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Girobio
#61
Colpo grosso di Zakarin, vince tappa e maglia
Ancora un successo straniero, il quarto in cinque giorni, al GiroBio 2012. Sul traguardo di Gaiole in Chianti, paese de L'Eroica, si impone al termine di una fuga di oltre quaranta chilometri Ilnur Zakarin. Il corridore russo balza al comando della classifica generale, mentre Joseph Dombrwoski che questa mattina era partito da Perugia con la maglia bianco-rosa è rimasto attardato a causa di una foratura ed ha concluso la prova a 3'10". Nella volata a due alle spalle del vincitore Enrico Barbin della Trevigiani Dynamon Bottoli ha avuto la meglio su Pierre Paolo Penasa della Zalf Euromobil Fior. All'arrivo era presenta Alfredo Martini, presidente onorario della Fci.
CRONACA - La quinta tappa del GiroBio 2012 prende il via dal suggestivo scenario di Piazza 4 Novembre, ad abbassare la bandierina del via è l'assessore allo sport del Comune di Perugia Ilio Liberati. Il gruppo si presenta compatto all'inizio del primo tratto di strada bianca, dopo 120 chilometri al comando ci sono Enrico Barbin, Massimo Coledan e Jakub Novak della Trevigiani Dynamon Bottoli, Mario Sgrinzato della Petroli Firenze, Ruslan Tleubayev del Kazakhstan, Soler Abreu della MgKVis Norda Pacific, Pierre Paolo Penasa della Zalf Euromobil Fior, Ilnur Zakarin della Russia e Matteo Di Serafino della Vega Montappone. Il gruppo lascia poco spazio e viaggia ad appena 12" di ritardo. Dopo 136 chilometri allungano Zakarin, Penasa, Barbin e Di Serafino, alle loro spalle con un ritardo di 18" si porta Abreu, a 30" viaggiano Sgrinzato, Tleuvbayev, Coledan e Facchini, il gruppo con Dombrowski accusa un ritardo di 1'20". A quindici chilometri dall'arrivo una foratura appieda Dombrowski che perde contatto dal plotone. Nell'ultimo Gpm allunga Zakarin, alle sue spalle si portano Barbin e Penasa. Gli ultimo chilometri sono una cavalcata trionfale per il russo che giunge solitario al traguardo e conquista anche la maglia di leader.
MINI METRO - Trasferimento sui generis questa mattina per gli atleti del GiroBio che hanno raggiunto il ritrovo di partenza a bordo del Minimetrò di Perugia, un sistema di trasporto pubblico realizzato dall'architetto Jean Nouvel che trasporta ogni anno circa 3 milioni di passeggeri verso il centro di Perugia.

ORDINE D'ARRIVO
1. Ilnur Zakarin (Russia) che percorre 156 km in 3h56'55" alla media di 39,508 km/h
2. Enrico Barbin (Uc Trevigiani Dynamon Bottoli) a 16"
3. Pierre Paolo Penasa (Zalf Euromobil Fior) a 18"
4. Matteo Di Serafino (Vega Pref. Montappone) a 42"
5. Massimo Coledan (Uc Trevigiani Dynamon Bottoli) a 2'08"
6. Nicola Gaffurini (Delio Gallina Colosio) st
7. Gennady Tatarinov (Russia) st
8. Soler Abreu (MgKVis Norda Pacific) st
9. Ricardo Pichetta (Monviso Venezia)
10. Mario Sgrinzato (Petroli Firenze).

CLASSIFICA GENERALE
1. Ilnur Zakarin (Russia) che percorre 759,60 km in 19h15'11" alla media di 39, 446 km/h
2. Pierre Paolo Penasa (Zalf Euromobil Fior) a 43"
3. Matteo Di Serafino (Vega Pref. Montappone) a 2'12"
4. Davide Villella (Team Colpack) a 2'17"
5. Nicola Gaffurini (Delio Gallina Colosio) a 2'31"
6. Fabio Aru (Team Palazzago) a 2'41"
7. Joseph Dombrowski (USA) a 3'03"
8. Francesco Manuel Bongiorno (Hopplà- vega- Truck Italia) a 3'24"
9. Matteo Ciavatta (Monturano Civitanova Cascinare) a 3'47"
10. Soler Abreu (MGKvis Norda Pacific) a 4'03".

