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Giochi Olimpici Invernali - Pechino 2022
#81
Gli attributi di Fillon Maillet comunque meritano una menzione. Rischiava di concludere la carriera da eterno piazzato, invece quest'anno ha fatto un salto di qualità a livello mentale, certo, aiutato dal fatto che il livello si sia abbassato e che JTB stia cazzeggiando.

Tra l'altro rischia di essere il biathleta copertina di questi giochi olimpici.
 
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#82
Si, anche al maschile, da quando il vero GOAT ha mollato, è tutto un filo più triste.

Non è la baracconata che si vede al femminile ma è comunque più triste rispetto al passato.
 
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#83
Tra l'altro all'orizzonte non si vedono fenomeni, quindi qualora JTB appendesse la carabina al chiodo anzitempo ci ritroveremmo tutti un po' più soli a vedere chessò, un Samuelsson vs Jacquelin.
Tra le donne stendiamo un velo pietoso.
 
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#84
Lunedì fiacco ai giuochi olimpici. Pensavo che la discesa femminile fosse oggi, invece è domani, pertanto si va con la prova a squadre di salto per chiudere il programma dei saltatori, che però è più un riempitivo per assegnare medaglie che han prodotto e non vogliono buttar via.
 
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#85
Riiber negativo, è di nuovo libero. Domani c'è la gara su trampolino grande.
Non succede, ma se succede.
 
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#86

Queste sono immagini che fanno bene al cuore. Ci vediamo domani Re Carlo Magno.
 
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#87
Si è conclusa la rassegna a cinque cerchi del salto con la prova a squadre vinta dall'Austria di Kraft, Huber, Hoerl e Fettner che quindi completa la favola con l'oro nella competizione che l'ha visto già primeggiare a livello mondiale nel lontano 2013, quando i compagni di squadra erano figli di un'altra generazione: Loitzl, Morgentsern e Schlierenzauer.
Una vittoria costruita grazie al secondo salto di Jan Hoerl, in un momento in cui la Slovenia era al comando di 8 punti. Il nativo di Bischofshofen è atterrato a 137.5 metri e ha permesso all'Austria di mettere la freccia e balzare al comando. Il successo è arrivato dopo l'ultimo salto di Fettner.
Argento alla Slovenia con Kos, Cene Prevc, Zajc e Peter Prevc, nazione che esce con più ori e più medaglie da questa olimpiade e che su trampolino grande s'è addirittura concessa il lusso di non schierare il meglio piazzato in classifica generale di Coppa del Mondo, ovvero Anze Lanisek. E' stata un'olimpiade di ritorno ai vertici per Peter Prevc, che non sarà più l'atleta dominante del 2015/2016, ma ha portato a casa un oro nella mista (meritato nonostante la gara farsa in quanto la Slovenia avrebbe vinto lo stesso) e un argento in questa gara, oltre al quarto posto su trampolino piccolo a solo mezzo punto dalla medaglia.
Chiude il podio la Germania con Schmid, Leyhe, Eisenbichler e Geiger, che grazie ad un saltone proprio di Eisenbichler torna a contatto con la Norvegia per poi superarla all'ultimo salto e per soli 8 decimi a seguito di un ottimo salto di Geiger, seguito da uno più debole di un Lindvik in disarmo dopo l'oro di Sabato.
Peccato per i Norge perchè sarebbe stato bello raccontare della medaglia di Tande ad 11 mesi dalla caduta di Planica dove ha rischiato di lasciarci le penne. Tuttavia in casa Germania la lacrima strappastoria è quella di Eisenbichler, bocciato quattro anni fa nella gara a squadre nonostante fosse il numero due, in quanto Horngacher riteneva più sicuro affidarsi a Leyhe. Ecco, oggi s'è rifatto e s'è portato a casa un bronzo olimpico di tutto rispetto.

La giornata di oggi è stata povera di eventi con solo 4 medaglie assegnate, di cui una nel pattinaggio artistico e una negli Aerials, ma domani c'è tanta carne al fuoco:
- Discesa Femminile;
- Staffetta Maschile Biathlon;
- Bob;
- Combinata Nordcia trampolino grande;
- Inseguimento a squadre pattinaggio velocità;
 
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#88
Immensa Sofia Goggia, peccato per l'oro sfumato nell'ultima parte di gara, ma prova di forza fisica e mentale notevole.
Doppio podio azzurro nella discesa libera femminile.
 
