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71esimo Festival di San Remo, anno 2 d.C(ovid)
Proprio quello  Compli Quoto Alé!
 
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Mi piaceva di più quando allenava il Treviso
 
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Per completezza di informazione, la tabella della finalissima a 3


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Meglio Sally di De Andrè però
 
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Eh, però Sally di Vasco cantata ad un concerto posso confermare che è tanta roba.

Ci sono tanti cantanti che mi piacciono di più ma un concerto di Vasco Rossi è un'esperienza coinvolgente.

E ora mandatemi pure gli anatemi ma non me ne vergogno.
 
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Bollicine bella canzone
 
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Il principale problema di Vasco sono quei fan che gridano al capolavoro per qualunque canzone faccia quando in realtà le canzoni accettabili/buone negli ultimi dieci anni si contano letteralmente sulle dita di una mano (I soliti, Vivere o niente, Sono innocente ma) e il resto è paccottiglia vera.
 
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(07-03-2021, 09:37 PM)Paruzzo Ha scritto: Eh, però Sally di Vasco cantata ad un concerto posso confermare che è tanta roba.

Ci sono tanti cantanti che mi piacciono di più ma un concerto di Vasco Rossi è un'esperienza coinvolgente.

E ora mandatemi pure gli anatemi ma non me ne vergogno.

Io sto di certo su altre parrocchie rispetto a te in quanto a musica, però per quanto un 90% di canzoni di Vasco non mi piacciono, poi c'è quel 10% che mi piace, quindi immagino che almeno una canzone di Vasco che piaccia ce l'abbiamo più o meno tutti. 
Per fare un esempio, "colpa d' Alfredo" è una canzone che mi fa anche ridere oltre a piacermi, è una storia talmente stramba che mi immedesimo nella rappresentazione della rabbia che Vasco riesce a dare
 
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Vasco Cool
 
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Io preferisco Il Pagante.
 
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Parte seconda

Ermal Meta. Possiamo vederlo come lo sconfitto di questa edizione? Sì e no. Questo perché ha portato una canzone nel suo stile, forse meno bella delle altre due portate a Sanremo, ma nonostante tutto è primo indiscusso della generale fin dalle prime battute e la stampa lo ha comunque messo al quinto posto di serata. Tuttavia stavolta il televoto ha mostrato altre preferenze e l'eterogeneità dei suoi rivali in finale non gli ha permesso di accaparrarsi i voti delle altre due giurie, quindi si è "accontentato" del podio (3 su 3) e del premio Bigazzi, nonchè della vittoria nella serata cover. Ecco, proprio la serata cover mi fa storcere il naso, la sua mossa è sembrata un po' ruffiana a tutti, ma questo è un po' il suo modo di fare (che sia costruito o meno rimane un opinione personale, per me non lo è) e la sua prestazione non era indiscutibilmente la migliore. Si conferma comunque un big in Italia e nel Festival.

Extraliscio e Toffolo. Non li conoscevo, mea culpa, ma nell'arco di tutte le serate prendono il premio di MVP che conferisco io ( Rockeggio ). Canzone interessante e particolare, loro sprizzavano allegria da tutti i pori ed era contagiosa, infatti è stata ricevuta sia dalla giuria demoscopica che dall'orchestra, il dodicesimo posto finale ne è la conferma. Magnifici nella cover, li avrei voluti vedere vincitori della serata (ma è una frase che potrei scrivere per altri 2-3 artisti) perché sono riusciti a trasformare in una festa un'esibizione davanti ad un palco vuoto con una canzone sicuramente nota, ma non un pezzo da 90.

Fasma. Non condivido la sua posizione finale, ero sicuramente d'accordo più con la giuria demoscopica piuttosto che con tutti gli altri. Certamente non è un pezzo dai grandi contenuti, non è neanche un pezzo che spicca per arrangiamento o per vocalità del cantante, però è un pezzo che coinvolge, uno di quelli che rimane in testa nella sua semplicità, aveva sicuramente la potenzialità per essere un outsider. Abbastanza nella media con la cover, ma non mi è dispiaciuto. Credo e spero che potrà rifarsi nel post festival. 
Piccola parentesi, non mi piace l'utilizzo di effetti per distorcere la voce a Sanremo, ma se sono permessi non si deve penalizzare chi li usa e credo che possa averne risentito almeno nel voto della stampa.

