all’ambiente. Fate le cose per bene. Fatele con un progetto chiaro e serio: sarete premiati».

Niente da fare, invece, per la Unitedhealthcare di Roberto Damiani…
«Sono una bellissima realtà, e li sto osservando con grande attenzione e interesse. Intanto correranno Dubai e Lombardia».

È stato difficile operare queste scelte?
«Non eccessivamente, la vera difficoltà non è stata dal punto di vista tecnico, ma politico. Io ho cercato davvero di dare una mano al nostro movimento. Poi come ho già detto, nel momento delle scelte si scontenta sempre qualcuno. A me spiace molto non poter far fare il Giro a Claudio Corti, ma saltare per una volta un turno penso che non sia la morte per nessuno».

tuttobiciweb.it
 
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#90
Riguardo il Team Colombia spero che prima si sian sentiti con ASO: magari ci scappa l'invito alla Vuelta, molto più adatta alle loro caratteristiche sia per il terreno che per il clima. Hanno avuto un paio di occasioni tra tante ombre e poche luci, e quest'anno si sono - sulla carta - pure indeboliti. Mi spiace per UHC e anche Wanty a questo punto, che non hanno proprio nulla da invidiare (anzi!) a CCC e Nippo: guarda, posso passar sopra il discorso degli interessi economici in Polonia (ma dei soldi degli arabi RCS cosa ci fa?? Boh ) e comunque la CCC non è proprio da buttare, ma la Nippo... mah. E' troppo presto, non capisco il motivo di tutta questa fretta d'invitarli al Giro quando c'erano comunque alternative importanti. Speriamo almeno che, con la wild card acquisita, possano fare uno sforzo lastminute sul mercato: i soldi per Belletti alla fine mica son stati spesi. Cosa c'è d'interessante ancora a spasso..? Taborre (che è abruzzese), Chicchi sempre liberi?

(19-01-2015, 08:41 PM)Gershwin Ha scritto: poi c'è la grana Rebellin, già escluso dal roster per il Giro in un comunicato ("L'unico italiano sarà Christian Delle Stelle" o qualcosa del genere).

Sì, però non si può continuare con 'sti discorsi: l'hanno squalificato, ha scontato la su pena e adesso è di nuovo in gioco. Fine. Non è l'unico reduce da squalifiche per doping: sennò che facciano un regolamento ad hoc contro tutti gli ex-dopati, e allora possono pure agire in 'sta maniera...

Comunque il rifiuto di Bouhanni e Rolland - chi per un motivo, chi per l'altro - è comprensibile: è quello di Nibali che, seppur lo condivida, brucia, e fa capire quanto il Giro conti enormemente meno del Tour.
 
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#91
Chicchi ha rifirmato con la Southeast
 
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#92
Team Colombia, Corti: “Meritavamo anche il Giro, peccato”
Nel quartier generale del Team Colombia-Coldeportes ad Adro (Brescia) è stata una giornata particolare. L’attesa decisione di RCS Sport relativa all’assegnazione delle wild-card ha visto il team diretto da Claudio Corti invitato alla Tirreno-Adriatico, alla Milano-Sanremo e al Lombardia, ma non al Giro d’Italia, a cui la formazione colombiana aveva partecipato con onore e ottimi risultati nelle ultime due edizioni.

Claudio Corti è un manager di esperienza, poco propenso alle polemiche, anche se il suo disappunto è palpabile: “Ci dispiace, ovviamente, perché siamo convinti che avremmo meritato di correre il Giro, il nostro rendimento nelle ultime due edizioni ne è la prova evidente. In compenso stiamo ricevendo grandi attestati di stima e di considerazione, sui social media registriamo un’ondata di commenti che confermano, per chi non se ne fosse ancora reso conto, il grande entusiasmo e calore che questa squadra ha saputo suscitare”.

