@ilnuovociclismo
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31-01-2022, 12:56 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 31-01-2022, 01:02 AM da Morris.)
Sull'incidente.
Una bici da crono rappresenta il massimo del pericolo in un allenamento a strade aperte e trafficate. Sempre. Lo sanno anche le capre. Vedere, come mi è capitato, amatori col cervello corto percorre vie come quella che ho davanti a casa (via Emilia), con una bici da cronometro del valore di 13-16 mila euro, avente pure la lenticolare dietro e l'anterire di alto profilo, è quanto di più pericoloso per il ciclista e per gli stessi automobilisti estremamente rispettosi e prudenti. (In ogni Paese gli allenamenti su mezzi da crono, non si devono svolgere su strade ad alto traffico). Quindi, se i ricconi vergognosissimi della squadra della terra d'Albione, non volevano spendere i soldi per far allenare Bernal con la bici da tic tac, noleggiando un autodromo, o i pochi spiccioli per circuiti o tracciati protetti, avevano comunque il dovere di proteggere l'allenamento del campione con i mezzi adeguati e le segnalazioni puntuali. Invece, si sono comportati per quello che sono e non aggiungo altro.....
La strada dell'incidente è di grosso traffico, ed il bus ha fatto semplicemente il suo dovere. Parlare dunque di incidente a causa di automobilisti incauti o vinti dallo stess ecc, in questo caso, è sbagliato nella maniera più assoluta.
Ed è andata bene, perchè Bernal, ha rischiato di finire nella sedia a rotelle e di rimanere in coma a lungo con danni cerebrali. Le fratture e le lesioni rimediate si curano, ma sul pieno recupero, i tempi che si leggono mi sembrano troppo ottimisti. Il ragazzo non deve fare come altri e deve aver pazienza, molta pazienza. Dia subito per totalmente perso l'agonismo per questo 2022, che va passato interamente per guarire bene. Decida lui e non i soloni di una squadra che già coi suoi guai alla schiena, s'è dimostrata eufemisticamente scarsa. Certi macchinari a volte sono solo confondenti.....Quel che è certo è che la sua gamba era più corta anche ai tempi della squadretta italiana di Savio, la quale comunque, con due soldi era riuscita ad evitare che gli esplodessero dolori.
Bernal tornerà a correre, nel 2023 e non subito tra l'altro. Mi auguro lo faccia con la guardia alta prima di tutto nei riguardi della sua squadra: la vera colpevole di ciò che gli è accaduto. Nello sport, come nella vita, i danari sono importanti, ma non sempre chi te li deve dare, ha lo spessore giusto per capire che la salute e la vita stessa, vanno anteposte ai risultati. E da storico, vorrei dire a Bernal, che Tour e Giro, li avrebbe vinti anche se non correva con quel team.
Forza Egan!
Una bici da crono rappresenta il massimo del pericolo in un allenamento a strade aperte e trafficate. Sempre. Lo sanno anche le capre. Vedere, come mi è capitato, amatori col cervello corto percorre vie come quella che ho davanti a casa (via Emilia), con una bici da cronometro del valore di 13-16 mila euro, avente pure la lenticolare dietro e l'anterire di alto profilo, è quanto di più pericoloso per il ciclista e per gli stessi automobilisti estremamente rispettosi e prudenti. (In ogni Paese gli allenamenti su mezzi da crono, non si devono svolgere su strade ad alto traffico). Quindi, se i ricconi vergognosissimi della squadra della terra d'Albione, non volevano spendere i soldi per far allenare Bernal con la bici da tic tac, noleggiando un autodromo, o i pochi spiccioli per circuiti o tracciati protetti, avevano comunque il dovere di proteggere l'allenamento del campione con i mezzi adeguati e le segnalazioni puntuali. Invece, si sono comportati per quello che sono e non aggiungo altro.....
La strada dell'incidente è di grosso traffico, ed il bus ha fatto semplicemente il suo dovere. Parlare dunque di incidente a causa di automobilisti incauti o vinti dallo stess ecc, in questo caso, è sbagliato nella maniera più assoluta.
Ed è andata bene, perchè Bernal, ha rischiato di finire nella sedia a rotelle e di rimanere in coma a lungo con danni cerebrali. Le fratture e le lesioni rimediate si curano, ma sul pieno recupero, i tempi che si leggono mi sembrano troppo ottimisti. Il ragazzo non deve fare come altri e deve aver pazienza, molta pazienza. Dia subito per totalmente perso l'agonismo per questo 2022, che va passato interamente per guarire bene. Decida lui e non i soloni di una squadra che già coi suoi guai alla schiena, s'è dimostrata eufemisticamente scarsa. Certi macchinari a volte sono solo confondenti.....Quel che è certo è che la sua gamba era più corta anche ai tempi della squadretta italiana di Savio, la quale comunque, con due soldi era riuscita ad evitare che gli esplodessero dolori.
Bernal tornerà a correre, nel 2023 e non subito tra l'altro. Mi auguro lo faccia con la guardia alta prima di tutto nei riguardi della sua squadra: la vera colpevole di ciò che gli è accaduto. Nello sport, come nella vita, i danari sono importanti, ma non sempre chi te li deve dare, ha lo spessore giusto per capire che la salute e la vita stessa, vanno anteposte ai risultati. E da storico, vorrei dire a Bernal, che Tour e Giro, li avrebbe vinti anche se non correva con quel team.
Forza Egan!
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