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Giro d'Italia 2014 | 17^ Tappa: Sarnonico - Vittorio Veneto
#1
Mercoledì 28 Maggio 2014

17a Tappa
Sarnonico - Vittorio Veneto
(204,0 km)



Presentazione

Un pregio del Giro 2013: alternare tra loro quiete e tempesta. Gli attaccanti recuperano brillantezza, viene più voglia di sfruttare i percorsi in tutto quello che propongono, senza i 4000 metri di dislivello del giorno prima. Così, dopo il trittico delle salite regine di questo Giro, per lo meno quanto a quota, arriva questa tappa che promette vita di gruppo agli uomini di classifica. Un po' di fresco forse in partenza, planando rapidamente a valle dalle alture della Val di Non, la graduale risalita in Val Sugana a far balenare i monti da scalare, domani. Tappa apparentemente discreta per le fughe. Buona anche per gli scattisti, i corridori da classiche, con dentelli ripetuti nel finale. Il valico che porta a Pergine dovrebbe servire a lanciare una fuga. Qualche dissonanza, storica, lungo i tornanti, le scale, di Primolano, dove cadde il grande Fausto. Ma per la tappa poco più di un gradino, 120 metri di dislivello. Tendenzialmente, si scende. Non male per chi è in avanscoperta. Ma gli ultimi 65 km sono mossi. Si tratta di brevi strappi a scadenze regolari. Km 141, Quero, a cavallo del Piave: una rampetta, dislivello 70 metri. Km 159, Santo Stefano: 160 metri di ascesa, 3 chilometri, una sgasata. Km 177, Refrontolo: 60 metri, un tornante largo, un colpo. Km 185, Cà del Poggio. Questa è diversa, trattasi di muro, recita il garibaldi. 140 metri di dislivello in un chilometro, poco più, in tre strappi rasentanti il 20% alternati a brevissimi respiri. Una retta dura, due semicurve, il tratto peggiore. Poi volta a destra, asperrima, e ti deposita su un pianetto trovato chissà come. Riprendi fiato pochi metri e ti riattacca dal tornante, a sinistra, in poi. Spiana molto gradualmente, ma l'ultima curva dove finalmente vedi l'orizzonte è di nuovo al 15% e lì è apnea. Da grande potenza. Potenza che deve bastare però fino all'arrivo 18 km più avanti. Non facile. C'è da lottare anche con un altro falsopiano ascendente, verso Ogliaro. Strada quasi retta, molto scoperta, purtroppo. Si rimane alle viste anche con 40 secondi di vantaggio, insomma ci vuole anche fortuna. Lo sprint, tuttavia, il velocista deve sudarselo.

(cicloweb.it)


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Dichiarazioni
Le dichiarazioni del dopogara
 
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#2
Giro d'Italia, inserito nel percorso il Muri di Cà del Poggio
Sarà affrontato nella tappa del 28 maggio

Ha raggiunto la celebrità di una star. Il Muro di Ca’ del Poggio, con i suoi 1.300 metri di sviluppo e una pendenza che arriva al 19%, è tra le salite più conosciute d’Italia ed è l’unica certificata dalla Federazione ciclistica italiana. Il Giro d’Italia, che arriverà nella Marca Trevigiana il 28 maggio, in occasione della tappa Sarnonico-Vittorio Veneto, non può che rendere omaggio alla celebrità del Muro.
Il percorso originariamente previsto, infatti, non prevedeva il passaggio sulla salita di San Pietro di Feletto, ma, considerato il fascino del Muro, si è deciso per un “inchino” alla salita simbolo della terra del Prosecco.
Il Giro d’Italia è già transitato sul Muro di Ca’ del Poggio nel 2009 e nel 2013. Nel 2010 l’erta di San Pietro di Feletto ha ospitato, per ben 11 tornate, il Campionato Italiano Professionisti. E tutti gli anni, l’ultima domenica di settembre, transita sul Muro la Prosecco Cycling, l’evento amatoriale che traduce nel migliore dei modi il concetto di bicicletta come opportunità turistica.
«Oggi, il Muro di Ca’ del Poggio rappresenta un’attrazione per tutti gli appassionati di bicicletta e una grande occasione di promozione per il nostro territorio», sottolinea il sindaco di San Pietro di Feletto, Loris Dalto.
Il concetto è ribadito anche dal direttore del Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso, Alessandro Martini, che spiega: «Grazie anche al lavoro condotto dal Club di Prodotto “Treviso la provincia dello Sport” e alle strutture ricettive della zona ad esso aderenti, le statistiche ci dicono che il Muro di Ca’ del Poggio è diventato una vera e propria attrazione internazionale e che, anche a questo, si deve l’incremento di arrivi e di pernottamenti nell’area».
In questi giorni, a San Pietro di Feletto, ospiti del Ca’ del Poggio Ristorante & Resort, ci sono anche le ragazze del Velosport Pasta Montegrappa, un team Élite britannico che, richiamato dalla celebrità del Muro, ha scelto le colline del Prosecco come base per uno stage d’allenamento in Italia alla vigilia della nuova stagione.
Intanto sul Muro è iniziato il conto alla rovescia. Appuntamento al 28 maggio, spettacolo garantito.