“Il nostro obbiettivo di quest’anno era guadagnarci un posto al Giro e alla Vuelta. RCS ci ha selezionati per le altre corse ma non per il Giro; per contro siamo fiduciosi di ottenere dalla Vuelta a Espana una maggiore considerazione. Ci sono state preferite squadre che meritavano meno di noi dal punto di vista etico, sportivo e professionale. Io dico che in certe valutazioni dovrebbe contare anche la storia sportiva di una società e di chi la dirige”.

“Ho rispetto per gli organizzatori in genere ed in particolare ho stima e amicizia nei confronti di Mauro Vegni – continua Corti – . Mauro dice di aver voluto sostenere il movimento ciclistico italiano senza perdere di vista l’obiettivo dello sviluppo internazionale in territori considerati strategici. Eppure la nostra squadra è da quattro anni regolarmente affiliata in Italia, è perfettamente in regola, e rappresenta un Paese che per il Giro è strategico eccome, per non parlare dell’intero Sudamerica… E’ per tutti questi motivi che fatico a comprendere la decisione”.

“Inoltre, – conclude Corti – con tutto il rispetto, a me sembra che un Paese come la Colombia, che sta dando molto al ciclismo, avrebbe meritato più attenzione. Noi continueremo per la nostra strada, sempre con la schiena dritta”.

comuicato stampa Team Colombia
 
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#93
Rebellin può venire al Giro ?
 
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#94
Non penso siano ammesse le mogli dei corridori in hotel la sera...
 
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#95
Davide Rebellin al Giro d'Italia? Il veneto: «Non credo, mi concentrerò sulle Classiche»
Dopo l'invito al Giro d'Italia della formazione polacca CCC Sprandi Polsat, erano molti i tifosi di Davide Rebellin ad attendere il veneto sulle strade dello Stivale. Subito però, sia dalla squadra che da RCS, l'indicazione che è arrivata è stata che il 43enne veneto non sarebbe stato al via della corsa rosa, in Liguria. Intervistato da Biciciclismo durante la Challenge Mallorca, Rebellin ha confermato che sarà difficile vederlo sulle strade del Giro. «Ho ancora la forza e la motivazione, ma non bastano. Serve anche avere la testa. L'invito al Giro per la squadra è importante soprattutto per l'immagine. Penso che ogni stagione diventiamo una formazione sempre più forte. Io però non credo che disputerò il Giro, visto che sarò concentrato sulle Classiche. Al momento, non posso dire nient'altro con certezza, prima devo parlare con la squadra».

cicloweb.it
 
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#96
Lo spagnolo David Lopez (Team Sky), fedelissimo gregario di Richie Porte, nel corso di un'intervista a Marca ha confermato la sua partecipazione al Giro d'Italia al fianco proprio di Porte e di Leopold Konig e ha inoltre confessato che "qui in Sky, a dir la verità, non crediamo che Contador sarà al Giro. Alla fine potrebbe toglierlo dai suoi programmi, non sarebbe la prima volta che dice una cosa e poi ne fa un'altra. Però alla fine è una cosa sua, sta a lui decidere: noi piuttosto dobbiamo pensare a quel che sarà la nostra corsa."
 
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#97
Non ha tutti i torti, però ora che la tv spagnola manderà in onda il Giro Contador non dovrebbe fare l'infamata.
 
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#98
Vedremo intanto il buon ubriacone Oleg ha annunciato una super notizia alla Tirreno. Secondo me annuncierà che Contador vuole vincere tutti e tre i grandi giri...
 
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#99
Mah, mi sembrerebbe strano un cambiamento d'idea in questo momento... neanche ne traesse chissà quale giovamento...
 
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(11-02-2015, 12:12 PM)sito Ha scritto: Vedremo intanto il buon ubriacone Oleg ha annunciato una super notizia alla Tirreno. Secondo me annuncierà che Contador vuole vincere tutti e tre i grandi giri...

Sì, molto molto probabile sia quella la notizia. Già qui si parlava di avvistamenti di Contador in ricognizione sulle strade della Vuelta Sese
 
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