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Marco Pantani
(02-08-2014, 03:10 PM)Andy Schleck Ha scritto: Credo dispiaccia a tutti la sua morte, ma non ha certo condotto una vita da santo:
Nemmeno Jim Morrison. Eppure è un mito immortale Rockeggio
 
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Ma scusa eh, perché la procura dovrebbe riaprire un caso per aumentare la fama di Pantani? (il quale non ha certo bisogno di questo tra l'altro).

Cioè dimenticatevi mamma Tonina, doping, ciclismo e quant'altro, questa è un altra cosa gente.

Non so se vi rendete conto che se qualcuno facesse il nome degli spacciatori di Pantani - il quale certamente non frequentava gli spacciatorini che cercano di venderti il fumo alle otto di sera in piazza a Rimini(cosa che mi è successa realmente) - si verrebbe probabilmente a conoscenza di un racket della droga di livello internazionale(insomma non a caso Marco era stato pure a Cuba per diverso tempo).
 
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Mah escono ancora vagonate di libri sulle morti di Hendrix, Morrison o sulla figura di Jack lo squartatore.
Si sono riaperti processi su casi vecchi di 20 anni e più; siamo poi nello specifico il paese dei casi irrisolti, dei misteri senza fine, delle indagini a singhiozzo, dei processi fatti, non fatti, mal fatti o da rifare e quindi questo dovrebbe sorprenderci fino ad un certo punto. Senza arrivare ai depistaggi il contesto è quello
Pantani è un icona pop come i personaggi menzionati all' inizio, in più è l'icona pop, con una morte nero-romanzesca, in un paese che pullula di questo de genere di torbide vicende. Senza parlare poi dei crassi interessi di pecunia che aleggiano anche qui sullo sfondo.
 
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[+] A 2 utenti piace il post di Tomze30
Siccome in Italia oltre a tanti mali, abbiamo qualche bene, tipo Roberto Saviano, mi sembra giusto postare il suo articolo odierno in questa sede

La Procura di Rimini ha riaperto l’inchiesta sulla morte di Marco Pantani a seguito di una perizia medica voluta dalla famiglia. L’ipotesi è quella di omicidio volontario.
Non so davvero se questi indizi basteranno a ribaltare le indagini precedenti che avevano portato alla tesi di morte come conseguenza accidentale di overdose. Questo sarà la magistratura a stabilirlo.
La cosa certa è la nausea nel vedere che il paese che ora commosso chiede giustizia per Pantani è lo stesso che l’ha lasciato divorare dalle insinuazioni e dal fango. Sperare nella caduta di una persona eccellente come unico modo per confortare e giustificare la propria mediocrità è una tipica dinamica italiana.
Quando Pantani, sulla base dei regolamenti sportivi, fu sospeso per valori del sangue sballati, il primo sospetto fu l’uso di sostanze dopanti che poi, come venne acclarato in seguito, riguardava purtroppo l’intero sistema sportivo. Invece ci si accanì sul singolo come per emendare le colpe di tutti.
In ogni caso Pantani non fu mai condannato definitivamente in un tribunale ordinario. Dopo processi portati avanti sotto l’occhio inquisitore dei media, per due volte fu assolto dall'accusa di frode sportiva perché i fatti all'epoca non costituivano reato per la giustizia penale italiana:
- nel caso dell’ematocrito fuori norma durante i controlli alla Milano-Torino il 18 ottobre '95, dopo una condanna in primo grado nel 2000, fu assolto dall'accusa di frode sportiva dalla Corte d’Appello di Bologna nel 2001 perché “il fatto non era previsto dalla legge come reato”;
- nel caso dell’ematocrito fuori norma a Madonna di Campiglio durante il Giro d’Italia del ’99, fu assolto dall'accusa di frode sportiva dal tribunale di Tione nel 2003 perché “il fatto non era previsto dalla legge come reato”.
Per la legge italiana, quindi, Pantani era innocente. Sul piano mediatico, però, a nessuno, o quasi, sembrò così.
E per la vicenda della siringa di insulina trovata nella sua stanza a Montecatini durante il Giro d'Italia 2001, fatto che gli costò la squalifica per otto mesi dalle corse, Pantani venne alla fine assolto dalla Commissione di appello federale della Federciclismo "per non aver commesso il fatto".
Notizie di assoluzione che non ebbero lo stesso spazio che era stato riservato agli inciampi del Pirata sui media italiani, troppo spesso pronti a far trionfare la mediocrità.
Pantani, che tante volte si era rimesso in sella, non riuscì a rialzarsi da quelle cadute. Fu lasciato solo. Su di lui ci si accanì come mai era avvenuto prima in casi simili. Forse proprio perché lui era il più bravo. Ed essere bravi in questo paese è una condanna senza appello.
 
