Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Tadej Pogacar
(14-07-2022, 09:22 PM)Lambohbk Ha scritto: Vorrei aprire una piccola parentesi, forse già accennata da Paglia nei giorni scorsi.

Quante volte al Tour de France ha staccato tutti in salita?

- 2020: praticamente mai, se escludiamo la tappa 8 in cui godeva di maggiore libertà dopo aver perso tempo nei ventagli il giorno prima. Pogi fece sì un'ottima scalata, ma Rogla di certo non si dannò per inseguirlo. Sul Col de la Loze fu Rogla a staccare Pogi.

- 2021: staccò tutti nettamente nella tappa 8, poi nella 9 fece uno scattino finale e guadagnò ancora su tutti gli altri.
Sul Ventoux perse da Vinge mentre le tappe 17 e 18 le vinse in volata, dopo aver provato a staccare Vinge e Carapaz.
Si potrebbe aggiungere anche Tokyo, sempre con clima molto caldo estivo, in cui attaccò subito ad inizio Mikuni pass ma alla fine scollinò con altri 5 o 6 corridori.

- 2022: Ad oggi non ha mai staccato Vinge in salita.


Verrebbe fuori che le uniche 2 occasioni in cui Pogi se ne è andato da solo sono quelle due del 2021 sotto la pioggia (sappiamo che si esalta in quel frangente).

Non so se questo voglia dire qualcosa, però in estate non sembra così devastante sulle grandi salite, pur rimanendo il favorito (almeno fino a 2 giorni fa).

A tal proposito è interessante anche la sequenza che lo ha portato al Lombardia l'anno scorso. 
Milano Torino meh, Tre Valli con la pioggia all'attacco, Lombardia con clima mite (mi pare) assolo sul Ganda e vittoria finale nonostante l'aggancio di Masnada col boost dell curve quadrate  Ghgh
 
Rispondi
Pogacar è ciò che sarebbe stato Gianni Bugno con la testa giusta.

Oppure il nuovo Louison Bobet.

In salita resta fortissimo, ma non è Pantani, anche se, prima di questa due giorni, si era arrivati a descriverlo quasi come un novello Pirata.

Il meglio di sé, al momento, lo dà su salite tra i 6 e i 10 chilometri e con la pioggia si esalta. In mancanza di queste condizioni, torna un po' nei ranghi.

A fondamentali è probabilmente il numero uno della storia. Come motore non sono neanche così sicuro che sia il migliore dell'epoca attuale.
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
Al Lombardia ha staccato tutti perchè stuzzicato dal Passo di (U)ganda.
 
Rispondi
(07-06-2022, 05:45 PM)Spalloni Ha scritto: Collinare mi sembra una definizione un po' esagerata, la salita su cui partì erano comunque 9 km al 9%.
In ogni caso a questo Tour non ci sono tantissime salite lunghe e over 2000, la tappa più critica potrebbe essere quella del Granon.

Splendidi affacci quelli delle terrazze del bosco verticale.
Si vedono molte più cose.
 
Rispondi


[+] A 2 utenti piace il post di Primo della Cignala
Anche Tadej ci ha messo del su però Asd 
In ogni caso questa debolezza sui colli over 2000 continuo a vederla come relativa. Senza il duo Jumbo dubito che gli altri gli avrebbero fatto più che il solletico in quella tappa. Se c'è un corridore che non era a questo Tour e che potrebbe approfittarne in futuro, penso che quello sia un Bernal che torna, come tutti speriamo, al suo meglio.
 
Rispondi
Bernal beve dall'idrante con Pogacar e Vingegaard.
 
Rispondi
Anche nel terreno in cui storicamente si è trovato meglio?
Poi su tante altri tipi di salite, quei due vanno più forte.
 
Rispondi
Alla Vuelta dell'anno scorso era a sei minuti da Roglic prima della tappa di Mos.

Non credo che possa realmente rappresentare un problema per i Vingegaard e i Pogacar visti in questo Tour. Magari una tappa con colli over 2000 può vincerla se gli lasciano fare il Miguel Angel Lopez.

La mia impressione è che non abbia proprio i mezzi atletici dei super top.
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
Tendenzialmente sono d'accordo. Anche perchè rispetto ai due è anche parecchio indietro a crono. Però limitandoci ai colli over 2000, è uno dei pochi che si può avvicinare, tanti altri li vedo lontani anche sul terreno più sfavorevole a Pogi. E ricordiamoci che a questo luglio è stato anche caldissimo. Se mettiamo lo sloveno in una tappa tipo quella del Giau lo scorso anno fa danni.
 
Rispondi
A me Bernal pare più vicino ai vari Carapaz Hindley Gaudu di quanto non sia a Pogacar Rioglic e Vingegaard
 
Rispondi


[+] A 1 utente piace il post di jwill
Rimarrei molto deluso se non facesse la Vuelta, comunque.
 
