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Una corsa canadese (di preparazione ad appuntamenti più importanti, non dimentichiamocelo) fatta bene su 1000 non vuol dire niente. Non è un corridore vincente a meno che non faccia vedere di nuovo quello spunto veloce con cui ha vinto Montreal (o Quebec, boh non mi ricordo). Se non sei vincente devi fare le corse a tappe, al massimo puoi sperare di essere competitivo alla Freccia Vallone ma lui non lo è mai stato. A questo punto deve continuare coi grandi giri e basta. Stare alla Belkin magari lo frena, però se lui lì sta bene (e questo è poco ma sicuro) di certo non cambia
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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16-10-2013, 06:41 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-10-2013, 01:32 AM da Luciano Pagliarini.)
Tra l'altro è il classico corridore da corse a tappe moderno: magro e alto, come Froome, Schleck e Hesjedal, avrebbe tutte le carte in regole per fare faville. Resto dell'idea che ci abbiano lavorato malissimo, nel 2010 aveva ancora gravi lacune nelle corse contro il tempo(basti ricordare che perse un Tour de Suisse contro Frank Schleck all'ultima crono) ed a febbraio 2011 dava quasi un minuto ad EBH in Oman. Ovviamente una crescita così veloce non può non avere degli effetti negativi...
Poi oh, di certo tutte quelle cadute non gli hanno fatto bene, ed andando a memoria mi pare sia uno che soffre parecchio freddo e pioggia...
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I count two guns
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GESINK. L'olandese accusa problemi cardiaci
PROFESSIONISTI | Il cuore di Robert Gesink fa i capricci. E una aritmia lo costringe ad interrompere la sua carriera. Il ventisettenne olandese della Belkin terrà questa sera una conferenza stampa per spiegare il suo stato di salute. Tutta la carriera di Gesink, talento che non è mai riuscito ad esprimersi al livello cui era atteso, è stata caratterizzata da problemi fisici, anche se la squadra (Rabobank, Blanco e ora Belkin) non ha mai confermato l'esistenza di problemi cardiaci. Attacchi di panico e stress potrebbero essere al contempo causa ed effetto di questi problemi cardiaci.
La stampa olandese non ha dubbi: Gesink ha un problema, lo stress. Soprattutto nelle grandi corse, quando si trova al centro dell'attenzione e la pressione attorno a lui è più alta. Questo si riflette anche in problemi fisici, di cuore in particolare, che lo costringono a ritiri repentini quanto inattesi, come avvenuto per esempio al campionato olandese nel 2011 e al Giro d'Italia nel 2013.
Stasera Gesink dovrebbe annunciare il suo forfait per l'Amstel e non è da escludere un più lungo periofdo di stop.
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SONO DOTATO, MA NON SONO ROCCO
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non sono problemi di cuore. sono psicologici dovuti alla perdita del padre. Lui avrebbe attacchi di panico derivati da aritmie e siccome ha perso il padre relativamente giovane questo gli scatena paure irrazionali.
Avesse problemi di cuore non lo farebbero correre
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Gesink operato per correggere l'aritmia cardiaca
Il corridore ora osserverà un lungo periodo di riposo
È perfettamente riuscito l’intervento chirurgico cui è stato sottoposto Robert Gesink per correggere il suo problema di aritmia cardiaca. Il corridore olandese, che fatto sapere di stare bene e di avere il morale molto alto, dovrà osservare ora un lungo periodo di riposo e poi potrà ricominciare a pedalare sotto lo stretto controllo dei sanitari della Belkin.
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si chiama ablazione, non è risolutiva al 100%, comunque se ritrova fiducia e supera la paura può essere un valido aiuto
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I count two guns
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Dopo i problemi di cuore, Robert Gesink è sulla via del rientro, con la Vuelta nel mirino
Robert Gesink migliora e, come riporta la Belkin, tornerà presto alle competizioni. L'olandese era stato costretto ad uno stop a metà aprile a causa di un'aritmia cardiaca. Operato il 7 maggio scorso, tornerà a correre i Campionati olandesi, previsti ad Ootmarsum il 28 e 29 giugno. Successivamente Gesink, riporta sempre la Belkin, correrà la Vuelta a España.
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Polonia, il rientro di Robert Gesink
Prima corsa dopo l'operazione al cuore
Al Giro di Polonia, Robert Gesink ha fatto il suo rientro ad alto livello dopo l’operazione che ha subito al cuore. E ieri, in occasione della prima tappa di montagna, si è piazzato al 22° posto con lo stesso tempo del vincitore, Rafal Majka.
«È stata una corsa molto dura, ho avuto la sfortuna di forare all’inizio del primo giro del circuito, quando la corsa è esplosa: con David Tanner e Paul Martens abbiamo faticato molto per rientrare. Non sono ancora ad un livello di condizione che mi permetta di battermi per la vittoria, ma mi sento bene e sono felice di quello che ho fatto fino ad ora».
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Direi bene comunque nonostante tutto era li, segno che se c'è serietà e impegno di riesce ad avere una condizione accettabile comunque.
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Tanto anche al top negli anni scorsi è sempre uscito qualcosa, vedremo ma si oltre top 1 è dura quest'anno soprattutto sarà complicato anche entrarci forse.
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Gesink, nel mirino Ardenne e Tour de France
Problemi cardiaci risolti per l'olandese
I problemi cardiaci sono finalmente alle spalle e Robert Gesink può tornare a programmare i grandi obiettivi della sua stagione. Il ventottenne olandese della LottoNL Jumbo ha le idee chiare: nel mirino ci sono le Classiche delle Ardenne e il Tour de France.
Dopo tre settimane di lavoro a Tenerife, la sua stagione comincerà con la Volta ao Algarve poi lo vedremo alla Tirreno-Adriatico e alla Vuelta al País Vasco, quindi Amstel, Freccia e Liegi. Dopodiché, scrive De Telegraaf, nuova sessione di lavoro in altura e Giro di Svizzera per rifinire la preparazione alla Grande Boucle.
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non sarà facile per lui ripartire dopo anni a mezzo servizio. Comunque in bocca al lupo!
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C'è da dire che al rientro l'anno scorso non aveva patito tanto la lunga assenza dalle corse. Probabilmente proseguirà la sua carriera così, senza i picchi che ci si aspettava qualche stagione fa, ma neanche da buttare totalmente....
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Nelle corse di un giorno ha sempre fatto bene nelle classiche canadesi, vincendole entrambe ed ha vinto due volte l'Emilia quando ancora contava qualcosa. Comunque sì nulla di eclatante.
Per quanto riguarda i GT tutto giusto quello che scrivi, va detto che nel 2009 si stava giocando il podio alla Vuelta prima di sfasciarsi come il suo solito e finire solamente sesto.
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