Fedez e Michielin. Si potrebbe discutere tantissimo del come sono arrivati a podio, ma poi sarebbe anche d'obbligo chiedersi perché fossero diciassettesimi nonostante Fedez si fosse scongelato dopo l'impatto con l'Ariston (vuoto...). Di certo non meritavano il trattamento ricevuto oggi, non sono loro due che hanno chiesto dei voti che hanno mandato in crisi il metodo usato per il punteggio. Come dicevo, quando si è svegliato Fedez la canzone ha mostrato i suoi punti forti e devo dire che anche la Michielin è andata molto meglio nella serata finale. Per me nonostante tutte le difficoltà avrebbero comunque meritato un posto nei primi 6-8. Serata cover venuta male, apprezzo l'inventiva e l'effetto che hanno generato, però avessero cantato bene almeno una delle canzoni del medley. Loro avranno tanto successo in radio, potrebbero arrivare fino all'estate, certo, il confronto con "Magnifico" è abbastanza impari e le aspettative erano per qualcosa di quel livello. 

Francesco Renga. Non all'altezza delle aspettative di chi ha dato per buone le sue canzoni negli ultimi anni, io mi fermo ad "Angelo" del 2005, da lì in poi non mi ha mai convinto. Una volta faceva dell'intonazione il pezzo forte, stavolta è mancata. Anonima la cover, la sua ospite ha convinto più di lui, però buona idea portare la fresca vincitrice del talent più seguito. Forse ci troviamo di fronte al più grande sconfitto di questo Festival?

Fulminacci. Prima esperienza per lui sul palco, non male il primo impatto col festival ma mi è sembrata una canzone debole nel ritornello, il resto non era affatto male. Grande scelta degli ospiti per la cover, Roy Paci è un gran professionista, Lundini è stato incastrato alla grande nel pezzo, lui si è difeso bene nel cantare Jovanotti, è un altro che avrebbe potuto meritate più considerazione nella serata delle cover. Il sedicesimo posto finale lo vedo come una vittoria per lui, potrebbe valere la pena seguirne lo sviluppo.


Spazio all'intrattenimento.

Achille Lauro. Non sono d'accordo con l'idea di averlo tutte le sere perché con le sue esibizioni, coi suoi quadri, lanciava delle tematiche che meritano di essere discusse, solo che se poi il giorno dopo ti lanci su un altro argomento capisci che allora la riflessione serve a poco. Promosso sui costumi, promosso sullo spettacolo, anche sul suo vestiario, però per favore, basta con la storia che lui è "troppo avanti" che le sue esibizioni devono far arrabbiare i boomer e i "cattoconservatori" o come si chiamano. Se questa gente che lo pubblicizza così, e il discorso vale anche per chi lo critica nella maniera sbagliata, non sa che nel mondo esiste una rete così varia nel web, lo stesso web che usano per lavoro o per divertimento ma che non conoscono minimamente, che questi argomenti li ha già affrontati e li ha già sdoganati, forse dovrebbe pensare ad informarsi meglio.
Punto in più, credo che ad Achille queste cose interessino marginalmente, lui vive tranquillamente per come la pensa e usa ciò per fare spettacolo che è quello in cui è bravo, potrebbe piacermi vedere un programma gestito da lui, però farlo spuntare a caso sul palco non mi sembra un granché.
Infine, tra tutte le sue trovate ha fatto degli omaggi inconsapevoli(?) ai cavalieri dello zodiaco. La prima sera sembrava Andromeda coi capelli blu, il sangue dagli occhi ricordava la cecità del Dragone e nella finale con la rosa rossa che lo infilzava era praticamente Andromeda nella lotta con Fish
 
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(07-03-2021, 11:54 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Io preferisco Il Pagante.

Te lo saprò dire il giorno in cui vedrò un live de Il Pagante a San Siro.

Ostriche e champagne, viene giù una valanga...
 
