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Simon Yates
#1
– No tendría que decir esto porque va a ser el gran titular ahora. Lo que Froome hizo ese día parece enorme, pero si lo analizas, si lo deconstruyes, ves que estuvo bien. No estuvo mal. Atacó y se marchó. Esa subida no se hizo con la misma intensidad que el resto de la carrera. Se hizo bastante más lenta y eso ya la hace distinta. Luego, llega el descenso y bla, bla, bla… pero, por lo que me han dicho, los perseguidores esperaron a gente que venía por detrás para ayudarles. Era gente que ya estaba cansada. Que ya se había quedado. Si en lugar de hacer eso hubiesen ido a por Chris… si Tom hubiera aguantado con él, habría sido una carrera completamente distinta. La verdad es que no he leído a fondo lo que explicaron. Sólo sé los titulares. Los grandes rasgos. Sólo puedo decir que no hubo nada extraordinario en todo aquello.

Qua il resto dell'intervista: http://www.ciclo21.com/simon-yates-no-me...pectaculo/
 
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#2
I suoi avversari dovrebbero annotarsi bene ciò che è successo in questi due giorni.
 
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#3
La prestazione di oggi mi ha stupito. Al di là delle defaillances nelle tappe ventose, il ragazzo ha già vinto la tappa regina della Ruta del Sol e questa crono, vittorie mai banali.
Forse avrà lavorato sulla specialita in inverno, mancavano quasi tutti gli specialisti, e forse è partito in condizioni diverse dai primi. Certo che in un GT con questi miglioramenti potrebbe perdere non più di 1 minuto, i minuto e mezzo dai Dumoulin e Roglic. Pareri?
 
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#4
Deve aver trovato condizioni migliori rispetto agli ultimi. Ciò detto, su queste distanze se la cava da parecchio, magari fino all'anno scorso non vinceva, ma si difendeva, comunque, alla grande. Il suo problema sono, più che altro, le crono con chilometraggi over 35/40 km. Per sua fortuna corre nel 2020 e non nel 1995.

Ad ogni modo, a me Yates sembra essere diventato un corridore trasversale, capace di vincere in più modi, variando di molto sullo spartito.

Però, lui ha quei 30/40 minuti a tutta, in cui riesce a fare quello che vuole, e dopo finisce letteralmente la benzina.

Gli è sempre successo nelle classiche, gli è successo al Giro dell'anno scorso e gli è successo nelle tappe ventose di questa Parigi - Nizza.

Quando si fa sul serio per più di un'ora di gara lui soffre tantissimo. Nelle classiche, anche nelle più banali, ci sono ritmi diversi rispetto alle corse a tappe (in particolare rispetto alla Vuelta), in gruppo intensità e fisicità sono differenti. In 250 km, anche se non succede nulla, spendi sistematicamente parecchie energie e, per questo, lui, al momento, non è mai riuscito ad essere competitivo e ha fallito, nonostante l'ottima forma, anche a un Mondiale, quello austriaco, su misura per lui.

Nella seconda tappa di questa Parigi - Nizza, dopo sventagliate su sventagliate, si è staccato da uno dei gruppi inseguitori come un Ewan qualsiasi, mollando proprio all'improvviso. Segno che non ne aveva più.

Nelle crono è più o meno la stessa cosa, sui 30/40 minuti di sforzo performa in un modo, sull'ora soffrirebbe molto di più.

Da un lato, come dicevo sopra, corre in un ciclismo Yates friendly, dall'altro i suoi limiti, comunque, si faranno sempre sentire.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
#5
Premessa n.1: da inizio anno la Mitchelton, sia nelle crono individuali che a squadre, sta facendo brutto, segno che in casa Scott hanno lavorato e non poco sui materiali.

Premessa n.2: Yates nella seconda e terza tappa si è limitato a portare la bici al traguardo, nulla di più. Ha lavorato un po' ieri, è vero, ma è arrivato alla crono di oggi, a parità di gamba (e ha una gran gamba), più riposato di altri.