tuttobiciweb.it
 
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#3
Dovrebbero aver modificato il finale! Ma non ho ben capito in che modo..
 
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#4
lordkelvin,

Il muro del Cà del Poggio potrebbe fare veramente una bella selezione ?
 
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#5
Ti dirò, queste strade le faccio spesso in bici, e non è così scontata la volata secondo me. Il Ca' del Poggio è un km infinito, e un buon gruppetto può uscire (penso a Ulissi, Moser, tanto per citarne due). Poi ci sono 10 km un po' movimentati, e il resto falsopiano facile. Stiamo a vedere!
 
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#6
Al Giro manca una tappa con salite importanti in mezzo e finale non in salita....

Per dire al posto di Viggiano Montecassino e Sestola avrebbero dovuto fare almeno due tappe miste.
 
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#7
Quattro campioni olimpici per il passaggio a Cà del Poggio
Sono Cassina, Fauner, Piller Cottrer e De Pellegrin

Insieme, fanno 12 medaglie olimpiche. Cinque delle quali d’oro: dalla ginnastica allo sci nordico, al tiro con l’arco. Il Giro d’Italia, per Igor Cassina, Silvio Fauner, Pietro Piller Cottrer e Oscar De Pellegrin, è un appuntamento da non perdere.

Anche per questo, Cassina (oro alla sbarra ad Atene), Fauner (primo con la staffetta 4x10 km sulle nevi di Lillehammer), il collega di specialità Piller Cottrer (vincitore nella staffetta ai Giochi di Torino) e De Pellegrin (titolo a squadre alla Paralimpiade di Sydney e individuale a Londra nel tiro con l’arco) saranno sul Muro di Ca’ del Poggio, in occasione della 17^ tappa della corsa rosa: quella che dopodomani, mercoledì 28 maggio, porterà i ciclisti da Sarnonico a Vittorio Veneto.

La celebre salita di San Pietro di Feletto, simbolo della terra del Prosecco, a venti chilometri dal traguardo, assegnerà il terzo e ultimo Gran premio della montagna di giornata. Lungo la striscia d’asfalto che s’inerpica tra i vigneti (sviluppo di 1,3 km, con pendenza media del 15% e punte del 19%) si giocheranno, con ogni probabilità, i destini della tappa trevigiana.

Al terzo passaggio del Giro d’Italia negli ultimi cinque anni, il Muro di Ca’ del Poggio è ormai diventato un’attrazione che, quando a popolarità, segue da vicino le mitiche salite alpine. Dal Muro, il panorama spazia per 180 gradi, regalando una visione unica delle colline del Prosecco. Il resto, lo farà il fascino del Giro.

Per l’ennesimo passaggio della corsa rosa è attesa una cornice di migliaia di persone: e, ai tanti appassionati pronti ad applaudire il transito dei ciclisti, si aggiungerà un autentico “parterre de roi” di campioni dello sport.

Alle quattro stelle olimpiche, si aggiungeranno infatti un trio di ex campioni del pallone, i milanisti Pierino Prati, Filippo Galli e Stefanio Eranio; la dieci volte iridata di pattinaggio artistico inline, Silvia Marangoni; la sprinter Manuela Levorato; l’ex arbitro di calcio, Gabriele Gava, e un ciclista di primo piano: il coneglianese Sacha Modolo, in preparazione per il Tour de France.