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Parte terza

Gaia. Con la sua voce suadente basta poco per fare una canzone, ma non sembra esserci nemmeno quel poco in "Cuore amaro", testo banale e il resto non è di certo migliore, forse più adatta ad un tormentone estivo che a Sanremo. Giusta la sua posizione finale, brava nella cover ma non memorabile. Può fare molto meglio.

Ghemon. La sua bravura nell'interpretare e nello stare sul palco non lo salva dalla sua canzone che non è stata apprezzata da nessuna giuria. Simpatico il medley con i Neri per caso e non fa che aumentare il rammarico per la scelta della canzone da presentare in gara. In passato è stato apprezzato e di sicuro lo sarà in futuro, quindi si prende un bel "rimandato alla prossima edizione".

Gio Evan. A me rimangono in mente le sue scelte azzeccate, se l'obiettivo è essere ricordato, sul vestiario (i pantaloni corti sono una scelta coraggiosa) e sugli ospiti per la serata cover, soprattutto il tipo che aveva un sorriso eccessivo stampato in faccia. Della canzone non ricordo tanto, solo che a un certo punto sembra una papera, la devo assolutamente risentire senza prestare attenzione a quel punto per poterlo valutare, ma dubito che avrebbe meritato una posizione migliore.

Irama. Impossibile dare una valutazione reale, la canzone non mi è dispiaciuta ma una volta si squalificavano gli artisti che non potevano esibirsi, per carità è il periodo del Covid e si può prendere in tanti modi, ma anche il mal di gola a febbraio facendo dentro e fuori da luoghi riscaldati non mi sembra un'eventualità poco probabile. Chiusa la polemica, l'ho adorato nella serata cover. La sua versione di Cyrano di Guccini è ben eseguita pur rimanendo nel suo seminato e questo pone dei dubbi legittimi sul fatto che Irama possa essere più del ragazzo che fa successo tutte le estati. Anche lui è uno di quelli che avrebbe meritato la vittoria giovedì. Ho avuto problemi col look per via del mio essere restio ad usare gli occhiali per la tv, fatto sta che l'ho scambiato una volta con Madame e una con Red Canzian che neanche c'era...

La rappresentante di lista. Un'altra bellissima sorpresa di questo Sanremo. Questo duo è riuscito a non sfigurare ogni volta che è salito sul palco, la canzone è decisamente orecchiabile e ben eseguita e, incredibilmente, la cover "Splendido splendente" sembrava più bella prima dell'ingresso di Donatella Rettore, questo perché erano riusciti a interpretarla bene. Hanno chiuso undicesimi, davanti a gente più quotata e di sicuro hanno guadagnato un bel numero di fan. Primi anche nella nota vicenda dei fiori (che devo dire aver senso) con la ragazza che li cede al collega, benché la narrativa di alcuni giornalisti dia questo merito ad altri (non ricordo chi) che invece lo hanno fatto solo dopo.

Lo stato sociale. Canzone dal successo assicurato nei prossimi giorni, bel ritmo, molto coinvolgente, però ci si ferma lì, senza le varie performance non canore sul palco forse sarebbero stati meno considerati. Il problema di un gruppo come il loro è che una volta che non sono più una novità sui grandi palcoscenici vengono presto abbandonati da critica e pubblico. Così si passa dal secondo posto di qualche anno fa al tredicesimo di quest'anno, senza che tra le due canzoni vi sia tutta questa differenza. Buona la scelta di cambiare la chiosa finale di serata in serata, bella anche l'idea di portare una protesta senza tante pretese che sta molto a cuore per chi è nell'ambiente dello spettacolo.

Madame. Crescita esponenziale dalla prima all'ultima serata, ha 18 anni è assolutamente comprensibile per una persona che canta così essere bloccata dall'emozione. Porta una canzone che rimane in testa se non altro perché i cambi di ritmo aiutano e nella serata delle cover si guadagna gli apprezzamenti di tanta gente che non si è mai limitata a giudicare "Prisencolinensinainciusol" come qualcosa di puramente goliardico. Ha mostrato tanto coraggio e, se non è stata premiata dall'orchestra, ci hanno pensato la stampa e il televoto a farla salire e di tanto (ottava alla fine). Poi beh, quell'entrata vestita di sposa, così a caso, la apprezzo. 
Però, diamine, non posso sentire il modo in cui storpia la parola "Vicino" nella canzone con cui passava in radio prima di Sanremo


Spazio intrattenimento.

