Pinot ha un gran talento, mi viene difficile pensare altrimenti che uno fa terzo alle Tre Valli a 21 anni al primo anno da prof (quando la 3Valli era ancora una corsa semi-seria). Quasi impossibile fare un paragone con Aru visto che non si sono mai sfidati, può darsi sia inferiore al sardo ma di sicuro non di molto.
Il suo problema è che è limitato, sia tecnicamente che psicologicamente. E' totalmente incapace a limare (non lo aiuta una squadra non fenomenale) e perde un sacco di tempo in tappe semplici, anche nell'anno d'oro 2014 perse un minuto in una tappa da velocisti. In quel senso potrebbe giovargli non fare il Tour, ma anche al Giro sorgerebbe l'altro suo limite, quello della discese, soprattutto con strade bagnate. Era dai tempi di Basso che non si vedeva uno così scarso nella specialità.
Bardet credo sia sotto a livello di talento però è più corridore a tutto tondo, coraggioso e determinato e per questo credo che potrebbe togliersi più soddisfazioni nei GT dell'amico-nemico. Ritornando su Pinot, che è un talento naturale per me lo si vede anche dai livelli di eccellenza che ha raggiunto a crono oppure dall'impresa sull'Alpe d'Huez, all'ultimo giorno di un Tour tribolatissimo.
Su Alaphilippe ci andrei un attimo cauto per il Tour. Ha fatto un buon Delfinato, ma la strada è ancora molto lunga per essere competitivo sulle tre settimane. In futuro chissà, anche se non ci vedo tutto 'sto bisogno di diventare un uomo da GT. Barguil invece sta facendo passi da gigante e potrebbe fare una top 10 comoda comoda. Anche lui ha molto talento per le corse di un giorno (meno di Alaphilippe), non vorrei perdesse delle occasioni per dedicarsi esclusivamente ai Grandi Giri.
Latour lo conosco troppo poco per dare un giudizio.
(15-06-2016, 02:14 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Sono d'accordo in parte.
Aru avrebbe già dovuto fare il Tour de France almeno una volta, è una corsa diversa, che ti fa crescere, passare i primi anni a fare Giro e Vuelta nella stessa stagione secondo me non è il modo giusto di crescere un corridore. Preferisco gli si faccia fare il Tour più una delle altre due.
È giusto che Bardet e Pinot abbiano passato i primi anni a prendere feeling con una corsa unica, molto più complessa di Giro e Vuelta. Chiaro che sta arrivando il momento in cui dovranno porsi altri obiettivi, perché il Tour non sembrano in grado di vincerlo.
C'entra anche il fatto che loro due sono francesi che corrono per squadre francesi, mentre Aru è un italiano che corre per una squadra di "matrice" italiana. Hanno semplicemente seguito tutti la programmazione della carriera più comoda e ovvia.