Il Nuovo Ciclismo
Remco Evenepoel - Versione stampabile

+- Il Nuovo Ciclismo (https://www.ilnuovociclismo.com/forum)
+-- Forum: I Protagonisti (https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Forum-I-Protagonisti)
+--- Forum: I Corridori (https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Forum-I-Corridori)
+--- Discussione: Remco Evenepoel (/Thread-Remco-Evenepoel)

Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27


RE: Remco Evenepoel - samuxsafe - 09-04-2022

(09-04-2022, 07:08 PM)Edoardo Ha scritto:
(09-04-2022, 06:52 PM)samuxsafe Ha scritto: Il Tour of the Alps potrebbe essere la corsa di cui avrebbe bisogno, però è incompatibile con le Ardenne e quindi non la farà.

Puoi fare quello e la Liegi non facendo la Freccia ma la Quick Step neanche è invitata al TotA quindi non si pone il problema.

Ah neanche sapevo del non invito. TotA + Liegi è sì fattibile, ma non mi ha mai entusiasmato come combinata.


RE: Remco Evenepoel - Luciano Pagliarini - 09-04-2022

Potrebbero mandarlo al Romandia.


RE: Remco Evenepoel - Primo della Cignala - 09-04-2022

Scusate, scrivo qui, non vedo perché devo buttare il mio tempo. Meglio farli qui sti discorsi.

Personalmente, allo stato, non vedo né difficoltà in salita confinate ai soli cambi di ritmo, né difficoltà di natura psicologica confinate alla sola salita.


RE: Remco Evenepoel - Italbici - 09-04-2022

Escludiamo a priori la partecipazione al Giro? Io credo che potrebbe essere il palcoscenico giusto per sbloccarsi. Oggi non è crollato una volta staccatosi, ha poi tenuto il ritmo


RE: Remco Evenepoel - Luciano Pagliarini - 09-04-2022

(09-04-2022, 07:31 PM)Primo della Cignala Ha scritto: Scusate, scrivo qui, non vedo perché devo buttare il mio tempo. Meglio farli qui sti discorsi.

Personalmente, allo stato, non vedo né difficoltà in salita confinate ai soli cambi di ritmo, né difficoltà di natura psicologica confinate alla sola salita.

Ma infatti pure quando attacca si vede che non è il vecchio Remco.

Fa lo scatto e poi si gira subito dietro a guardarsi.

La cosa positiva di questo Paesi Baschi è che ci mostra, comunque, come le sue siano difficoltà temporanee che, col tempo, metterà da parte.

Mi pare una situazione simil MvdP 2016-2017-2018.


RE: Remco Evenepoel - Primo della Cignala - 09-04-2022

Ho elaborato una posizione.
È una roba abbastanza lunga, ovviamente personale, contestabile e potrebbe non piacere.
Serve serenità da parte vostra e un po di tempo da parte mia. Vediamo se più tardi riesco a buttarla giù.


RE: Remco Evenepoel - SeppVanMaffen - 09-04-2022

Le ipotesi sono molteplici e vanno da "deve imparare a correre col mal di gambe" a "sono le prime volte che corre in salita ad armi pari con gli avversari e non ha la minima idea di come fare" passando per "è completamente pazzo" fino ad arrivare a "semplicemente in salita va poco", le indicazioni sono quanto mai discordanti da un giorno con l'altro. A prescindere dalla natura del problema (che poi problema potrebbe non essere) credo che davvero la testa gli faccia degli scherzi mica male e dover sempre correre da solo nei momenti caldi della corsa non aiuta per nulla.


RE: Remco Evenepoel - Luciano Pagliarini - 09-04-2022

È vero che nel 2020 aveva sempre Almeida al fianco.

Se i numeri di Naichaca e Cycling Graph sono verosimili, oggi sono andati forte e lui è sulla strada giusta.

Da un lato sono contento di questi Baschi, poiché si vede la luce in fondo al tunnel. Dall'altro un po' mi girano, perché poteva vincere.


RE: Remco Evenepoel - Primo della Cignala - 09-04-2022

Premessa.
Non credo affatto che su Remco "ci siamo sbagliati".
Non credo affatto che Remco non sia un corridore di raro spessore atletico.
Non credo affatto che Remco sia destinato a una carriera da gregario e altre amenità.

Provo ad analizzare la questione cominciando col collocarla nello spazio e nel tempo.
In che momento della stagione ci troviamo e che corse sta facendo Remco?
Ci troviamo nella prima parte della stagione, Remco sta disputando delle brevi corse a tappe, per la maggior parte a lui inedite, e i suoi obiettivi sono estremamente vaghi o estremamente precisi a seconda del punto di vista. Deve fare praticamente bene in ogni corsa a cui partecipa, specie quelle che noi (attenzione: noi) individuiamo come importanti per lui, siano esse già disputate (Tirreno), vicine (Liegi) o lontane (Vuelta).