LE MAGLIE
Classifica Generale - Bianco Rosa Regione Toscana - Ilnur Zakarin (Russia)
Classifica a Punti - Rigoni di Asiago - Ilnur Zakarin (Russia)
Classifica Gpm - Tre Colli - Stanislau Bazhkou (Uc Palazzago)
Classifica Giovani - Costa dei Parchi - Pierre Paolo Penasa (Zalf Euromobil Fior)
Classifica Tv - Maglia Terre di Siena - SMP - Ruslan Tleubayev (Kazakhstan)

[Immagine: 135_523_5t_photo_scanferla_maglie.jpg]

comunicato stampa - girobio.com
 
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#62
Anch'io 'sto Zakarin non lo conosco proprio... Boh
 
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#63
Pare abbia una squalifica per doping alle spalle...dal 2009 per due anni Facepalm
 
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#64
A Perignano la spunta Barbin. Zakarin si conferma leader della corsa
Settimo successo stagionale per Enrico Barbin dell'Uc Trevigiani Dynamon Bottoli. Il bergamasco di Osio Sotto si è imposto nella sesta tappa del GiroBio – Giro d'Italia dilettanti, con partenza da Greve in Chianti ed arrivo a Perignano di Lari. Barbin ha preceduto, in una volata a sette, Marco Prodigioso della Monviso Venezia e Alfonso Fiorenza della Gragnano. Il russo Ilnur Zakarin, che ha terminato la prova nel gruppo a 20”, conserva la maglia di leader con 43” di vantaggio sull'altoatesino Pierre Paolo Penasa. Domani settima tappa, da Monticelli Terme a Lonato del Garda adatta ai velocisti.
CRONACA – Da Greve in Chianti a Perignano di Lari, la sesta tappa del GiroBio attraversa quasi interamente la regione Toscana.
Dopo 35 chilometri dalla partenza al comando escono in nove: Enrico Barbin e Jakub Novak della Trevigiani Dynamon Bottoli, Diego Rosa della Palazzago, Matteo Mammini della Colpack, Devid Tintori dell'Idea Shoes, Stefano Di Carlo dell'Aran, Mattia Pozzo della Viris Maserati, Alfonso Fiorenza della Gragnano e Pietro Tedesco della General Store.
Su di loro, al chilometro 48, rientra Marco Prodigioso della Monviso Venezia mentre perde contatto Di Carlo. I nove al comando affrontano insieme il tratto di strada bianca contigua al Teatro del Silenzio caro al tenore Andrea Bocelli. Al Gpm di Lajatico transita in prima posizione Rosa, mentre il gruppo accusa un ritardo di 1'45" dai nove al comando. Al primo passaggio sotto lo striscione di arrivo i fuggitivi hanno un vantaggio di 1'07". Nei chilometri finali perdono contatto Rosa e Tedesco. A tre chilometri dall'arrivo allunga Novak ma viene prontamente ripreso. Sotto lo striscione dell'ultimo chilometro ci prova Tintori che resiste fino ai 300 metri finali quando viene lanciata la volata che vede emergere un brillante Barbin.

ORDINE D'ARRIVO
1. Enrico Barbin (Uc Trevigiani Dynamon Bottoli) km. 163,800 in 3h53'16" media di 42,132 km/h
2. Marco Prodigioso (Monviso - Venezia)
3. Alfonso Fiorenza (Gragnano Sporting Club)
4. Mattia Pozzo (Viris Maserati)
5. Devid Tintori (Idea Shoes - Madras) a 2"
6. Jakub Novak (Uc Trevigiani Dynamon Bottoli) a 4"
7. Matteo Mammini (Team Colpack) a 5"
8. Eugenio Bani (Caparrini Le Village Vibert Italia) a 16"
9. Alberto Cecchin (Marchiol Emisfero Site) a 16"
10. Massimo Coledan (Uc Trevigiani Dynamon Bottoli) a 16"

CLASSIFICA GENERALE
1. Ilnur Zakarin (Russia) km. 923,400 in 23h08'47 media di 39,887 km/h
2. Pierre Paolo Penasa (Zalf Euromobil Fior) a 43"
3. Matteo Di Serafino (Vegs Pref. Montappone) a 2'12"
4. Davide Villella (Team Colpack) a 2'17"
5. Nicola Gaffurini (Delio Gallina Colosio Inox) a 2'31"
6. Fabio Aru (Team Palazzago) a 2'41"
7. Joseph Dombroski (Usa) a 3'03"
8. Francesco Manuel Bongiorno (Hopplà Vega) a 3'24"
9. Matteo Ciavatta (Monturano Civitanova Cascinare) a 3'47"
10. Soler Abreu (MGKvis Norda) a 3'59"

