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Mi fa ridere che la maggior parte dei ragionamenti "il mondiale è sopra ogni cosa e per questo WvA è migliore" viene da chi idolatrava Nys... in particolare la torcida vanaertista di Spagna, ce ne sono diversi esempi su Twitter.
Tornando a MvdP:
- 18 vittorie su 20 gare disputate nella stagione 2018/2019 (a questo punto della scorsa era a 19 su 24).
- 28 vittorie su 31 nell'arco dell'anno solare (può eguagliare e superare il record di 29 stabilito lo scorso anno, nonostante arriverà a fine 2019 con 33 cross nelle gambe a fronte dei 38 del 2017).
- 94 vittorie in carriera (96 se si contano anche le due affermazioni al Soudal Masters di Waregem, che non è gara UCI).
A Bogense non può sbagliare, e, a mio avviso, ha fatto la scelta giusta in termini di avvicinamento al mondiale, optando per saltare la CdM di Pontchateau, ma i numeri già adesso lo incoronano come il crossista di questa generazione, senza ombra di dubbio.
Se ai freddi numeri si aggiunge l'abbacinante dominio imposto sui rivali, la sua posizione si fa ancora più forte.
Gli roderà non vincere da tanto il mondiale, soprattutto pensando a quello del 2017, ma da qui a dire che non ci dorme la notte........
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Ma VDP vs WVA è un confronto che non esiste più da un paio d'anni, suvvia.
Chi ancora pensa possa esistere è come quei giapponesi che non hanno capito che la guerra è finita.
E' come confrontare Michael Jordan e Isiah Thomas. Il confronto ci stava nel '90/91...poi non più e qua è uguale.
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Ah peraltro....ma nel cross del 2018 qual è la differenza tra Mondiale ed Europeo?
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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27-12-2018, 08:04 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27-12-2018, 09:44 PM da Luciano Pagliarini.)
Ne facevo un discorso tecnico e non di prestigio.
Cosa cambia, nel ciclocross, tra due corse per nazionali? Percorso escluso, obv?
Ciòè su strada ai Mondiali hai Colombia, Australia, USA che agli Europei non partecipano e sono nazionali competitive. Ma nel cross, al giorno d'oggi, non c'è nazionale competitiva fuori dal Benelux.
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Per le donne élite, la discriminante tra mondiale ed europeo sono le statunitensi.
Per gli uomini élite, non cambia nulla.
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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04-02-2019, 01:04 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 04-02-2019, 01:05 PM da Luciano Pagliarini.)
VdP non ha sbagliato una curva ieri. Il Mondiale di Bogense è stato l'apoteosi delle sue incredibili qualità tecniche (su un percorso, peraltro, esigente solo a tratti).
Nel primo tratto del circuito, dove c'era da spingere, inizialmente il più pesante Van Aert andava come lui, anzi pure un pelo meglio. Quando si arrivava nel tratto più tecnico, però, non ce n'era per nessuno. Prima di arrivare al pendio dove ha staccato definitivamente l'ex campione del mondo, lo aveva già messo in difficoltà facendo un paio di curve a modo suo.
Rispetto a Van Aert e agli altri faceva traiettorie migliori, pattinava meglio sul fango viscido (mai un'incertezza, al contrario di WVA che una volta ha messo pure il piede a terra), usciva più veloce dalle curve e, in questo modo, rilanciava prima e meglio.
Vincere così è roba per fenomeni assoluti.
Poi la cosa incredibile è come non muova un muscolo che sia uno mentre è seduto sulla sella. Ieri non ha neanche mai fatto un movimento di spalle sul pendio. La muscolatura di Mathieu nella parte superiore del corpo è qualcosa di incredibile. Nessun altro corridore al mondo ha dei dorsali paragonabili ai suoi.
Questa cosa gli torna utile anche su strada, perché non dover mai fare un movimento di troppo, sul lungo periodo, gli permette di risparmiare tantissimi watt. E così può permettersi di correre come al campionato nazionale olandese.
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Uno che fa una cosa del genere ha qualità neuromuscolari (reattività, riflessi, elasticità) da fenomeno assoluto.
La domanda è: esiste un altro SPORTIVO che può fare un numero simile? E' un gesto atletico troppo grande per essere confinato al ciclismo.
E' un'uscita dalle parallele bella e buona, se non fosse che non è in una palestra con i materassini intorno ma su una bici, sul fango, in velocità.
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04-02-2019, 10:46 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 04-02-2019, 10:47 PM da Manuel The Volder.)
Sagan alla Roubaix fece una cosa simile saltando Cancellara, Hirscher ogni tanto fa numeri del genere tra paletti dello slalom così come faceva Tomba. Non è per sminuirlo, anche perchè accostarlo a gente come Sagan, Hirscher e Tomba non è proprio male.
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Con oggi arrivamo a 22 vittorie consecutive.
Non perde da oltre tre mesi.
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Fa le classiche, tranne la Roubaix.
Inizia la stagione su strada all'Antalya.
Dal 2020 potrebbe rinunciare alla MTB per concentrarsi meglio sulla strada.
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