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Questo articolo non mi sembra faccia onore al Pirata e non mi sembra il caso di tirare in ballo queste cose a 10 anni e più anni dalla morte. E' stato assolto dal tribunale perchè il fatto in quel periodo non costituiva reato di frode sportiva, non perchè c'era la certezza non si fosse dopato. Con le dovute proporzioni è come l'assoluzione di Berlusconi per falso in bilancio perchè il fatto non era più reato per la legge.
Personalmente odio questa beatificazione a tutti i costi di dell'uomo Pantani, soprattutto quando si rischia di fare inciampi come fa Saviano in questo pezzo.
 
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In realtà oltre ad essere stato assolto per questo fatto, cioè un vuoto legislativo nello specifico, la sentenza di Tione nel dispositivo riporta anche la menzione della certezza in senso contrario, ossia l' affermazione " ASSUNZIONE CERTA DI ERITROPOIETINA " e questo dopo perizie commissionate ai più illustri ematologi italiani; cosa che impedì una sentenza ancora più favorevole al presunto reo.
La vicenda Pantani è un casino ancora oggi, perchè la verità non conviene o da fastidio ancora a molti, troppi
Anche la riapertura delle indagini va vista con scetticismo.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Tomze30
Mi riferivo più precisamente all'assoluzione per i fatti della Milano-Torino del '95, perchè confesso la mia totale ignoranza di come siano andate le cose nel penale riguardo i fatti di Madonna di Campiglio, o meglio sapevo solo che era stato assolto e pensavo appunto che fosse anche lì per una mancanza della legge (come mi confermi tu adesso)...

Il mio intento non è attaccare Pantani, è che non mi sembra giusto portare questi due casi controversi per celebrare la figura del Pirata, anzi si rischia di ottenere l'effetto contrario facendolo in maniera approssimativa come fa Saviano nell'articolo di prima.
 
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Consiglio l'articolo a questo link per avere una visione un po' più totale della cosa, visto che gli altri "giornalisti" dimenticano il 90% delle cose altrimenti i loro articoli verrebbero fuori molto meno sensati. (Mi ha fatto straridere il confronto delle due "verità" ieri sulla Gazzetta, il fatto che sotto le unghie di Pantani non ci fossero ferite veniva presentato come una prova della tesi dell'omicidio perché se avesse devastato da solo la camera si sarebbe ferito, nessun cenno al fatto che magari si sarebbe ferito anche lottando contro uno/due che cercavano di immobilizzarlo e fargli bere cocaina)

http://www.corriereromagna.it/news/rimin...zzato.html

Sull'articolo di Saviano sono d'accordo con Hiko, non aggiunge nulla alla questione a parte il suo nome.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Gershwin
Quello di Saviano è un j'accuse al paese italiano, poteva usare Pantani come chiunque altro.

Gersh quell'articolo è ridicolo tanto quanto quelli che te critichi, metti la bandiera in un cassetto e comincia a ragionare.
 
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Cos'è ridicolo? Il fatto di dare spiegazioni razionali anche se sono spiegazioni che non piacciono a chi legge? Ovviamente dà una sola lettura ma è una lettura che parte dai fatti, l'altra lettura delle prostitute della carta stampata parte dalla necessità di avere un titolo, mi sembra leggerissimamente meglio
 
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Tipo il fatto che sia un articolo leggermente di parte?

Il caso è stato riaperto da tre giorni e già da una parte ci sono i classici beoti che si bevono qualsiasi palla tipo "è stato ammazzato perché scomodo" " cospirazione" ecc. e dall'altra i sociopatici che devono dare contro per partito preso con i loro "prove razionali" "è la realtà"(che manco sanno cosa sia) "è oggettivo" ecc.