LE MAGLIE:
Classifica Generale - Bianco Rosa Regione Toscana: Ilnur Zakarin (Russia)
Classifica a Punti - Rigoni di Asiago: Ilnur Zakarin (Russia)
Classifica Gpm - Tre Colli: Stanislau Bazhkou (Uc Palazzago)
Classifica Giovani - Costa dei Parchi: Pierre Paolo Penasa (Zalf Euromobil Fior)
Classifica Tv - Maglia Terre di Siena: SMP - Ruslan Tleubayev (Kazakhstan)

[Immagine: 136_533_5t_photo_scanferla_arrivo.jpg]

comunicato stampa - girobio.com
 
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#65
In volate così Barbin è imbattibile, sarà il capitano ai Mondiali anche perchè gli altri passano tutti prima...poi ci sarebbe sempre la questione professionisti (Alafaci, Colbrelli, forse Felline visto che quest'anno non è in un team World Tour, sono del 90, non so quale sia il limite, se è l'89 allora ci sarebbe anche Battaglin)
 
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#66
Barbin è un mix tra Bartoli e Bettini,ovviamente con le dovute proporzioni e per quello che ho visto nelle sue vittorie nella categoria.E' da prendere e far crescere in maniera giusta,se fossi in qualche World Tour Team,lo firmerei subito.Solitamente la Trevigiani li passa alla Colnago,non vorrei si ripetesse un altro Modolo...
 
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#67
(15-06-2012, 08:55 AM)Gershwin Ha scritto: In volate così Barbin è imbattibile, sarà il capitano ai Mondiali anche perchè gli altri passano tutti prima...poi ci sarebbe sempre la questione professionisti (Alafaci, Colbrelli, forse Felline visto che quest'anno non è in un team World Tour, sono del 90, non so quale sia il limite, se è l'89 allora ci sarebbe anche Battaglin)

http://www.ilnuovociclismo.com/forum/sho...p?tid=2863 Rockeggio
(niente contro Barbin, ovviamente eh Asd )
 
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#68
Ah ecco, non lo sapevo...comunque si risolve il dubbio-Felline visto che non sapevo se dopo esser stato nella Geox poteva comunque essere convocato. Con Felline diventiamo i favoriti...tra l'altro va forte pure a cronometro.
Le altre nazioni non hanno professionisti del 1990 (in squadra non World Tour) così forti
 
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#69
Il Dombro ha stracciato tutti sul Gavia e si è ripreso la maglia....
 
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#70
Buona prova comunque di Aru, che ha dato 2'10'' al terzo di giornata. Non è lui che ha deluso, è l'americano che ha volato. La classifica non è chiusissima visto che è una gara dilettantistica, ma probabilmente finirà così...peccato per Aru, speriamo che questo giro l'abbia fatto crescere, altrimenti tanto valeva passare professionista fin da subito
 
