13-05-2020, 03:17 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-05-2020, 03:29 PM da Luciano Pagliarini.)
Oggi, con i nostri racconti sui grandi del dilettantismo ai tempi del blocco sovietico, andiamo in Germania dell'Est per parlare di colui che detiene il record di successi nel Giro della DDR (4): Bernd Drogan.
Nato il 26 ottobre 1955 a Döbern, nel Brandeburgo, Bernd era un corridore totale.
I risultati ottenuti da juniores danno l'idea della sua polivalenza. Nel 1972 vince il titolo nazionale di categoria su strada, nell'inseguimento individuale e nella cronosquadre. L'anno seguente ripete quei successi e diventa campione della DDR anche nel cross e nel criterium.
Cresciuto nel SC Cottbus, i primi anni tra i grandi li passa all'ombra del coetaneo e compagno di squadra Hans-Joachim Hartnick. Inizia a fiorire nel 1976, quando conquista, in solitaria, l'ottava e ultima tappa del Giro della DDR con annessa la maglia verde di miglior grimpeur.
Sarà nel 1977, però, che Drogan esploderà definitivamente. Coglie dieci successi tra cui il titolo nazionale della montagna, il Tour du Vaucluse, il Giro di Boemia, nel quale conquista anche una tappa, e due frazioni al Giro di Slovacchia.
Alla Corsa della Pace si impone nella sua Cottbus, ma il risultato più eclatante arriva nel Giro della DDR. Non vince alcuna tappa, ma mostra una continuità di rendimento eccellente e trionfa nella classifica generale con 1'41" su Joachim Vogel e ben più di 3' su tutti gli altri.
Nel 1978 fa ancora meglio. Vince sia il titolo nazionale della montagna che quello a cronometro. Al Circuit de la Sarthe si impone nella quarta tappa, una prova contro il tempo, e conquista la classifica generale davanti a Yvon Bertin e Mariano Martinez.
Al Giro della DDR, inoltre, è ancora più dominante. Conquista in solitaria la prima e la terza tappa. In ambedue solo il secondo e il terzo subiscono un passivo inferiore ai 50". In classifica generale trionfa con 2'05" su Peter Richter.
L'anno seguente arriva il primo titolo mondiale, nella cento chilometri, ottenuto insieme al già citato Hartnick e a Falk Boden e Andreas Petermann. Nella prova in linea, invece, si deve accontentare del bronzo, battuto dall'azzurro Gianni Giacomini e dal polacco Jan Jankiewicz.
In quella stagione, oltretutto, conquista il Giro di Romania e ben tre tappe alla Corsa della Pace, due cronometro e la frazione conclusiva di Berlino. Al Giro della DDR serve il tris e risulta dominante come poche altre volte in carriera.
Nella cronometro del quinto dì, 38 chilometri da Obstfelderschmiede ad Arnstadt, rifila distacchi enormi. Hartnick secondo arriva a 1'46", Olaf Jentzsch è terzo a 1'57", mentre corridori del calibro di Falk Boden e Olaf Ludwig subiscono passivi ben superiori ai 2'.
In classifica generale Bernd trionfa con 3'35" su Hartnick. Il terzo, Martin Goetze, arriva a 10'12". Il decimo, Olaf Jentzsch, chiude a 15'34". Quelli che rifila Drogan agli altri sono distacchi senza senso se consideriamo che parliamo di una gara di appena sette tappe.
Il biennio '80-'81 sarà molto meno soddisfacente per Bernd nelle corse a tappe, complice anche qualche caduta di troppo. Non conquista nessuna classifica generale e al Giro della DDR del 1980 si deve accontentare di vincere l'ultima frazione e la classifica dei GPM.
In compenso, si leva diverse soddisfazioni nelle gare a cronometro. Nel 1980 coglie l'argento a Mosca nella cronosquadre olimpica. Nel 1981, invece, vince il titolo nazionale della crono individuale e la maglia iridata nella cento chilometri.
Nel 1982, tuttavia, Drogan torna a regnare sul ciclismo dilettantistico. Al Giro della DDR vince il prologo e la prima tappa. Dopodiché, sulle rampe Großer Inselsberg dà il colpo di grazia ai rivali. Infligge distacchi abissali, va a riprendere il fuggitivo Thomas Barth, e archivia la pratica.
Vince con 5'26" su Barth, 6'55" sul ceco Jiri Skoda, 9'15" su Hartnick e ben più di 11' su tutti gli altri. Un mese e mezzo più tardi, in quel di Goodwood, Drogan conquista il titolo iridato dei dilettanti dopo ben 45 chilometri di fuga solitaria.
E' la ciliegina sulla torta di una stagione stupenda che lo vede giungere sul gradino più alto del podio in ben undici occasioni. Dal 1983, per Bernd, però, inizia un lento declino. Non sarà più il corridore ammirato fino alla stagione precedente.
Ha solo 28 anni, ma come tanti altri dilettanti del blocco orientale si è logorato anzitempo. Le tantissime gare a cui partecipavano questi corridori li portavano a finire la benzina nel serbatoio già in giovanissima età.
Ad ogni modo, Drogan sarà ancora capace di vincere tappe al Giro della DDR, al Giro delle Regioni e al Tour de l'Avenir. Conquista anche l'edizione 1983 del Giro di Slovacchia e l'oro nella cento chilometri ai Giochi dell'Amicizia del 1984.