Cosa stiamo facendo con Remco dopo ogni corsa che disputa?
Lo valutiamo. E lo valutiamo in due modi, che mi pare di aver riscontrato. Lo valutiamo come un corridore che stiamo ancora scoprendo e lo valutiamo come un corridore che si sta riprendendo.

Da un lato, quindi, ammettiamo di non conoscere a fondo questo corridore, dall'altro invece ci poniamo come se lo avessimo conosciuto prima della nota caduta e lo stessimo riscoprendo a partire da un processo di recovery iniziato ormai undici mesi fa.

Di fatto noi stiamo utilizzando quella caduta al Lombardia come uno spartiacque, come un punto di osservazione da cui vediamo "un vecchio Remco" e "il Remco dopo la caduta".

Che Remco vediamo dopo la caduta?
Vediamo un cronoman fortissimo, anche su tracciati e distanze diverse.
Vediamo un passista capace di trenate clamorose e capace di vincere ben tre corse di un giorno con le clamorose azioni individuali a cui ci ha abituati.
Vediamo un ciclista molto a suo agio con le alte velocità di discese scorrevoli ma comunque confidente con declivi più tecnici, al netto d'una cautela ragionevolmente acquisita dopo il triste episodio.
E vediamo prestazioni diverse in salite, alcune buone, altre decisamente meno buone. In salita però, non lo abbiamo ancora visto primeggiare. Non ancora.
Le indicazioni sono oltremodo confuse. Percentuali dure sembra averle ben digerite, in certi contesti, e pagate in altri. Le prestazioni deficitarie su salite lunghe non sembra che siano state causate, sovente, dalla lunghezza. Sul Ganda e sul Carpegna, ad esempio, si è staccato subito. Sullo Zoncolan tirerei una riga, date le troppe particolarità di quel suo Giro. Oggi, sul Krabelin, ha tenuto molto bene e ha pagato in vetta.
Remco non è andato sempre male in salita e, quando gli è successo, ciò ha avuto sviluppi diversi.

Torniamo alla caduta al Lombardia. Possibile che quel punto di osservazione, che riteniamo essere lo sguardo più adeguato su Remco, non sia invece un punto di osservazione che ci offusca la vista?
E se quella caduta, lungi dall'aver chiuso lo sviluppo delle sue caratteristiche, abbia solo chiuso una fase in cui le stesse avevano trovato un equilibrio, una convergenza di fattori che avevano condotto alla massimizzazione?
Che Remco abbia qualità anche in salita è un dato confortato tanto dalla prestazione sul Picon Blanco, richiamata a più riprese, quanto da quella su Sormano, quanto da prestazioni avvenute dopo la caduta. Ma quante volte lo abbiamo visto primeggiare, prima della caduta, o elargire quelle prestazioni scioccanti che aveva invece mostrato su altri terreni?

Non recuperiamo il "ci siamo sbagliati" ma correggiamo il tiro. Nella valutazione delle caratteristiche di Remco, le prestazioni in salita del post lockdown (momento particolarissimo in cui si son viste prestazioni particolarissime, a volte curiose) ci hanno spinti a immaginare un seguito luminoso anche su quel versante.
Era un Remco tirato a lucido, più leggero dell'attuale, con una condizione spaziale, in estrema fiducia.
Elementi che garantiscono le migliori performance in salita, anche a chi non avrebbe giustappunto nella salita il proprio versante d'elezione.
E se Remco non fosse propriamente uno scalatore, ma un corridore che, dotato di un'immensa classe e di uno spessore atletico fuori dal comune, sarebbe capace anche di andar forte, molto forte, in salita?
Mi sto convincendo di questo. Ci sono gli scalatori, quelli che son principalmente bravi lì e un po' o molto meno bravi in tutto il resto.
E ci sono quelli che fanno benissimo tante altre cose ma son capaci di andar bene anche in salita. Non sempre, non con ogni forma, non con ogni condizione.
Comincio a pensare che Remco sia tra questi. E ora che ha un po di peso in più, ora che ha una condizione da prima parte di stagione, in crescita ma sempre da prima parte di stagione, ora che è sottoposto evidentemente a indicazioni da parte dei capi, che un po' ne comprimono l'estro e che, forse, gli ingenerano qualche insicurezza, il versante scalate sia quello che ne risente di più perché è quello su cui c'è meno naturalità e più esigenza di costruzione.
Una lettura di questo tipo non striderebbe con la considerazione che ho di Remco, ma solo con la sua assolutizzazione che, al momento, in gruppo, è solo di un corridore, Pogacar, l'unico che sembra realmente in grado di poter far tutto naturalmente.