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#71
Dombrowski domina il Gavia
Secondo arrivo in salita e seconda vittoria per l'americano Joseph Dombrowski che bissa il successo del Terminillo e riconquista la maglia bianco-rosa di leader della classifica generale. L'americano, classe 1991, è giunto solitario sul traguardo e ha preceduto Fabio Aru della Palazzago di 43" e Matteo Di Serafino della Vega Pref Montappone di 2'55". Ilnur Zakarin della Russia, che questa mattina guidava la classifica generale, ha chiuso ad oltre cinque minuti di ritardo. L'attacco decisivo si è registrato nei primi chilometri della salita verso il traguardo quando Dombrowski ha rotto gli indugi andando a riprendere, tutto solo, Donato De Ieso che era scattato sul Passo del Tonale. Rivoluzionata la classifica generale, primo Dombrowski, secondo Aru a 25", terzo Penasa.
CRONACA - La fuga che caratterizza l'ottava tappa del GiroBio vede protagonisti Jhonathan Salinas della MGKVis, Antonino Puccio dell'Hoppla' Wega Truck Italia, Diego Rosa della Palazzago, Nazar Jumabekov del Kazakhstan, Ricardo Pichetta della Monviso-Venezia, Patrick Facchini della Casati, Gianfranco Zilioli del Team Colpack. All'inizio della salita verso il passo del Tonale al comando rimangono Salinas, Rosa e Puccio mentre il gruppo insegue a 1'20". Nelle ultime rampe della salita dalla testa si stacca Puccio, mentre dal gruppo esce Donato De Ieso della Vejus che, al Gpm, si riporta su Rosa e Pichetta. Il gruppo al passaggio dal Tonale accusa un ritardo di 2'30". Nella discesa verso Ponte di Legno la situazione non cambie e Rosa, Pichetta e De Ieso si presentano insieme all'inizio dell'ascesa finale verso il Passo Gavia. Nelle prime rampe perdono contatto sia Rosa che Pichetta, De Ieso rimane solo al comando. Dal gruppo esce subito Joseph Dombrowski, mentre il leader Zakarin viene segnalato in difficoltà. L'americano Dombrowski raggiunge e stacca De Ieso a cinque chilometri dall'arrivo. Alle sue spalle insegue tutto solo Fabio Aru della Palazzago, più indietro un terzetto formato da Pierre Paolo Penasa della Zalf Euromobil Fior, Matteo Ciavatta della Monturano Civitanova Cascinare e Matteo Di Serafino della Vega Pref Montappone. Negli ultimi chilometri insiste nella sua azione Dombrowski che, solo dopo aver tagliato il traguardo, alza le mani in segno di vittoria.
DOMBROWSKI - Un raggiante Joseph Dombrowski non ha ancora finito di gioire per la vittoria di oggi che già si proietta alla tappa di Asiago "ovviamente c'è ancora un altro giorno di gara - racconta Joseph Dombrowski- domani dovremo proteggere questa maglia sperando che non succeda niente di eclatante ". Sulla tappa di oggi racconta "sulla salita finale temevo particolarmente Bongiorno e Aru, quando sono scattato ho pensato solo a raggiungere il traguardo andando a tutta ".

ORDINE D'ARRIVO
1. Joseph Dombrowski (Usa) km. 168,2 in 5h24'42" media 31,081 km/h
2. Fabio Aru (Team Palazzago) a 43"
3. Matteo di Serafino (Vega Pref. Montappone) a 2'55"
4. Matteo Ciavatta (Monturano Civitanova Cascinare)
5. Pierre Paolo Penasa (Zalf Euromobil Fior) a 3'20"
6. Edoardo Zardini (Team Colpack) a 3'24"
7. Donato De Ieso (Vejus Tmf Idnamic) a 3'39"
8. Davide Formolo (Petroli Firenze Cycling Team) a 5'22"
9. Lorenzo Di Remigio (Aran D'Angelo & Antenucci) a 5'40"
10. Nazar Jumabekov (Kazakhstan) a 5'47"

CLASSIFICA GENERALE
1. Joseph Dombrowski (Usa) km. 1238,70 in 31h54'01" media 38,824 km/h
2. Fabio Aru (Team Palazzago) a 25"
3. Pierre Paolo Penasa (Zalf Euromobil Fior) a 1'10"
4. Matteo Di Serafino (Vega Pref. Montappone) a 2'10"
5. Matteo Ciavatta (Monturano Civitanova Cascinare) a 3'49"
6. Edoardo Zardini (Team Colpack) a 5'12"
7. Donato De Ieso (Vejus Tmf Idnamic) a 5'23"
8. Davide Formolo (Petroli Firenze Cycling Team) a 7'03"
9. Ilnur Zakarin (Russia) a 7'07"
10. Lorenzo Di Remigio (Aran D'Angelo & Antenucci) a 8'54"

Le Maglie:
Classifica Generale - Bianco Rosa Regione Toscana: Joseph Dombrowski (Usa)
Classifica a Punti - Rigoni di Asiago: Ilnur Zakarin (Russia)
Classifica Gpm - Tre Colli: Diego Rosa (Uc Palazzago)
Classifica Giovani - Costa dei Parchi: Joseph Dombrowski (Usa)
Classifica Tv - Maglia Terre di Siena - SMP: Matteo Mammini (Italia)

comunicato stampa - girobio.com
 
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#72
Mamma mia, distacchi di altri tempi !!! :O
Ma non è un controsenso che nel Giro d'Italia dilettanti ci sia la classifica giovani ? Mmm
 
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#73
Peccato per De Ieso, ha sfiorato l'impresa Triste . Comunque un gran Giro d'Italia per un giovane senza gregari e senza aiuti... bravissimo!!!