Tra gli appassionati che mercoledì prenderanno d’assalto Ca’ del Poggio, ci saranno anche i tifosi di Davide Malacarne, il ciclista bellunese già protagonista otto giorni fa con il secondo posto nella tappa appenninica di Sestola. Malacarne ha promesso battaglia: “Ho dato appuntamento al mio fans club sul Muro – ha detto il ciclista feltrino -. Sogno di transitarvi in testa al gruppo”.

Il passaggio del Giro a Ca’ del Poggio avverrà tra le 16.30 e le 17. Poco prima, alle 15.30, farà tappa sul Muro la Carovana rosa. Sarà solo la prima giornata di una doppia festa rosa. Sabato 31 maggio, giorno della tappa con arrivo sul monte Zoncolan, Ca’ del Poggio Ristorante & Resort ospiterà l’edizione numero uno di “PROSA | Prosecco & Rosa”, serata evento dedicata ai vini più ambiti e desiderati dell’estate, il Prosecco e i Rosè, con trenta cantine che faranno conoscere e degustare i loro prodotti d’eccellenza in una serata che si preannuncia indimenticabile.

tuttobiciweb.it
 
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#8
Domani tappa per mezzi velocisti, anche se credo vada la fuga...
 
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#9
Quel muro finale rischia di tagliare fuori i velocisti, le squadre degli uomini di classifica non credo vorranno spremersi troppo. Penso anche io che possa arrivare la fuga.
 
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#10
Secondo me arriva sicura. Comunque godetevi l'arrivo nella città più fica del pianeta Cool
 
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#11
Sì, occasionissima per i fuggitivi, anche se c'è un po' di gente che potrebbe aver interesse a tenere chiusa la corsa. Bisogna anche vedere chi entra nella fuga e chi no: ci son ancora tante squadre rimaste a secco... :-/
 
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#12
Secondo me anche oggi la FDJ dovrà fare tutto il lavoro per pilotare Bouhanni. Quindi potrebbe essere la buona occasione per Fedi Sisi
 
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#13
Tappa che non è ancora partita ma ci sono accese discussioni tra i ds...
Vegni pare che in un primo momento si sia sottratto alla richiesta di questi ultimi di partecipare alla riunione indetta proprio in questa mattinata.
Adesso sono sul bus della Tinkoff:giuria,direzione corsa e squadre.
 
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#14
Stamattina non partono Asd
 
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#15
Fantastico: al foglio-firma gli Astana e gli Omega passano a fianco a Quintana senza salutarlo e senza considerarlo Asd
 
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#16
(28-05-2014, 12:05 PM)Carles Puyol 2 Ha scritto: Fantastico: al foglio-firma gli Astana e gli Omega passano a fianco a Quintana senza salutarlo e senza considerarlo Asd

come lui farà con loro in ogni salita di qui alla fine.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Jackfish
#17
Il suo DS è Unzue: tranquillo che da oggi alla fine imporrà a Quintana di regalare tutte le tappe rimaste Asd
 
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#18
Comportamento del cazzo degli Omega che non hanno rispetto di un collega che corre nelle stesse condizioni loro e facendo la stessa fatica. Qualche Astana a dir la verità si è fermato, tipo Agnoli.
 
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#19
(28-05-2014, 12:11 PM)Hiko Ha scritto: Comportamento del cazzo degli Omega che non hanno rispetto di un collega che corre nelle stesse condizioni loro e facendo la stessa fatica. Qualche Astana a dir la verità si è fermato, tipo Agnoli.

Tu avresti rispetto di un collega di lavoro che ti fotte facendo il furbo? Perchè ne possiamo stare a parlare finchè vogliamo eh, possiamo dire che Quintana non ha fatto alcuna scorrettezza bla bla bla ma li ha fottuti, è un dato di fatto!
 
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#20
Si, ma gli ha anche dato 2 minuti nell'ultima salita. Cioè, ha vinto da tragattino, ma vinceva 'i stèss...
 
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