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#89
Goggia anche senza essere al 100% è la migliore discesista al mondo. Probabilmente ha perso l'oro stando troppo stretta in uscita dal muro. Quando molte atlete si trovavano a centro pista lei aveva i piedi sulla linea blu più interna, e secondo me lì ha perso qualche chilometro all'ora che le è costato decimi nella parte finale. Onore comunque alla Suter, che conferma il titolo di campionessa mondiale dello scorso anno e che è stata autore di una discesa perfetta, unica a tenere il passo della Goggia anche prima del piano finale. Bravissima anche Nadia Delago a sfruttare le sue doti innate di scorrevolezza e a non commettere errori nei tratti tecnici. Menzione speciale anche per Curtoni, che dopo la prestazione bruttina in super-G si riscatta con il miglior risultato stagionale in discesa su una pista non particolarmente adatta.
 
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#90
Altra gara incredibile di Combinata Nordica, corsa in condizioni ancora peggiori rispetto a Mercoledì.
Segmento di salto "normale" con Riiber straripante che si porta in testa con più di un minuto sui migliori fondisti. Tuttavia il Norvegese nel fondo, condizionato dai 10 giorni di isolamento e dal freddo polare (-19 °C, ai limiti della regolarità) perde subito terreno da un gruppetto trainato da Akito Watabe e formato da Faisst, Ilves e Ryota Yamamoto. Dietro di loro si formano altri due gruppetti, uno tirato da Lamparter, comprendente Seidl e Rehrl, mentre ancor più dietro, attorno al minuto e quaranta di distacco, un gruppone comprendente Graabak, Geiger, Oftebro e Greiderer, insomma, i fondisti migliori che risucchiano pure Julian Schmid. A fine primo giro colpo di scena, Riiber sbaglia ed imbocca il rettilineo del traguardo invece che imboccare la strada per il passaggio del primo giro, si accorge dell'errore, torna indietro, ma in tal caso perde subito tutto il vantaggio sul gruppetto Watabe e viene risucchiato sulla prima salita del tracciato. Ilves e Yamamoto si staccano e davanti rimangono Watabe, Faisst e Riiber col Giapponese sempre a tirare. Dietro di loro a quindici secondi il gruppetto Lamparter che intanto risucchia l'Estone e l'altro Giapponese staccatisi, mentre il gruppone Geiger, Graabak (tirato dal Norvegese) è a 50 secondi. Al quinto chilometro Lamparter fa il forcing per tornare sotto al terzetto di testa, forse pensando che fosse il terzetto giusto per le medaglie, rientra a fatica, mentre dietro, come successo Mercoledì scorso, Geiger comincia a menare e a tirare giù secondi dalla testa.
All'imbocco dell'ultimo giro i quattro di testa, che nel frattempo hanno cominciato il gioco del "tira tu", hanno solo 15 secondi su Geiger e il gruppone, ma l'azione del Tedesco pare meno incisiva rispetto alla settimana scorsa. Nella prima salita del giro c'è il nuovo forcing di Lamparter che provoca subito uno scossone, il crollo di Jarl Magnus Riiber, che viene quindi risucchiato da Geiger, del quale hanno tenuto le code solo Graabak, Oftebro e Greiderer.
Lamparter però ha un autonomia limitata e nel falsopiano viene sopravanzato da Watabe e da un clamoroso Faisst, che non doveva nemmeno esserci e che gareggia solo in virtù delle positività al Covid di Weber e Frenzel. In discesa Lamparter pare addirittura in difetto d'ossigeno dato che rischia una caduta banale, tanto che la medaglia d'oro paiono giocarsela Watabe e Faisst.
Ma, come Mercoledì, nella salita che porta allo stadio spuntano dal nulla delle ombre che stavolta sono tutte Norvegesi, Jorgen Graabak e Jens Luraas Oftebro. Il più navigato dei due salta il Giapponese all'esterno dell'ultima curva, per poi prenderne la corda, mentre Oftebro si ingarbuglia tra Watabe e Faisst. Graabak quindi si invola incredibilmente a vincere l'oro, otto anni dopo il successo olimpico in questa stessa gara, mentre Oftebro è argento e Watabe trova il bronzo, terza medaglia individuale in tre olimpiadi. Faisst deve accontentarsi del quarto posto, mentre Lamparter, Geiger e Riiber saltano per aria chiudendo sesto, settimo ed ottavo a grande distacco dal podio.
Graabak diventa quindi il secondo combinatista a ripetere un oro olimpico a distanza di otto anni, unico altro a parte Ullrich Wehling che tra il 1972 e il 1980 vinse tre ori.
Oftebro invece trova un argento insperato dopo il salto, frutto di una condotta tattica intelligente che gli permette di vincere una medaglia individuale alle olimpiadi prima di Lamparter (il che tuttavia non ne giustifica il rapporto di forza), mentre Watabe trova ancora una volta lo squillo a cinque cerchi dopo una stagione difficilissima. Amarezza per Riiber e per quell'errore all'imbocco del secondo giro, senza il quale tuttavia non so se avrebbe vinto. Riiber non è nuovo a questi errori, anzi, in età teenager era solito compierne di così clamorosi, ma bisogna ricordarsi che sono esseri umani e gareggiare alle olimpiadi al secondo giorno di libertà dopo una clausura forzata di una settimana e mezzo, con un freddo glaciale non è facile, tanto che pure un Ceco, Tomas Portyk, alla fine della gara ha imboccato la strada sbagliata.
Sono state due competizioni al limite della praticabilità in cui han per una volta a far la differenza è stato il segmento di fondo ed in cui l'endurance è stata fondamentale.
Giovedì ci sarà la prova a squadre. Se tutto va per il verso giusto non credo che si scapperà dall'oro Norvegese, ma occhio alle crisi.
 