Ps: vi regalo una chicca... il giovane De Ieso, da agosto, lo vedremo anche nelle gare professionistiche Occhiolino . Spero bene per lui :)
 
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#74
Gran finale ad Asiago con la volata vincente di Mattia Pozzo. Dombrowski è padrone del GiroBio 2012.
Joseph Dombrowski, americano classe 1991, vince il GiroBio - Giro d'Italia Dilettanti edizione 2012. Nel carosello finale di Asiago, che ha visto il successo allo sprint di Mattia Pozzo della Viris Maserati, il nazionale americano ha mantenuto la maglia conquistata ieri sul Passo Gavia. Al secondo posto della classifica generale ha concluso il sardo della Palazzago, Fabio Aru. Terzo Pierre Paolo Penasa della Zalf Euromobil Fior. "Ieri è stato un gran giorno per me - racconta Gambrowski - conquistare la maglia bianco-rosa sul Gavia è stata una grande emozione. Per me il GiroBio è una corsa bellissima, non manca niente: pianura, cronometro, grandi salite e strade bianche."
CRONACA - L'ultima tappa non ha deluso le attese ed è stato un carosello corso ad oltre 44 km/h di media. Vari tentativi di allungo, il più interessante ha visto protagonisti Enrico Barbin ed Eugert Zhupa della Trevigiani Dynamon Bottoli, Mike Teunissen dell'Olanda, Ruslan Tleubayev e Alexandr Shushemoin del Kazakhstan, Francesco Manuel Bongiorno dell'Hopplà Wega Truck Italia, Marco Prodigioso della Monviso Venezia e Mirko Tedeschi del Team Idea. A due giri dal termine, però, il gruppo annulla la fuga. Nei chilometri finali tentano l'allungo Thomas Pinaglia dell'Idea Shoes e Donato De Ieso della Vejus, ma anche la loro azione viene annullata dal recupero del gruppo. A sette chilometri dall'arrivo allunga Siarhei Papok dell'Hopplà Wega Truck Italia, su di lui si riporta Matteo Mammini del Team Colpack. Il gruppo reagisce e torna compatto a due chilometri dal termine. La volata vede il successo di Mattia Pozzo della Viris Maserati che precede Marco Benfatto del Team Idea e Antonino Puccio dell'Hopplà Wega Truck Italia.

DOMBROWSKI - Il padrone del GiroBio 2012 ha 21 anni e viene dalla contea di Marshall nella Virginia Occidentale. Tra le squadre di club corre con Bontrager Livestrong, formazione under23 promossa da Lance Armstrong e diretta da Axel Merckx. Sul futuro ci confida "adesso ho bisogno di un po' di riposo. Tornerò negli Stati Uniti e poi penserò alla seconda parte di stagione. L'obiettivo è quello di passare professionista"

ORDINE D'ARRIVO
1. Mattia Pozzo (Viris Maserati) che percorre 123 km in 2h47'10"
2. Marco Benfatto (Team Idea)
3. Antonino Puccio (Hopplà Wega Truck Italia)
4. Mirko Ulivieri (Idea Shoes)
5. Michele Viola (Farnese Vini)
6. Paolo Simion (Zalf Euromobil Fior)
7. Arman Kamyshev (Kazakistan)
8. Davide Gomirato (Petroli Firenze)
9. Eugenio Bani (Caparrini Le Village)
10. Daniele Cavasin (Generali Videa).

CLASSIFICA GENERALE
1. Joseph Dombrowski (Usa) che percorre 1361.70 km in 34h41'11" alla media di 39,251 km/h
2. Fabio Aru (Team Palazzago) a 25"
3. Pierre Paolo Penasa (Zalf Euromobil Fior) a 1'10"
4. Matteo Di Serafino (Vega Pref. Montappone) a 2'10"
5. Matteo Ciavatta (Monturano Civitanova Cascinare) a 3'49"
6. Edoardo Zardini (Team Colpack) a 5'12"
7. Donato De Ieso (Vejus Tmf Idnamic) a 5'23"
8. Davide Formolo (Petroli Firenze Cycling Team) a 7'03"
9. Ilnur Zakarin (Russia) a 7'07
10. Lorenzo Di Remigio (Aran D'Angelo & Antenucci) a 8'54".