Amadeus e Fiorello. Hanno diviso i giudizi e continueranno a farlo, su Fiorello avevo già scritto il perché dopo la prima serata e benché sia salito di colpi alla grande confermo le mie parole. Si sono ritrovati a gestire un palco vuoto, il che forse aiuta un mestierante come Amadeus, e lo hanno saputo fare, soprattutto Fiorello che è solito scherzare col pubblico ha dovuto ricorrere ad altro e lo ha fatto bene. Ci porteremmo impresso come una marchiatura l'imbarazzante sketch sulle dita dei piedi  Facepalm ma il comico ha saputo sempre giocare di rimessa sulle critiche che gli venivano mosse e ha avuto ragione. Amadeus è stato una grande spalla, si può non essere d'accordo perché sembrava il buon Fabio di Striscia la Notizia, però ha fatto delle piccole cose che sono rimaste (tipo il balletto durante l'esibizione di Laura Pausini) e non si pensava che le potesse fare. In più una scena come il loro duetto travestiti da Sabrina Salerno e Jo Squillo è un qualcosa che in questo periodo potrebbe mandarli al massacro, ma l'hanno fatto in maniera talmente naturale, senza pretese, che è filato liscio come l'olio. In una società così, in cui non si può fare "blackface", non è da poco pensare a una roba del genere a Sanremo.
Probabilmente non li vorrei vedere riconfermati perché le serate sono lunghissime, forse con 18-20 cantanti in gara se ne può discutere, però ecco, mi ricordo molte edizioni peggiori del festival in questo decennio e con Amadeus alla conduzione mi aspettavo di peggio
 
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Ultima parte (se ho fatto bene i conti)

Malika Ayane. Già al primo ascolto avevo espresso parere positivo visto che ha una voce che mi fa venire il mal di stomaco (me lo faceva anche Amy Winehouse questo effetto Mmm ) e stavolta non è successo. Era partita bene nella classifica ma poi è stata un po' dimenticata, la cover, comunque discreta, è stata poco considerata. Quindi, avrebbe meritato una posizione migliore però la sensazione è che lei sia rimasta nella sua solita nicchia con la canzone portata in gara e molti altri hanno fatto meglio o rischiato di più.

Maneskin. Vincitori, un po' a sorpresa, del Festival. Come è successo? A parte l'endorsement da parte di Vasco durante la finale (così mi hanno detto almeno) mi sa che la vera vittoria è arrivata perchè i votanti occasionali del duo Fedez-Michielin non avevano voglia di rimanere svegli fino alle due per vedere il festival  :D . La prendo anche come compensazione per l'essere stati snobbati dopo un'esecuzione fantastica della cover. Mi piace molto l'entusiasmo che hanno mostrato e il modo in cui hanno chiuso la polemica sui fiori regalandoli infine al loro direttore d'orchestra (Che cos'è la felicità? Chiedetelo al maestro Melozzi dopo che ha ricevuto i fiori). Non mi va che si parli di rivoluzione al Festival, lo si era fatto anche con Mahmood, ma la verità è che negli ultimi anni o si sceglie la canzone giusta o ci si va molto vicino e i successi nel post Festival lo dimostrano.

