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Un commento di Luciano Pagaliarini su questa corsa....
47 ciclisti sul Cauberg nel gruppo che ha fatto la volata non si possono vedere, non ce la faccio a commentare...
p.s: Grande Gaspa
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(17-04-2016, 05:29 PM)Paruzzo Ha scritto: Rebellin è arrivato ottantesimo, è iniziato il declino, mi sa che a Doha non potremo contare su di lui
dove vedi l'ordine d'arrivo dall'11 in poi? mi interessa proprio in generale, tutte le corse
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Mi ha stupito anche a me vedere 47 corridori con stesso tempo, guardando la corsa non mi ero accorto di qeusta cosa (anche perchè di 47 unità era più o meno il gruppo all'imbocco del Cauberg). Ha inciso molto il rallentamento del gruppo quando hanno scollinato e alla fine può darsi si siano accodati tutti, ma in cima al Cauberg erano belli sparpagliati.
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Non ho capito, vuoi che ribadisca quanto fa schifo l'Amstel?
PS: Noto ora che stavi chiedendo un commento di "Pagaliarini", chiedo scusa per la risposta
Comunque aggiungo una cosa: Wellens corre proprio male.
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L'azione di Wellens non mi è dispiaciuta, e anzi credo avesse più senso di altre che gli ho visto fare in passato. Io ho sinceramente creduto per un po' di km che ce la facesse ad arrivare. E' chiaro che con questo tipo di azioni è difficile fare il colpaccio però alcuni atleti di "secondo piano" fanno bene a farle. C'è da considerare anche che lui doveva condividere i gradi di capitano della Lotto con Gallopin.
E' partito bello secco, con un rapporto duro in un tratto di falsopiano però è difficile dire se sarebbe stato competitivo anche sul Cauberg se fosse partito lì. In generale direi di no.
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Mah insomma, vedendo poi come se l'è cavata sul Cauberg io direi di sì.
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Gasparotto: «Un'emozione indescrivibile»
«Ieri la moglia di Antoine è venuta a trovarci in albergo...»
Emozione forte, fortissima quella di Enrico Gasparotto subito dopo il traguardo: «Non ho parole, tutti sanno per chi è questa vittoria - ha detto al microfono di RaiSport - è incredibile: i miei compagni hanno fatto un lavoro stupendo. Noi della Wanty Gobert avevano una motivazione incredibile, ieri la moglie di Antoine (Demoitié, ndr) è venuta in albergo a trovarci, ed è stata un'emozione incredibile, una delle più forti che ho mai provato. E questa vittoria la dedico anche a mia moglie Anna, perché abbiamo passato momenti difficili negli ultimi anni: voleva venire, poi insieme abbiamo deciso che stesse a casa come nel 2012... Lei sa quanto abbiamo sofferto insieme».
Infine un'ultimo ricordo per Demoitié: «Domani sera andremo a cena con sua moglie, le faremo un bel regalo con questa vittoria... Mi è spiaciuto molto non essere al funerale del mio amico, ero in altura da solo e vi assicuro che per me è stata durissima».
E ancora: «Non è stato facile lasciare la Astana e 12 anni di WorldTour e approdare in una piccola squadra Professional, lo scorso anno ho duvuto imparare molto per adattarmi a questa nuova realtà. In squadra mi hanno affidato il ruolo importante, quello di aiutare i giovani a crescere. Ed è una grande soddisfazione per me aver ritrovato la vittoria su questo tragaurdo a 4 anni di distanza».
Sulla gara: «Oggi ho sofferto tantissimo il freddo, tremavo anche, ma mi sono accorto di non essere l'unico. Così sul Cauberg ho messo il 39 e sono salito a tutta, proprio come avevo fatto nel 2012. E ho avuto la fortuna di trovare Valgren che è venuto con me, altrimenti difficilmente sarei arrivato al traguardo perché c'era davvero molto vento contro quando abbiamo scollinato».