LE MAGLIE
Classifica Generale - Bianco Rosa Regione Toscana - Joseph Dombrowski (Usa)
Classifica a Punti - Rigoni di Asiago - Ilnur Zakarin (Russia)
Classifica Gpm - Tre Colli - Diego Rosa (Team Palazzago)
Classifica Giovani - Costa dei Parchi - Joseph Dombrowski (Usa)
Classifica Tv - Maglia Terre di Siena - SMP - Ruslan Tleubayev (Kazakhstan)

comunicato stampa - girobio.com
 
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#75
Il Giro d'Italia Baby tornerà nel 2017
La notizia, all'indomani del confronto tra i ds tenutosi alla vigilia della sfida di Mercatale Valdarno, è clamorosa. Il Giro d'Italia Baby è pronto per tornare, non solo in calendario ma anche su strada, già dal 2017.

A metterlo in cantiere sarebbe una vera e propria cordata composta da diversi organizzatori di eventi ciclistici che ha trovato il proprio fulcro in terra vicentina. Sulla carta, nero su bianco, ci sarebbero già alcune frazioni disegnate tra Veneto e Friuli mentre altre sedi di tappa sarebbero già state individuate nelle regioni limitrofe fino a raggiungere la Toscana.

Tutto da scrivere il programma di gara, non per forza vincolato alle 10 giornate di corsa, che potrebbe trovare il via addirittura dall'estero per ribadire l'internazionalità di una prova che vuole tornare a rivaleggiare con il Tour de l'Avenir; il progetto, che avrà tutta l'estate per trovare pieno sviluppo, sembra possedere tutti i requisiti per andare lontano e aprire un nuovo ciclo per il panorama dilettantistico italiano.

Alla base regole chiare e trasparenti. Innanzitutto sponsor, collaboratori e partner saranno coinvolti per un triennio con particolare attenzione dedicata all'aspetto comunicativo e al coinvolgimento del pubblico. Non una corsa fine a sè stessa ma una vera e propria carovana itinerante per le regioni italiane con l'intento di valorizzare territori, tradizioni e culture che, anche in un momento economicamente così difficile, ha già trovato l'appoggio di numerose amministrazioni locali.

Nuovi, rispetto al passato, anche i criteri di selezione delle squadre e i disegni dei tracciati; al fine di valutare gli aspetti tecnici ed organizzativi, i coordinatori della nuova macchina organizzativa avrebbero addirittura già fissato per le prossime settimane un incontro con i vertici federali e con il presidente Renato Di Rocco. Il mondo dei dilettanti orfano di una gara a tappe completa, guarda avanti, torna a sperare e incrocia le dita: partirà da qui la rincorsa al nuovo Giro d'Italia dilettanti, in attesa che a giugno 2017 venga abbassata la prima bandiera a scacchi...

Andrea Fin per ciclismoweb.net
 
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#76
Nel 2017 tornerà il Giro d’Italia per dilettanti: sette tappe, tre regioni
Manca solo il nome ufficiale, ma la corsa è ormai realtà: nel 2017 si correrà il Giro d’Italia Under 25. Una notizia già nell’aria da giugno, quando il Consiglio Federale della Federazione Ciclistica Italiana aveva assegnato alla Nuova Ciclistica Placci 2013, che ne aveva fatto richiesta, l’organizzazione dell’edizione 2017 del Giro d’Italia per dilettanti. Un progetto che trovava conferma a inizio anno anche nelle parole di Marco Selleri, Presidente della Nuova Ciclistica Placci 2013, che al momento dell’annuncio dello stop all’organizzazione del Giro Pesca e Nettarina di Romagna Igp (corsa a tappe romagnola per Under 23) aveva annunciato un nuovo ambizioso progetto per il 2017.

È presto per ulteriori dettagli su date, percorso e partecipanti. Il nuovo Giro d’Italia dovrebbe svolgersi a partire dal 9 o dal 10 giugno, con sette tappe che potrebbero toccare tre regioni (Emilia Romagna, Marche, Abruzzo). La corsa potrebbe vedere al via 26 squadre, ciascuna delle quali composta da 6 atleti (cinque Under 23, nati cioè tra il 1995 e il 1998, mentre il sesto elemento potrebbe essere un Under 25).

Dietro il ritorno della manifestazione ci sono mesi di lavoro e di incontri, con il supporto della Federciclismo, in particolare con i ct Davide Cassani e Marino Amadori, che avevano ben chiara in mente la necessità di riportare una corse a tappe di livello internazionale come il Giro d’Italia nella categoria che rappresenta l’anticamera del ciclismo professionistico. Uno sforzo che ha portato anche nuovi sponsor, ma che sarebbe stato vano senza le sinergie e le relazioni già sviluppate da un organizzatore come Marco Selleri: «Questa nuova corsa è il risultato del lavoro portato avanti dopo lo stop del Nettarine – spiega Selleri a nome della mordanese Nuova Ciclistica Placci 2013 -. Le energie psicofisiche ed economiche sono state convogliate in questo nuovo importante progetto per la categoria. L’incarico organizzativo è stato assegnato alla Nuova Ciclistica Placci 2013 dalla Federazione Ciclistica Italiana e questo ci riempie d’orgoglio».

