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Caso Riccò/trasfusione - Confermati i 12 anni di squalifica per Riccò
TWITTER.Tra quattro settimane il verdetto su Riccò che scrive...
«Bene, udienza finita. Tra circa 4 settimane si saprà il verdetto!!!! Una cosa è certa: i signori del CONI li abbiamo fatti un po' incazzare!!» con questo tweet Riccardo Riccò ha commentato l'udienza odierna in cui il Tas ha affrontato il ricorso presentato dal Cobra contro la squalifica decisa dal Coni. Non si tratta di un ricorso contro la sostanza della condanna, ma di un ricorso sulle procedure: gli avvocati di Riccò hanno messo il dito sulla decisione del TNA di non ascoltare 15 testimoni a favore del modenese e sulla posizione dell'avvocato Silvia Chiappalupi, membro del TNA, e associata allo studio legale che difende i diritti del Coni nel procedimento penale contro Riccò.
Il giudice Haas si è impegnato ad emettere la sua sentenza entro il 23 gennaio prossimo: la strategia dei legali di Riccò conta su una decisione favorevole al corridore e quindi sulla necessità di un nuovo processo davanti al TNA. Nel frattempo, verrebbe richiesto di togliere la sospensione provvisoria per permettere a Riccò di tornare a correre.

tuttobiciweb.it
 
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Riccò, il Tas respinge il ricorso
Confermata la squalifica di 12 anni

Il Tas di Losanna ha respinto il ricorso di Riccardo Riccò contro la squalifica di 12 anni comminatagli dal Trivbunale Nazionale Antidoping del Coni.
Il giudice unico Ulrich Haas ha giudicato infondati i motivi del ricorso e non ha rilevato un comportamento parziale da parte del Tribunale, come invece sosteneva il ricorso del modenese.

tuttobiciweb.it
 
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Doping: Riccardo Riccò verso il patteggiamento nel processo penale. Per lui una pena di due mesi
Riccardo Riccò chiede il patteggiamento. Lo scrive oggi Il Resto Del Carlino, precisando che il ciclista di Formigine, squalificato per 12 anni dalle competizioni dal tribunale sportivo, tra una settimana comparirà in tribunale a Pavullo per rispondere penalmente di violazione della legge antidoping. Citato in giudizio dal pm Pasquale Mazzei, i legali di Riccò proporranno in udienza il pateggiamento. Sempre secondo Il Resto Del Carlino, la pena concordata sarebbe di 2 mesi e 20 giorni, il giudice dovrà però accoglierla o respingerla. I fatti risalgono al febbraio 2011, quando Riccò rischiò di morire dopo un allenamento in montagna. La Procura sostiene che si sottopose ad autoemotrasfusione, pratica dopante in un primo tempo confermata dalla compagna Vania Rossi, quindi totalmente smentita dallo stesso Riccò, che dice di aver solo fatto un'iniezione di ferro. In sede di indagine accusa e difesa avevano intrapreso una battaglia fatta di perizie mediche, acquisite anche dal tribunale antidoping che ha messo fine alla carriera dello scalatore, squalificandolo per 12 anni dalle gare. La vicenda penale potrebbe concludersi tra sette giorni a Pavullo, con il patteggiamento che permetterebbe a Riccò di non risarcire i danni né al Coni né alla Vacansoleil, parti lese nel procedimento.

cicloweb.it
 
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Il patteggiamento fatto così assomiglia a una sorta di ricatto...
 
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Riccò patteggia: condanna a due mesi e 20 giorni
Riccardo Ricco' ha patteggiato due mesi e 20 giorni per violazione della legge antidoping. Il giudice del Tribunale di Pavullo (Mo) ha sancito l'accordo tra il pm Pasquale Mazzei e i legali dell'ormai ex ciclista, al termine dell'inchiesta della Procura di Modena, che aveva indagato Ricco' nel febbraio 2011. La pena e' sospesa. Ricco' a inizio marzo ha visto confermata la squalifica di 12 anni dopo che il Tas ha respinto il ricorso contro la sospensione inflitta dal Tribunale antidoping del Coni. (ANSA)
 
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