Non sarebbe un passo indietro su Remco, mi rendo conto che il rischio percepito è questo. Non sarebbe un passo indietro ma solo un passo in avanti nel suo processo valutativo, che potrebbe portare a risvolti positivi perché si isolerebbe il punto in cui il belga non deve "sbloccarsi" ma lavorare, individualmente e coi suoi preparatori.
Un punto di partenza, non una conclusione che vuol meramente porre limiti (che in salita non sia capace, semplicemente, non è vero).
Una soluzione che quei limiti glieli mostri, perché possa spingersi oltre (cosa che sembra dare l'impressione di non fare, proprio in certe circostanze in cui la strada sale, a ben vedere). Uno spunto perché il suo entourage capisca che non può andar forte sempre e ovunque e che, forse, se punti il Lombardia (per dire) devi fare un percorso diverso da quello che prevede un'ulteriore massificazione su un fisico già tutt'altro che macilento.

Mi preme precisare che una prospettiva di questo tipo non sarebbe preclusiva di nulla, ovviamente neppure di corse di tre settimane, anche avuto riguardo a chi è diventato con successo uomo di tre settimane nell'ultimo decennio.


RE: Remco Evenepoel - Luciano Pagliarini - 10-04-2022

Se questo fosse il 2020 di Remco e venissimo dal 2019, questi Paesi Baschi sarebbero da considerarsi oltremodo positivi.

Pogi nel 2019 fece un Baschi quasi tale e quale, d'altronde, mentre Roglic lo fece, dal punto di vista delle prestazioni in salita, un filo peggiore nel 2017.

Io onestamente non vedo limiti tecnici e atletici, ci sono pochi pezzi del puzzle da mettere a posto.

Vedo un atleta che manca di conoscenza empirica di questo sport. Uno che vorrebbe fare le nozze coi fichi secchi, senza ancora, però, sapere come si fanno le nozze coi fichi secchi.

Vorrebbe correre come i grandi passisti scalatori, guadagnando a cronometro e correndo sulla difensiva, lasciando sfogare gli altri e andando di gestione, senza, però, sapere come e quando deve gestirsi e come e quando, invece, deve variare sullo spartito.

Uno coi mezzi di Remco, ma con maggiore conoscenza di sé stesso e di questo sport, oggi i Baschi li vinceva in un modo o nell'altro.

In salita crescerà, perché il margine su cui lavorare, dal punto di vista fisico, c'è. Poi queste dei Baschi erano, in assoluto, le salite per lui più antipatiche.

Ho rinnovata fiducia nei suoi confronti per quanto concerne la Vuelte, che quest'anno presenta quasi solamente salite lunghe e pedalabili.

Allo stato attuale delle cose parliamo di un atleta che ha dimostrato di poter battagliare alla pari coi Vingegaard e coi Dani Martinez, cioè dei serissimi candidati al podio del Tour, poiché quello che perde in salita, glielo riprende a crono. Un altro passo in salita e ci siamo.


RE: Remco Evenepoel - Spalloni - 10-04-2022

Penso che sia un'analisi estremamente condivisibile, Remco è innanzi tutto un passista e un grande fondista. Poi, vista anche la statura non esagerata, il suo motore fa si che possa andare molto forte quasi su qualsiasi percorso, come diceva Luca oggi, più vicino ad Anquetil che ad un Fignon o Merckx. Però questo non esclude totalmente che abbia anche dei momenti di black-out dovuti a fattori non fisici. Ad esempio oggi, mentre c'era anarchia in pianura, aveva perso la ruota di tutti gli altri e mi era sembrato in crisi, tanto che pensavo si fosse alimentato male, poi questi hanno rallentato e lui non solo li ha ripresi ma anche attaccati. Probabilmente, come dici, deve trovare un nuovo equilibrio, sia fisico che mentale, diverso da quello del 2020, poiché la caduta e il completamento dello sviluppo fisico hanno cambiato le carte in tavola. A priori, però, non escluderei che possa vincere qualsiasi corsa in futuro, perché ho la convinzione che le sue azioni da lontano, nel momento in cui ritrovasse la fiducia di cercarle con convinzione, hanno la capacità di trasformare in favore del belga anche percorsi che a priori non lo sono.