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#91
Noel si prende il titolo olimpico con ampio distacco in una stagione un po' in chiaroscuro. Lo fa in rimonta e con un muro, se così possiamo chiamarlo, pennellato ad arte. Nessuno riesce a stargli dietro, forse combinando i migliori settori degli altri si potrebbe batterlo, ma tutti hanno sofferto ingresso o uscita dal muro, probabile qualche solco eccessivo tant'è che solo Solevag ne è uscito con le ossa non rotte, a livello figurato s'intende. Secondo Scholtz a cui vanno i miei complimenti. Gli auguro altre stagioni così, ma nel caso questa vale tutta una carriera. Terzo Foss-Solevag, nient'altro da aggiungere su di lui, la sua costanza è sul suo biglietto da visita.
Quarto Kristoffersen, probabilmente fermato a un posto di blocco in uscita dal muro perché è riuscito a perdere 1,5 secondi in quattro settori, sfuma la medaglia ma una persona normale sarebbe arrivata anche fuori dai dieci con una manche così.
Ottavo Razzoli senza troppi rimpianti, si potevano al massimo prendere due posizioni in più, niente che ti cambia la vita. Undicesimo Sala e questa è pesante perché a questo ragazzo manca un po' di fiducia, non sembra poter essere un fenomeno ma almeno un onesto mestierante che potrà togliersi qualche soddisfazione ed era una figura che ci mancava.
Fuori Vinatzer e fa male perché ha dato tutto ed è stato impreciso però fino all'uscita aveva messo su un bel vantaggio, roba da zona Razzoli. Bisogna interrogarsi sul perché gli manchi sempre una manche e perché scii molto meglio quando non pensa. Di contro, quando non pensa rischi più di uscire, bel rebus
 
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#92
Fontana argento nei 1500... 11 medaglie stacca pa Belmondo
 
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#93
La Svezia vince la staffetta femminile di Biathlon, mentre la Norvegia chiude quarta negando a Marte Sonny Roeiseland l'en pleindi medaglie. Ottimo quinto posto per l'Italia.

La Svezia otto anni fa non aveva convocato nemmeno un atleta al femminile in quanto non ritenute all'altezza.
 
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#94
Questa notte si è svolta la combinata alpina femminile.
Oro per Gisin, che dopo una manche di discesa buona ma non eccezionale ha tirato fuori uno slalom eccezionale, rifilando oltre 1" alla sua connazionale Holdener, la quale si aggiudica la medaglia d'argento. Bronzo per Federica Brignone, autrice di un buona discesa, in cui però non è riuscita a fare una netta differenza sulle due slalomiste più quotate, e di uno slalom controllato. Ancora fuori Mikaela Shiffrin, che sembrava avviarsi verso la medaglia d'oro dopo aver battuto tutte le altre sciatrici tecniche nella discesa. Purtroppo per l'americana, però, un rimbalzo dopo una decina di porte dalla partenza della manche di slalom ha messo fine alla sua gara, segnando così un'olimpiade senza medaglie per lei (a meno di sorprese nel team-event). Per fortuna nelle interviste post-gara, per quanto delusa, sembrava essere non troppo abbattuta, e questo è un bene per la sua rincorsa verso la quarta coppa generale.
 