Bernd Drogan appende la bici al chiodo nel 1986. Lavorerà poi come tecnico nel SC Cottbus e, successivamente, fino al 2018, presso l'associazione ciclistica del Brandeburgo.
Nato il 26 ottobre 1955 a Döbern, nel Brandeburgo, Bernd era un corridore totale.
I risultati ottenuti da juniores danno l'idea della sua polivalenza. Nel 1972 vince il titolo nazionale di categoria su strada, nell'inseguimento individuale e nella cronosquadre. L'anno seguente ripete quei successi e diventa campione della DDR anche nel cross e nel criterium.
Cresciuto nel SC Cottbus, i primi anni tra i grandi li passa all'ombra del coetaneo e compagno di squadra Hans-Joachim Hartnick. Inizia a fiorire nel 1976, quando conquista, in solitaria, l'ottava e ultima tappa del Giro della DDR con annessa la maglia verde di miglior grimpeur.
Sarà nel 1977, però, che Drogan esploderà definitivamente. Coglie dieci successi tra cui il titolo nazionale della montagna, il Tour du Vaucluse, il Giro di Boemia, nel quale conquista anche una tappa, e due frazioni al Giro di Slovacchia.
Alla Corsa della Pace si impone nella sua Cottbus, ma il risultato più eclatante arriva nel Giro della DDR. Non vince alcuna tappa, ma mostra una continuità di rendimento eccellente e trionfa nella classifica generale con 1'41" su Joachim Vogel e ben più di 3' su tutti gli altri.
Nel 1978 fa ancora meglio. Vince sia il titolo nazionale della montagna che quello a cronometro. Al Circuit de la Sarthe si impone nella quarta tappa, una prova contro il tempo, e conquista la classifica generale davanti a Yvon Bertin e Mariano Martinez.
Al Giro della DDR, inoltre, è ancora più dominante. Conquista in solitaria la prima e la terza tappa. In ambedue solo il secondo e il terzo subiscono un passivo inferiore ai 50". In classifica generale trionfa con 2'05" su Peter Richter.
L'anno seguente arriva il primo titolo mondiale, nella cento chilometri, ottenuto insieme al già citato Hartnick e a Falk Boden e Andreas Petermann. Nella prova in linea, invece, si deve accontentare del bronzo, battuto dall'azzurro Gianni Giacomini e dal polacco Jan Jankiewicz.
In quella stagione, oltretutto, conquista il Giro di Romania e ben tre tappe alla Corsa della Pace, due cronometro e la frazione conclusiva di Berlino. Al Giro della DDR serve il tris e risulta dominante come poche altre volte in carriera.
Nella cronometro del quinto dì, 38 chilometri da Obstfelderschmiede ad Arnstadt, rifila distacchi enormi. Hartnick secondo arriva a 1'46", Olaf Jentzsch è terzo a 1'57", mentre corridori del calibro di Falk Boden e Olaf Ludwig subiscono passivi ben superiori ai 2'.
In classifica generale Bernd trionfa con 3'35" su Hartnick. Il terzo, Martin Goetze, arriva a 10'12". Il decimo, Olaf Jentzsch, chiude a 15'34". Quelli che rifila Drogan agli altri sono distacchi senza senso se consideriamo che parliamo di una gara di appena sette tappe.
Il biennio '80-'81 sarà molto meno soddisfacente per Bernd nelle corse a tappe, complice anche qualche caduta di troppo. Non conquista nessuna classifica generale e al Giro della DDR del 1980 si deve accontentare di vincere l'ultima frazione e la classifica dei GPM.
In compenso, si leva diverse soddisfazioni nelle gare a cronometro. Nel 1980 coglie l'argento a Mosca nella cronosquadre olimpica. Nel 1981, invece, vince il titolo nazionale della crono individuale e la maglia iridata nella cento chilometri.
Nel 1982, tuttavia, Drogan torna a regnare sul ciclismo dilettantistico. Al Giro della DDR vince il prologo e la prima tappa. Dopodiché, sulle rampe Großer Inselsberg dà il colpo di grazia ai rivali. Infligge distacchi abissali, va a riprendere il fuggitivo Thomas Barth, e archivia la pratica.
Vince con 5'26" su Barth, 6'55" sul ceco Jiri Skoda, 9'15" su Hartnick e ben più di 11' su tutti gli altri. Un mese e mezzo più tardi, in quel di Goodwood, Drogan conquista il titolo iridato dei dilettanti dopo ben 45 chilometri di fuga solitaria.
E' la ciliegina sulla torta di una stagione stupenda che lo vede giungere sul gradino più alto del podio in ben undici occasioni. Dal 1983, per Bernd, però, inizia un lento declino. Non sarà più il corridore ammirato fino alla stagione precedente.
Ha solo 28 anni, ma come tanti altri dilettanti del blocco orientale si è logorato anzitempo. Le tantissime gare a cui partecipavano questi corridori li portavano a finire la benzina nel serbatoio già in giovanissima età.
Ad ogni modo, Drogan sarà ancora capace di vincere tappe al Giro della DDR, al Giro delle Regioni e al Tour de l'Avenir. Conquista anche l'edizione 1983 del Giro di Slovacchia e l'oro nella cento chilometri ai Giochi dell'Amicizia del 1984.
Bernd Drogan appende la bici al chiodo nel 1986. Lavorerà poi come tecnico nel SC Cottbus e, successivamente, fino al 2018, presso l'associazione ciclistica del Brandeburgo.