RE: Remco Evenepoel - Morris - 10-04-2022

(09-04-2022, 11:53 PM)Primo della Cignala Ha scritto: Non recuperiamo il "ci siamo sbagliati" ma correggiamo il tiro. Nella valutazione delle caratteristiche di Remco, le prestazioni in salita del post lockdown (momento particolarissimo in cui si son viste prestazioni particolarissime, a volte curiose) ci hanno spinti a immaginare un seguito luminoso anche su quel versante.
Era un Remco tirato a lucido, più leggero dell'attuale, con una condizione spaziale, in estrema fiducia.
Elementi che garantiscono le migliori performance in salita, anche a chi non avrebbe giustappunto nella salita il proprio versante d'elezione.
E se Remco non fosse propriamente uno scalatore, ma un corridore che, dotato di un'immensa classe e di uno spessore atletico fuori dal comune, sarebbe capace anche di andar forte, molto forte, in salita?
Mi sto convincendo di questo. Ci sono gli scalatori, quelli che son principalmente bravi lì e un po' o molto meno bravi in tutto il resto.
E ci sono quelli che fanno benissimo tante altre cose ma son capaci di andar bene anche in salita. Non sempre, non con ogni forma, non con ogni condizione.
Comincio a pensare che Remco sia tra questi.

Hai fatto un’analisi magistrale, da applausi.
Ho estrapolato quello spezzone perché credo stia qui il punto focale del segmento odierno di Remco.

Eddy Merckx mi disse più volte che in salita doveva soffrire e che aveva sempre bisogno di trovare un suo equilibrio. Disse pure che da giovane, quando ancora non si sentiva pressato dal nome e dall’intorno, seppe andare più forte del solito sulle ascese e mi citò più volte la scalata alle Tre Cime di Lavaredo nel 1968. A domanda su come s’allenava, rispose che s’è sempre preparato nello stesso modo e che aveva trovato il peso ideale presto, molto presto. E la concentrazione veniva se viveva secondo quella che sentiva naturalezza e che comprendeva persino qualche sigaretta e giochi come il braccio di ferro coi compagni in hotel fra una tappa e l’altra. L’unico problema, che faceva capolino spesso, era la schiena dopo l’incidente del 1969.

Una notte dopo una riunione al Messaggero (circa alla mezza), incontrai Pantani che usciva da una discoteca vicinissima alla sede di Forlì del giornale. Come mi vide, s’affrettò a venirmi incontro, per dirmi quella che è una grandissima verità…. che da fastidio solamente ai giornalisti, tanti, da quattro soldi. “Maurizio, lascia che ti spieghi. Anch’io fatico in salita, ed ho bisogno di tutte le mie energie nervose. Non posso perderne una bella parte, per sopprimere totalmente la mia gioventù. Non posso vivere da monaco come Casagrande, ho bisogno di conoscermi e non faccio niente di male, se una volta ogni tanto rientro all’una di notte”. Un giorno poi, nella bottega di Pino Roncucci suo diesse fra i dilettanti, a mia domanda sul cardiofrequenzimetro, mi rispose secco: “Non devo essere schiavo di quell’aggeggio. Un corridore deve conoscersi e le sensazioni del corpo parlano meglio di quell’affare”. Ed infatti non lo usava mai.

Charly Gaul, altro scalatore, di fronte alla mia domanda circa il suo supposto amore viscerale per il gelato, mi disse che solo i giornalisti sono capaci di far passare per notizia un fatto naturale della vita delle persone. Vi aggiunse dispregiativi inenarrabili e ribadì che il gelato gli piaceva, lo distendeva e lo avvicinava alla vita al di fuori della bicicletta. Quindi lo aiutava anche come ciclista, in salita e a cronometro, in discesa e in volata, e dire che gli faceva male erano solo boiate.