Max Gazzè. Mai più lo vorrò vedere sbarbato, sembrava un'imitazione brutta di Marcorè (se mai esistono). Purtroppo per lui rimangono più i suoi travestimenti che la canzone e questo nonostante il ritmo fosse quello della maggior parte delle sue canzoni (e di sicuro avrà successo). Testo per infiammare i cuori degli studenti di Farmacia e dei giovani farmacisti, però si faticava a capire il nome di alcune sostanze e di conseguenza si perdeva la focalizzazione sul resto della canzone. Non giudico la cover perché non conosco l'originale ma mi sembra di aver visto tanto impegno da parte sua e di Silvestri

Noemi. La canzone mi è risultata anonima fin dall'inizio, però il testo vale come spesso le "capita" e dunque non mi spiego il crollo vertiginoso delle ultime due serate, anche perché a livello vocale è sempre la solita Noemi. La cover è stato un disastro, ma ha fornito una spiegazione convincente riguardo al problema con le cuffie (lei sentiva la sua voce e quella di Neffa in sincro, cosa che non era vera poi nell'esecuzione). Neffa sembrava essere stato portato sul palco a forza e addirittura a tratti sembrava non ricordare la canzone, peggior cover per una serie di motivi.

Orietta Berti. Tutto ciò che si scrive non può descrivere il come sia arrivato il suo successo a Sanremo, per la maggior parte extra palco. Canzone piuttosto classica, niente da obiettare nè da vantare, però l'ha cantata bene e le è bastato per fare una figura migliore di altre glorie passate da Sanremo negli ultimi anni. Molto bene nella cover e ottima la scelta delle ospiti che hanno dato la spinta in più per arrivare sul podio di serata. Vergogna a chi ha provato a farle creare una polemica con la storia dell'autotune, solidarietà invece a chi stava al piano di sotto nell'albergo e potrebbe aver visto piovere.

Random. Ultimo e in qualche modo se l'è meritato. Nella cover è stato salvato dai The Kolors (e ne è venuta una bella canzone) così come successo a Bugo, la sua canzone ha un'esecuzione scarsa ma nonostante questo potrebbe avere un buon seguito, mi è capitato di sentirla in radio a differenza di altri che gli sono arrivati davanti.

Willie Peyote. Seconda grande rivelazione di questo festival benché fosse abbastanza conosciuto non solo in certi ambienti. Il testo merita, la canzone coinvolge e il ritornello è ben fatto, così ha vinto il premio della critica battendo gli unici rivali (almeno per le voci che circolavano) Colapesce e Dimartino. Certo, iniziare con uno spezzone del monologo più famoso(?) di "Boris" ti fa volare sui social però ha preso la parte che è di certo attuale, più di quando fu pensata. Nella serata cover gli si può, in parte, rigirare il termine dato a Ermal Meta, ha semplicemente portato l'autore di una delle canzoni più note dell'ultimo ventennio e ha cantato solo per non sfigurare/stonare. E' stato il mio preferito del Festival nella somma delle serate, purtroppo al televoto non l'hanno proprio considerato, ma sesto posto più premio della critica vale quanto un podio e forse per artisti del genere quel premio vale anche di più.
Si poteva risparmiare la presa in giro a Renga e Aiello, se non altro perché non è che lui faccia del canto il punto forte della sua carriera.


Il Festival è stato più che sufficiente nonostante le polemiche, anche sensate, e la mancanza del pubblico che non si è sentita dalla terza serata in poi. La coppia ha funzionato, gli ospiti pure, la stecca in tutto questo è stato il monologo di Barbara Palombelli ma rimane un discorso che ha più chiavi di lettura, persino Ibrahimovic ha avuto il suo perché e alla fine ha lasciato un bel ricordo, forse banale e già sentito per chi segue lo sport (ricorda una frase attribuita Wayne Gretzky e ripresa da Michael Jordan, anche se probabilmente nessuno dei due l'ha detta nella maniera in cui è stata riportata. Nota anche per The Office), valido in molti ambiti.
Meno cantanti in gara, per favore. Da 16 a 20 mi sembra un numero più consono
 
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Più che altro se si vuole avere 26 cantanti in gara è il caso di reintrodurre le eliminazioni.
 
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Meglio ancora se con botola e senza materasso sotto.

Anzi no, non voglio vedere la fine di Zarrillo
 
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Zarrillo non ha vita al di fuori di Sanremo, non può essere eliminato
 
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Non vorrei le eliminazioni perché toglierebbero l'esistenza dell'ultimo posto che ha comunque un suo fascino
 
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P. S.
Colapesce e Di Martino al televoto hanno fatto meglio di Irama.

Uno dei dati più sorprendenti della serata finale.
 
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