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#95
Olimpiadi incredibili per Michelle Gisin dopo una stagione sottotono, buon per lei che si è fatta trovare in forma al momento giusto.
Più in generale, queste Olimpiadi per lo sci Alpino sono arrivate in un'annata strana senza dominatori e con molti atleti che sembrano la brutta copia della loro versione 2020-21. Solo Odermatt e Goggia sembrano atleti di caratura superiore ma la nostra è arrivata in Cina infortunata. Nonostante questo grande equilibrio sono state delle gare abbastanza bruttine, ma credo che in Svizzera la pensino diversamente
 
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#96
Nella giornata di ieri la Norvegia, orfana di Riiber che è tornato a casa, ha vinto la gara a squadre di Combinata Nordica con Bjornstad, Andersen, Oftebro e Graabak, che diventa il primo combinatista della storia a vincere 4 ori olimpici tra gare individuali e prove a squadre. Decisivo lo strappo di Oftebro a fine terza frazione del fondo, dove ha staccato Austria, Giappone e una Germania che schierava un Frenzel in grandissima difficoltà perchè anche lui reduce da 10 giorni in albergo.
La Germania tuttavia guadagna l'argento con Faisst, Schmid, Frenzel e Geiger, l'ultimo dei quali ha ricucito presto lo strappo e ha avuto gioco facile nella volata del secondo posto.
Terzo, incredibile, il Giappone con Yoshito Watabe, Nagai, Akito Watabe e un Ryota Yamamoto che è riuscito a tenere le ruote di Geiger nel finale e a staccare l'Austria con Martin Fritz che invece è crollato e ha sancito la medaglia di legno Austriaca, pertanto Lamparter, dopo i due ori agli scorsi mondiali, torna a casa senza medaglie dalle prime olimpiadi della carriera. C'è tempo e spazio per far bene comunque, tra 4 anni le olimpiadi si terranno nel conosciuto scenario della Val di Fiemme e si spera che Riiber e Lamparter si presentino in ottima forma. Poi da qui a quattro anni chissà come sarà lo scenario, ed in più si spera possano competere pure le donne.

Italia imbarazzante, nona ad anni luce dall'ottava, movimento da rifondare in toto, un fallimento su tutta la linea. Si spera di poter lavorare bene coi ragazzi nati nel nuovo millennio che hanno fatto e stan facendo bene nelle gare di Opa Cup.
 
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#97
Manuel hai visto le mass start del Biathlon?
Cosa ne pensi?
 
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#98
Gare toste al culmine di due settimane tostissime che tra altura e freddo han lasciato spazio a ben poche sorprese o almeno han premiato atlete/i con in primis un grande motore, indi per cui il terzo posto di Wierer nella sprint, il quarto di Hofer nell'inseguimento, il quinto nella staffetta femminile ed il quinto di Windisch oggi vanno valutati per quel che sono, grandissimi risultati in un contesto ostico.
Peccato per Fillon Maillet che, complice un ultimo poligono sciagurato ed uno clamoroso di Christiansen ha perso la sesta medaglia, traguardo mai raggiunto da nessuno alle olimpiadi invernali. Johannes Boe invece trova finalmente un grande appuntamento con più di un titolo individiale, il tutto condito da una ritrovata onnipotenza sugli sci dopo un anno difficile.
 
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#99
Freddo pazzesco e vento, Dorotea per sua stessa ammissione era stanca. Al maschile tutto sommato hanno fatto una bella olimpiade. Direi che hanno fatto il massimo.
Sci alpino bene al femminile, malissimo al maschile tra risultati e il caso Casse/Marsaglia( con federazione e Coni che ancora non rispondono, bah) direi che hanno toccato il fondo.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Italbici
Intanto la 50 km maschile di oggi è stata accorciata ad una 28,4 km per questioni di SICUREZZA, il tutto ovviamente in prossimità della partenza.
Maurone è a Pechino. Wub
 
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