Questi sono tre esempi fra i tanti possibili di facce nascoste del talento. Roba che si conosce dagli anni ’50, grazie a quel grandissimo personaggio che si chiamava Giorgio Oberweger. Quel talento che non è di tutti, che tendenzialmente elegge i supremi, e che può rovinarsi se ci si sottopone alle dottrine e convinzioni di allenatori, preparatori, divulgatori siamesi al modus di catena di montaggio.
Ecco perché, dopo una vita nello sport, sono qui a ribadire che il talento va pettinato e non trasformato. Pettinato perché i capelli ci sono a iosa e non c’è bisogno di trapianto. Ed è stata una “cagata pazzesca” quella di aver “imposto allenamenti” che hanno prodotto un chilo e mezzo di muscoli su Remco. Lui non ne aveva bisogno, perché veniva dal calcio, che è uno sport enormemente più completo del ciclismo, oggi più di ieri, tra l’altro! Quei muscoli hanno modificato la macchina naturale in dotazione di Evenepoel. Morale: Remco ha perso smalto nell’esplosività, anche perché il quadro psicologico (causa caduta, scelte di programma sbagliate ecc.) è ben più complicato e testa e corpo, nello sport, camminano insieme in maniera assoluta. Lo sanno tutti, salvo gli zambottini che gravitano nel ciclismo. Per giunta Remco, è il corridore che ha più bisogno di correre e di essere tenuto al naturale, perché lo ha dimostrato nel vissuto sportivo e ciclistico e che, sul mezzo bicicletta, ha corso (fra juniores e prof) meno di tutti. Farlo allenare a mo’ dei grigi del Teide, con lunghe assenze dalle corse, è quanto di più imbecille e tragico (visto che il ciclismo sta perdendo un gioiello epocale) si possa fare al ragazzo.


RE: Remco Evenepoel - Primo della Cignala - 24-04-2022

Il modo in cui vince.


RE: Remco Evenepoel - SeppVanMaffen - 24-04-2022

"Stiamo parlando di un corridore, Remco, che se vince la Liegi-Bastogne-Liegi è il decimo più giovane di sempre a farlo, più giovane di Pogacar. Stiamo parlando di un corridore, Remco, che da inizio carriera è sempre stato primo, secondo, terzo, che sta facendo una stagione importante. Stiamo parlando di un corridore, Remco, che insieme a Pogacar è il miglior giovane in gruppo e gli altri stanno a 10 categorie di differenza, con tutte le cazzate che facciamo in corsa. Stiamo parlando di un corridore che ha già un palmares allucinante nonostante abbia subito un infortunio grave. Stiamo parlando di un corridore che sta facendo una carriera importante sotto tutti i punti di vista. Allora inizio a stufarmi, inizio a stufarmi di sentire delle stronzate durante l'anno da pseudo-intenditori di ciclismo [...] E che sentiamo sempre? Critiche, fischi, delusione alla minima difficoltà. Ma che modo è questo? Non si vuole il bene del ciclismo, questi sono pseudo-appassionati, frustrati, chi viene alle corse a fischiare invece di applaudire questo ragazzo per quello che sta facendo. Si può dare di più, sì, si può dare di più, anche Pogacar può dare di più, ma si può fare anche molto, molto meno eh. Prendiamo l'esempio di Hirschi l'anno scorso, o Alaphilippe che sono anni che viene incensato e fa due corse all'anno. Da Remco sembra tutto dovuto DOVUTO COSA? [...] E ringraziate il Signore che c'è Remco alle corse. Sotto tanti punti di vista. Mai una gratificazione, mai niente, tutto dovuto, tutto dovuto, tutto dovuto, TUTTO TUTTO. Questo è un corridore che non è mai stato amato dal primo giorno, dal primo giorno. C'è sempre un però: e vinci il giro del Belgio e però, e vinci San Sebastián e però,  gli Europei a cronometro e però, podio sfiorato ai Paesi Baschi e però, è sempre una critica continua [...] Al Giro 2021 han goduto, c'è gente che ha goduto a vederci staccare a Montalcino, così massacriamo tutti, e sì massacrate, bel lavoro complimenti [...] GUFI STATE A CASA [...] Detto questo, detto questo, ci dà ancora più forza nel tifarlo, ancora più avvelenamento. Perchè noi la vinciamo una Monumento, poi che NON SALGA NESSUNO SU QUEL CAZZO DI CARRO EH, VE LO DICO." 



Avevo messo nella LBL ma questo mi sembra il posto adatto


RE: Remco Evenepoel - winter - 24-04-2022

Ed è solo l inizio


RE: Remco Evenepoel - Luciano Pagliarini - 25-04-2022

Remco alla Freccia e alla Liegi con rapporti più agili rispetto al solito.


RE: Remco Evenepoel - Luciano Pagliarini - 25-04-2022

[Immagine: Screenshot-2022-04-25-at-03-50-21-Profil...1-post.png]

[Immagine: Screenshot-2022-04-25-at-03-53-56-Profil...1-post.png]

Wub Wub Wub


RE: Remco Evenepoel - Luciano Pagliarini - 25-04-2022




RE: Remco Evenepoel - jan80 - 25-04-2022

Ieri e' stata la piu' bella corsa vinta da Remco.........quello che ha fatto e' stato un numerone,se si pensa anche al vento contrario


RE: Remco Evenepoel - And-L - 25-04-2022

chi tra gli assenti (incluso Alan) avrebbe potuto tenere uno scatto del genere?