02-04-2013, 02:17 AM
E' l'una e 46 di notte, e domani non vado a scuola, devo pur far qualcosa quindi
Il titolo mi sembra chiaro, chi vuole racconti come si è "innamorato" di questo sport...
Comincio io
Seguo il ciclismo più o meno da quando ho iniziato a camminare, parlare e guardare la tv, soprattutto grazie al nonno, ormai ex grande appassionato(c'ha quasi 70 anni e prende sonno dopo due minuti che si è messo davanti alla tv a vedere una corsa, perciò non riesce più a seguire nulla), ma una volta più o meno tutti in famiglia, madre inclusa(tifosissima di Moser e Visentini), erano amanti di questo sport. Poi Armstrong ed il doping li hanno allontanati...
Da piccolissimo ero fan sfegatato del pirata(strano eh), quando andavo dalla parrucchiera volevo che mi facesse i capelli o alla Pantani, o alla Ronaldo o alla zio Dino, alla fin fine bastava che me li rasasse a zero, dato che due erano pelati e l'altro si rasava a zero pure lui ; ricordo anche la pubblicità della Citroen in cui un macchinario scriveva in testa al pirata
La prima corsa che ricordo per filo e per segno però è il Mondiale del "Re Leone", 2002, il primo Campionato del Mondo vinto da un italiano a cui ho assistito, Cipollini anche era un mito, lui vinceva sempre un fracasso di tappe, ricordo i brutti momenti passati nel 2003 quando Petacchi lo batteva a ripetizione
Poi adoravo anche Di Luca ( ), perchè c'era il mio nome nel suo cognome , Casagrande poichè aveva lo stesso cognome di un mio compagno di classe che all'epoca era uno dei miei migliori amici, Savoldelli perchè aveva un soprannome figo, Josè Maria Jimenez perchè era il Pantani di Spagna e quelli coi cognomi complicati tipo Vandenbroucke, Vinokourov e Tonkov...
La Vuelta su TVE nel 2003 mi fece innamorare anche di un giovane di nome Alejandro Valverde...
Odiavo a dismisura invece Armstrong, speravo gli cadesse un meteorite in testa, e tutti i suoi compagni di merende della US Postal, soprattutto Heras, non potevo vedere nemmeno Ullrich perchè anch'egli era stato un rivale del pirata proprio come l'americano. E mi stava sulle palle anche Garzelli perchè per me era un emerito sconosciuto che aveva "fregato" il Giro a Casagrande
Poi vabbè son diventato più grandicello ed i motivi per cui mi son messo a simpatizzare tizio piuttosto che caio son diventati meno Folkloristici
Mo tocca a voi
Il titolo mi sembra chiaro, chi vuole racconti come si è "innamorato" di questo sport...
Comincio io
Seguo il ciclismo più o meno da quando ho iniziato a camminare, parlare e guardare la tv, soprattutto grazie al nonno, ormai ex grande appassionato(c'ha quasi 70 anni e prende sonno dopo due minuti che si è messo davanti alla tv a vedere una corsa, perciò non riesce più a seguire nulla), ma una volta più o meno tutti in famiglia, madre inclusa(tifosissima di Moser e Visentini), erano amanti di questo sport. Poi Armstrong ed il doping li hanno allontanati...
Da piccolissimo ero fan sfegatato del pirata(strano eh), quando andavo dalla parrucchiera volevo che mi facesse i capelli o alla Pantani, o alla Ronaldo o alla zio Dino, alla fin fine bastava che me li rasasse a zero, dato che due erano pelati e l'altro si rasava a zero pure lui ; ricordo anche la pubblicità della Citroen in cui un macchinario scriveva in testa al pirata
La prima corsa che ricordo per filo e per segno però è il Mondiale del "Re Leone", 2002, il primo Campionato del Mondo vinto da un italiano a cui ho assistito, Cipollini anche era un mito, lui vinceva sempre un fracasso di tappe, ricordo i brutti momenti passati nel 2003 quando Petacchi lo batteva a ripetizione
Poi adoravo anche Di Luca ( ), perchè c'era il mio nome nel suo cognome , Casagrande poichè aveva lo stesso cognome di un mio compagno di classe che all'epoca era uno dei miei migliori amici, Savoldelli perchè aveva un soprannome figo, Josè Maria Jimenez perchè era il Pantani di Spagna e quelli coi cognomi complicati tipo Vandenbroucke, Vinokourov e Tonkov...
La Vuelta su TVE nel 2003 mi fece innamorare anche di un giovane di nome Alejandro Valverde...
Odiavo a dismisura invece Armstrong, speravo gli cadesse un meteorite in testa, e tutti i suoi compagni di merende della US Postal, soprattutto Heras, non potevo vedere nemmeno Ullrich perchè anch'egli era stato un rivale del pirata proprio come l'americano. E mi stava sulle palle anche Garzelli perchè per me era un emerito sconosciuto che aveva "fregato" il Giro a Casagrande
Poi vabbè son diventato più grandicello ed i motivi per cui mi son messo a simpatizzare tizio piuttosto che caio son diventati meno Folkloristici
Mo tocca a voi