Il Giro d’Italia dilettanti è una corsa a tappe che nel corso delle sue 39 edizioni, a partire dal 1970, ha lanciato alcuni dei più grandi professionisti degli ultimi decenni: da Moser a Battaglin, da Baronchelli a Corti, da Konyshev a Belli, da Casagrande a Simoni, senza dimenticare Marco Pantani che in tre anni arrivò terzo, poi secondo e infine primo. Il Giro d’Italia baby non si disputò nel 1987 e nel 2005, tornò nel 2006 con la vittoria di Dario Cataldo e saltò di nuovo nel 2007 e 2008, prima del quadriennio 2009-2012 a denominazione GiroBio. L’ultima edizione vide la vittoria dello statunitense Joe Dombrowski, precedendo uno che, non a caso, si sta rivelando tra i principali giovani talenti italiani per le corse a tappe: Fabio Aru, già vincitore di una Vuelta tra i pro nel 2015.

(comunicato stampa)
 
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#77
Giro d'Italia Under 23: 7 le tappe, il disegno ufficiale
Inizia a delinearsi il percorso del 40° Giro d'Italia Under 23, che si svolgerà su 7 tappe a partire da venerdì 9 a giovedì 15 giugno 2017. La corsa verrà rilanciata 5 anni dopo l'ultima edizione datata 2012.

ORGANIZZAZIONE - La Federazione ciclistica italiana ha incaricato la Nuova Ciclistica Placci 2013 dell'organizzazione tecnica della corsa, portando a compimento il lavoro svolto dal CT della Nazionale Davide Cassani e da Marco Selleri, che sarà il direttore generale del Giro (Selleri, presidente della società organizzatrice, è stato patron del Giro delle Pesche Nettarine dal 2008 al 2015), a distanza di due anni dai primi colloqui intercorsi tra i due. La direzione di corsa sarà affidata a Raffaele Babini, Daniele Gulmanelli e Stefano Ronchi; ispettore di percorso sarà Giuliano Collina. Ma la carovana della corsa vedrà la presenza di circa 500 persone.

PERCORSO – Si partirà venerdì 9 giugno da Imola, dove è previsto anche l'arrivo di tappa dopo un giro del circuito dei Tre Monti (lo stesso in cui Vittorio Adorni si laureò campione del Mondo nel 1968). Seconda frazione per corridori veloci, con partenza e arrivo a Castellarano (Re), su un circuito di 30 km da ripetere 5 volte e con uno strappo nel finale all'abbazia di San Valentino che potrebbe però sgranare il gruppo. Nella terza tappa, da Forlì a Forlì, si affronteranno le salite delle Caibane, Casale, Trebbio, Cento Forche e Rocca delle Caminate prima del traguardo in piazza Saffi, mentre nella quarta tappa da Forlì a Gabicce Mare ci sarà spazio per i velocisti. La quinta frazione prevede due semitappe: la prima con partenza da Gabicce Mare e arrivo a Campocavallo, frazione di Osimo (An) dove in settembre si corre il trofeo Lamonica (gara nazionale Elite/Under 23); la seconda semitappa nel pomeriggio sarà una cronometro di 13,5 km tra Osimo Stazione e Osimo centro. La sesta frazione da Francavilla Mare a Casalincontrada porterà i corridori ad affrontare Passo Lanciano, mentre la settima e ultima tappa, giovedì 15 giugno, partirà anch'essa da Francavilla Mare, con il transito da L’Aquila per concludersi poi a Campo Imperatore (Cima «Pantani» del Giro).

Alla partenza e all'arrivo delle tappe saranno previste manifestazioni e kermesse per bambini e bambine, con contatti già in corso per coinvolgere i Giovanissimi (7-12 anni) delle società ciclistiche locali.

I TEAM AL VIA – Saranno in gara indicativamente 27 team (6 atleti per squadra). Oltre alle migliori 15 formazioni italiane, definite sulla base del ranking delle gare di inizio stagione 2017, e a una rappresentativa che comprenderà i più forti Under 23 italiani tesserati in società non invitate, ci saranno anche 11 squadre straniere (tra cui alcune delle migliori al mondo come Bmc, Team Wiggins e Astana) tra le oltre 30 che hanno già inoltrato la propria richiesta. I ragazzi in gara saranno tutti «Under 23», nati cioè tra il 1995 e il 1998.