Cioè tu dimmi che credibilità avrebbe un articolo che titola:"Ecco perché non è stato ucciso". Come se il tipo qua fosse stato dentro la stanza mentre Pantani moriva. Pare di vedere i berlusconiani contro i comunisti dove ognuno spaccia le sue cazzate per la "realtà".

Da come le scrive lui le cose sembra sia tutto vero, però se la procura(a cui non interesserebbe nulla di riaprire il caso se non ci fossero prove fondate) ha deciso di riaprire il caso vuol dire che non è tutto vero e c'è altro che non è stato menzionato.

Io non mi faccio imbambolare dalle cazzate dei media e tanto meno mi metto a fare il bastian contrario tanto per cercare qualche attenzione. Aspetto l'evolversi delle cose prime di dare un giudizio e mi fido solo degli addetti ai lavori(ed anche qua fino ad un certo punto)
 
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Vabè che tu sei sopra le questioni terrene lo sappiamo. Siccome sei così intelligente avrai capito che il titolo è una risposta agli altri titoli violenti degli ultimi giorni e non ci sarebbe stato né articolo né titolo se non ci fosse stata prima la caccia allo scoop. Sull'apertura dell'inchiesta, da quello che ho capito le carte portate da questo mitico avvocato non sono ancora neanche state aperte, il pm che dovrà occuparsene ha detto che se le porterà in vacanza. Hanno accolto la richiesta dei Pantani perché se l'accusa è di omicidio volontario devono farlo comunque (Su questa cosa non metterei la mano sul fuoco perché non ci capisco molto, ma rimane il fatto che anche a loro conviene avere un caso di questa risonanza, se poco poco viene fuori che è vero si ritrovano da Rimini a Milano senza passare dal via)
Poi a differenza di molti altri che hanno scritto sulla vicenda (in realtà solo la Gazzetta, gli altri hanno solo copiato da lì) questo articolo non trascura i fatti scomodi per la propria tesi (in tre giorni e una decina di pagine, sulla Gazzetta il fatto che la porta era chiusa dall'interno non viene mai citato, come mai?). Non parla dei giubbetti perché effettivamente credo sia una questione oscura, ma se la tesi è che l'hanno ammazzato per la droga/soldi/debiti i giubbetti non c'entrano nulla in ogni caso
 
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Ecco bon, se le carte non sono ancora state aperte di che cazzo stiamo a discutere scusa?

Per ora un inchiesta fatta male è stata riaperta e basta, questa è l'unica realtà.

Il resto sono opinioni, che poi possono essere considerate strampalate, razionali o quello che vuoi.
 
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Sto a discutere del fatto che una tesi poco probabile basata su argomentazioni sconosciute che sorvolano sui fatti che non fanno comodo è stata presentata come certa, provata e inconfutabile da giornali e media che di giorno escono in edicola e di notte battono sulla statale
 
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Ma che ti frega dei media scusa?

A dire l'esatto opposto fai quello che fanno loro eh. Disinformazione.
 
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Io non dico assolutamente niente, metto semplicemente in dubbio la verità della Gazzetta. L'avranno ammazzato, personalmente non me ne frega nulla, ma se ci sono elementi credibili fanno bene ad indagare. Sta di fatto che a quanto pare le "incongruenze" sono tutte spiegabili e che a loro volta ci sono incongruenze anche più grosse nella tesi dell'omicidio
 
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Caso Pantani, la perizia del professor Avato
«Un lavoro di equipe ci ha portato a nuove conclusioni»