AGGIORNAMENTO. Pochi minuti dopo la premiazione, l'ex addetto stampa della Wanty, José Been, ha twittato: «Ho appena ricevuto un messaggio della moglie di Demoitié: "Congratulations ! Antoine is proud of you all!”».
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Wellens, se non sbaglio, ha perso in questo modo anche la Freccia Vallone dello scorso anno. Comunque è del 91, penso che di anni davanti per vincere una grande classica ne abbia parecchi davanti a sé.
L'Amstel è veramente una corsa orribile, così come buona parte delle competizioni agonistiche che si svolgono nelle ardenne, in primis la Walse Pijl, che crea tanto hype quanto un calcio in culo.
Eppure questa corsa tremenda piace un sacco al Gasparotto che oggi ha veramente corso da padrone. Nel 2012 fu una sorpresa, quest'anno l'ho visto sempre nelle primissime posizioni a tenere tutto sotto controllo e a correre con un'intelligenza tattica eccezionale. 34 anni, pochissime vittorie (ma di qualità buona) nel palmarés... questa potrebbe essere l'ultima volta che lo vediamo alzare le braccia al cielo.
Passerà sicuramente alla storia per essere stato il primo Italiano plurivincitore della classica olandese.
Se quello di 4 anni sembrò un uovo fuori dallo scorbellino, quest'anno ha corso da fenomeno in una corsa in cui i massimi favoriti hanno un po' deluso.
Enrico penso offrirà una cena al Valgren, che comunque si potrà dire soddisfatto del piazzamento, mentre Colbrelli utilizzerà le bambole voodoo contro il danese.
Nota di merito, appunto, anche per Sonny Colbrelli, che oggi ha raggiunto il momentaneo apice della sua carriera. Speriamo che torni ad essere quel grande talento che sembrava poter sfondare 2 anni or sono.
Astana, invece ,rimandata in vista della Liegi. Lì Fulsgang, Rosa , Aru e Nibali devono far esplodere la corsa sulla Redoute, non c'è altra scelta per provare a vincere la Doyenne, che negli ultimi anni, in quanto a spettacolo, si è piuttosto infarlocchita.
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Ma se invece che fare 'ste azioni abitualmente ne facesse altre magari qualche corsa in più la vincerebbe.
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Una roba impressionante Gasparotto. Non posso nemmeno dire che è il suo arrivo questo perchè nel 2012 ha vinto con l'arrivo vecchio. Certo che ha sfruttato al 100 % l'immobilismo dei big sul Cauberg. Una considerazione su queste classiche delle Ardenne: ormai l'immobilismo la fa da padrone e i big si muovono sempre all'ultimo momento utile. Non voglio dire che debbano attaccare prima del Cauberg (anche perchè il nuovo percorso non lo permette), però almeno sul Cauberg qualcuno poteva seguire Gasparotto.
PS: buon settimo Ulissi, con sta moria di big deve sfruttare l'occasione Mercoledì e Domenica...
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Antisionista
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Ed è proprio la "moria" di big che mi può far sperare in bene per i nostri colori.
-Gilbert. Non è pericoloso
-Kwiatkowski. E' in calo, ed è molto incostante
-Gerrans. Per vincere deve per forza aspettare la volata di Ans, mentre quasi tutti gli azzurri dovranno anticipare.
-Dani Martin. Lui è sempre un mistero. Anch'egli non fa della costanza un punto di forza.
-Valverde. Lui sì che sarà ancora una volta il massimo favorito. Ha iniziato un po' più in sordina rispetto all'anno passato, ma ha comunque ottenuto 4 vittorie in corse spagnole. Apettiamo la Freccia per valutarlo bene . Punto debole: attendismo. Punto forte: corazzata a scortarlo
-Rodriguez. Chissà se tra mercoledì e domenica uscirà dalla sua invisibilità ... di certo le premesse non sono ottimali
Italiani---> Astana. Aru, Nibali e Rosa devono far esplodere la corsa e scardinare le tattiche delle altre squadre. Non sarà facile, ma ci speriamo.
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