Rispondi
Sarebbe un percorso anche molto adatto ad un ardennista, occasione da cogliere al balzo, non è detto che ricapiti.
 
Rispondi
Secondo me la Vuelta la fa invece
 
Rispondi
(23-07-2022, 10:03 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Rimarrei molto deluso se non facesse la Vuelta, comunque.

Vero, anche perchè è uscito dal Tour per niente male e nemmeno troppo in calo. E' stato un Tour stressante ma ha il tempo per recuperare.

Poi è una Vuelta favorevole, con una squadra forte e senza pressioni esagerate (ok ne avrà sempre perchè si chiama Tadej Pogacar, ma avere un vice-capitano come Almeida gliene toglie un po'). Anche la concorrenza è forte, ma se si toglie dalle scatole i due Jumbo non c'è nessuno di imbattibile...
 
Rispondi
(09-07-2022, 08:09 PM)Morris Ha scritto: Fossi in Pogi mi palperei per bene i testicoli e metterei cornetti dappertutto, dopo le vergognose righe del fu giornale "Gazzetta dello Sport" e degli strilloni piovuti davanti ai microfoni RAI. Mamma mia che schifo.....

Quando gli strilloni si muovono senza sapere e conoscere…… vedi Gazza e Rai…

Quando sul ciclismo del passato non si fanno o non si possono fare studi, comparazioni e approfondimenti, innanzi tutto per ignoranza, indi per immodestia, presuntuosità se non vera e propria arroganza, certe cose succedono ….. Ed alla fine talune dichiarazioni, sanno divenire perfette gufate….

Il tutto alla luce di uno sport, che da quando è entrata in campo una lingua, è stato geneticamente modificato come nessuno, fino a trasformare le alterazioni un tempo create dalle pomate delle ancelle della Tracia, al sangue formato gelatina, dall’affettare la massa magra come gustoso prosciutto di Parma o San Daniele, ai bibitoni tanto chetonari quanto sorprendentemente ricostituenti. Uno sport che ha aggiunto dal 1999 anche strumenti tecnologici al servizio della prestazione (sovente con quelle esclusive che sono un altro distinguo di questa disciplina arata come un campo dopo il grano), in grado di rendere ancor più ridicoli i metri al posto dei chilometri e le rarefatte oasi nel deserto di quelli che sono i numeri d’impegno dei protagonisti.  Una vergogna che gente chiamata a divulgare dovrebbe sottolineare ed urlare, per raddrizzare quel che ancora si può, dopo il passaggio incendiario del business.

Abbastanza per rendere tra le più grandi idiozie della storia umana, quel titolo gazzettaro che evidenziava la tremarella del Cannibale al cospetto di Pogi. Ed il miglior modo di gufare ed offendere, la comunque grande consistenza ciclistica di Pogacar.
 
Rispondi


[+] A 5 utenti piace il post di Morris
Alla Vuelta può lottare solo per il quinto posto se partecipano anche Kuss, Vingegaard, Roglic e Van Aert
 
Rispondi


[+] A 2 utenti piace il post di Andy Schleck

Niente Pogi alla Vuelta. Bah, non condivido la scelta.
 
Rispondi


[+] A 2 utenti piace il post di cigolains
Speriamo di divertirci con le classiche italiane di fine stagione allora
 
Rispondi
Grossa delusione.

Anche perché l'aveva pure annunciata a inizio stagione.
 
Rispondi
Scelta che ci delude e che forse rende evidente quanto questo Tour sia stato per lui una delusione immensa, al punto da rendere necessario un reset, una nuova impostazione di programmi. 
Suppongo che la scelta Tour - Vuelta fosse quella di una prima accoppiata di GT, dopo aver vinto il Tour, anche per verificare recupero e mantenimento della competitività, magari in vista dell'accoppiata Giro - Tour nel 2023. Ovvero, se corressi il Giro sarei poi comunque abbastanza in forma per vincere il Tour (che resta ovviamente l'obiettivo principale)? 
Adesso lo scenario è completamente cambiato, Vingegaard è apparso fortissimo e pressoché inattaccabile, per batterlo al Tour 2023 deve cercare di essere il miglior Pogacar di sempre. Niente Vuelta, niente Giro 2023 e tanto lavoro da fare. Vinge non lo ha solo battuto, ha messo in discussione le sue certezze. 

Secondo la mia modestissima opinione sbaglia, la Vuelta era nei programmi, una eventuale vittoria non va disprezzata e sarebbe comunque una esperienza, un testarsi come fondo e recupero sui 2 GT consecutivi. 
 
Rispondi


[+] A 2 utenti piace il post di OldGibi
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)