«L’esperienza del medico legale di una volta mi ha portato a conclusioni diverse sulla morte di Pantani. Si è trattato di rivedere gli atti di causa e non solo, ma anche informazioni recuperate dalle indagini difensive, fatte dall’avvocato, e mettere insieme questi frammenti di puzzle, aggiungendo un tassello da umile gregario al lavoro che l’avvocato sta facendo. E’ stato assolutamente un lavoro di equipe con il legale».
Sono le parole del professor Francesco Maria Avato, autore della nuova perizia medico-legale sulla morte di Pantani. Avato è professore ordinario del Dipartimento di scienze biomediche e terapie avanzate all’università di Ferrara.
Il suo lavoro si è basato sull’autopsia effettuata dal professor Fortuni (università di Bologna) e sull’analisi di quasi 200 foto a colori e del video delle indagini effettuato dalla Polizia Scientifica, giungendo a conclusioni differenti rispetto alla prima perizia e all’autopsia effettuata quasi 48 ore dopo il ritrovamento del cadavere. «Sono questioni di pertinenza valutativa dell’autorità giudiziaria, non posso esprimermi al di là del fatto che il quantitativo di cocaina rinvenuta suggeriva altre modalità di assunzione che non quelle classiche — aggiunge Avato —. Sono indagini molto delicate e complesse, e ogni parola può inficiare la facilità dello svolgimento degli adempimenti successivi da parte dell’autorità giudiziaria. Non vogliamo creare confusione e disagio. Il mio lavoro finito? Dipende dalle informazioni ulteriori che possono giungere, tutto è perfettibile nella vita».

da La Gazzetta dello Sport del 5 agosto
 
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Caso Pantani: Mamma Tonina prende a calci fotografo del Corriere
Presi a calci e borsate anche una troupe Rai.

"Braccata" anche al cimitero e costretta a reagire con "calci e borsate", Tonina Pantani chiede rispetto alla stampa a pochi giorni dai nuovi sviluppi del caso sulla morte del figlio. La madre del ciclista scomparso dieci anni fa si è sfogata su Facebook: «Io capisco tutto, ma non toglietemi la mia libertà che divento cattiva. Giornalisti e tv non ti lasciano vivere, li vedi da tutte le parti: davanti a casa e al museo, ma non accetto che mi corrano dietro al cimitero».

Ieri, scrive Tonina Pantani, «ho rischiato l'infarto, erano lì da tempo che aspettavano e allora ho fatto un saluto a Marco veloce per la paura che arrivassero». Poi, prosegue lo sfogo sul social network contro l'invadenza dei cronisti, «sono entrata in chiesa per nascondermi, ma sono venuti pure lì e mi sono sentita braccata da persone che mi riprendevano: non ci ho visto più e la mia reazione è stata quella prima di parlare, ma continuavano a riprendermi e io ho cominciato a prenderli a calci e borsate».

«Riaprendo il caso - conclude Tonina Pantani - pensavo di dover fare una lunga salita, ma non di scalare una montagna: ho sentito di tutto e accetto le critiche, ma non offendete le persone che non ci sono più. Chiedo più rispetto».

Pare che mamma Tonina abbia perso le staffe per le insistenze e la mancanza di tatto da parte di alcuni operatori della tivù di Stato. Preso a calci e borsate anche il fotografo del Corriere della Sera (rotto un obiettivo) che pare però avesse preso regolare appuntamento per quella mattina con l'agenzia che gestisce la Fondazione e gli impegni di mamma Tonina e della famiglia Pantani.

tuttobiciweb.it
 
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Mah tutta 'sta gazzarra attorno a Pantani, mette una gran tristezza, anche se capisco che la grandezza del personaggio e il suo controverso alone carismatico, che lo hanno reso una delle più straordinarie icone del ciclismo e gli hanno permesso di sfondare le barriere che recintano il territorio degli appassionati puri, per raggiungere sterminate platee prima estranee al ciclismo, sono alla base del tutto. Io non so fino in fondo cosa animi e pungoli i vari attori che si muovono sulla scena: se ricerca della verità, rivalsa, soldi, attenzione mediatica o altro ancora. Certo che alcune cose sconfinano nel grottesco.

Io spero solo che l' indagine non porti a nulla. Già se l' immaginare un grande come Pantani, morire in preda alle allucinazioni, al delirio, attorniato dai fantasmi che lo avevano angustiato dopo MDCampiglio, senza nessun altra cosa attorno oltre la maledetta polverina è intollerabile, immaginarlo fatto fuori da qualche pendaglio da forca con i metodi ipotizzati dal consulente di parte è troppo per me e penso per i molti che lo hanno amato; un castigo infame e vergognoso che dovrebbe portare a chi ne è l' artefice una specie di marchio di caino in fronte. Speriamo di essere liberati almeno da questo, ecco.
 
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Trophy 
Ieri notte su Rete 4 è stata trasmessa un intervista a Marco Pantani del 1997, riguardartela...



 
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