LA PRESENTAZIONE – I dettagli sul percorso del 40° Giro d'Italia «Under 23» verranno presentati nel corso del mese di febbraio presso la sede nazionale del Coni a Roma. In quell'occasione verranno anche svelate le maglie di leader delle varie classifiche, oltre alla maglia rosa sponsorizzata Enel. La presentazione ufficiale delle squadre e degli atleti partecipanti avverrà invece giovedì 8 giugno, alla vigilia del via, in Piazza Gramsci a Imola, nel corso di una serata che vedrà anche l'intrattenimento del duo comico composto da Davide Dalfiume e Marco Dondarini, reduci dal gradimento riscontrato a «Eccezionale veramente» su La 7.

LA STORIA DEL GIRO – Nel corso delle sue 39 edizioni, a partire dal 1970, il Giro d'Italia «baby» ha lanciato alcuni dei più grandi professionisti degli ultimi decenni: da Moser a Battaglin, da Baronchelli a Corti, da Konyshev a Belli, da Casagrande a Simoni, senza dimenticare Marco Pantani che in tre anni arrivò 3°, poi 2° e infine 1°. La corsa non si disputò nel 1987 e nel 2005, tornò nel 2006 con la vittoria di Dario Cataldo e saltò di nuovo nel 2007 e 2008, prima del quadriennio 2009-2012 a denominazione «Girobio». L'ultima edizione vide la vittoria dello statunitense Dombrowski, precedendo l'italiano Fabio Aru, già vincitore di una Vuelta tra i pro nel 2015.

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#78
Le squadre partecipanti:

Prosegue la corsa verso il prossimo Giro d'Italia Under 23 che interessa, questa settimana, sia le squadre italiane sia le squadre straniere; se, infatti, per le formazioni tricolori ogni gara è buona per accumulare punti per la classifica di merito, per le le rappresentative che verranno da oltre i confini nazionali è arrivato il momento dell'ufficializzazione della lista delle 10 ammesse. Tra quelle che potranno schierarsi al via da Imola ci saranno tre nazionali (Colombia, Russia e Nuova Zelanda), due formazioni americane, una austriaca, una belga, una inglese, una olandese e una sudafricana.

Questa la classifica di qualificazione aggiornata al 13.03:
1. Delio Gallina Colosio 84 p.
2. Colpack 26
3. General Store bottoli Zardini 22
4. Zalf Euromobil Désirée Fior 12
5. Hopplà Petroli Firenze 10
6. Viris Maserati Sisal 6
7. Beltrami TSA Argon 18 5
8. Gs Gavardo Biesse 4
9. Gs Maltinti Lampadari 4
10. Mastromarco Fc Nibali 4
11. Cycling Team Friuli 2
12. Aran Cucine 1
13. Cipollini Iseo Serrature Rime 1

Questi i team stranieri ammessi al via del Giro d'Italia Under 23:
- TEAM FELBERMAYR SIMPLON WELS (AUSTRIA)
- LOTTO SOUDAL (BELGIO)
- TEAM WIGGINS (INGHILTERRA)
- CYCLING NEW ZEALAND (NAZIONALE NUOVA ZELANDA)
- DIMENSION DATA CONTINENTAL TEAM (SUDAFRICA)
- BMC DEVELOPMENT TEAM (USA)
- AXEON HAGENS BERMAN (USA)
- NAZIONALE COLOMBIANA (COLOMBIA)
- SEG RACING ACADEMY (OLANDA)
- NAZIONALE RUSSA (RUSSIA)

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Molto interessante direi!
 
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#79
Gli austriaci hanno Zoidl e Kvasina, spero che non glieli lascino portare.

Axeon e la nazionale colombiana i veri colpi, purtroppo invece è abbastanza grave l'assenza dell'Australia.
 
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#80
Sicuramente russi americani e colombiani da tenere d'occhio aspettando i nomi

E degli olandesi e francesi anche... boh sicuramente il livello della corsa non è paragonabile all'avenir ma magari meno italiani e più stranieri renderebbero l'evento di un livello maggiore
edit: ah no c'è la seg ma sarebbe meglio una selezione nazionale che possa portare i migliori piuttosto che i singoli di un team
 
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