L'anno scorso a Rovereto è arrivato a 1'15" da Dumoulin, tirando un rapporto improbabile per un brevilineo con caratteristiche di scattista. E infatti poi non è riuscito a recuperare.
Anche alla Vuelta è stato bravo: 1'28" da Dennis (crono 2 km più breve). Il giorno dopo ha avuto un piccolo passaggio a vuoto su un arrivo a lui congeniale.

A crono se la cava, è come recupera dalle crono che lo penalizza.

Detto questo, è stato bravissimo (bene anche Chavito, a testimonianza di quanto sopra).
 
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#6
Concordo. Al Giro vedremo di che pasta è fatto. La Vuelta è, per vari motivi , anche storici, un GT a sé. Chi la vince non é detto che si confermi come uomo da GT. Il Giro di quest'anno, oltre ad avere una startlist importante, non da spazio al recupero Da Pinerolo in poi ogni giorno sarà insidioso.
 
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#7
"Fossi nei miei avversari mi cagherei addosso" (10/05/2019)
Asd Asd Asd

Torna umile Simon, hai perso un fan. Sisi
 
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[+] A 1 utente piace il post di Manuel The Volder
#8
Beh dai, ha comunque fatto il suo miglior risultato in carriera al Giro Asd

Ad ogni modo, negli ultimi anni ci sono troppi corridori che hanno sbalzi impressionanti da una stagione all'altra.

Simon è tutto l'anno che va piano, mah.
 
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#9
Più che l'umiltà, che vabbé è anche una cosa soggettiva e personalmente un po' di pepe mi piace anche nel ciclismo. Però quando è giustificato, non quando non vai a spinta :D

Possibile che non aveva capito alla vigilia che non sarebbe stato minimamente della partita?!?! Secondo me una qualità importante di un corridore è anche capire qual è il tuo livello rispetto alla concorrenza.
Era tutto l'anno che andava abbastanza piano, non vedevo infatti i motivi per cui il Giro doveva essere in controtendenza.

Comunque mi espongo e penso che questa sia la sua dimensione e che il 2018 sia stato un'eccezione. Mi aspetto di più dal fratello per quanto riguarda i GT.
 
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#10
Ma aiuterà il fratello al Tour o difenderà il titolo in Spagna?
 
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#11
Va alla Vuelta.
 
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#12
"É un campione nuovo"
 
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#13
Comunque alla luce della strepitosa Tirreno di Pogacar bisogna rivalutare anche la sua scalata a Prati di Tivo: è stato l'unico umano ad avvicinarsi al marziano di origini slovene e l'ha fatto non sfruttando per qualche km la locomotiva WVA ma prendendo anche un po' di vento in faccia.

E' un corridore con un andamento molto altalenante però quando va forte lo fa sul serio. Il 2018 rimane un unicum ineguagliabile, però nei due anni successivi qualche perla l'ha tirata fuori. Rimane uno scalatore di livello, bisognerebbe solo capire i motivi delle troppe debacle.

Al netto di una simpatia non eccelsa, non mi dispiacerebbe rivederlo al top in qualche GT, perchè è stato nell'intermezzo tra Froome/Contador/Nibali e la nuova generazione di fenomeni forse il corridore più spettacolare per quanto concerne le corse a tappe.
 
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[+] A 4 utenti piace il post di Hiko
#14
Questo Giro secondo me assomiglia sinistramente agli ultimi due.

2019: non un avvicinamento semplice, solo qualche squillo ogni tanto, però dichiara alla vigilia che "tutti si devono cagare sotto". Risultato: Giro anonimo, sempre lontano dai primissimi.
2020: Tirreno vinta con merito. Risultato: prende il Covid durante il Giro ma era già fuori dai giochi che contano, a 4' dalla Rosa

Dopo un Tota strepitoso, al Giro non sta facendo male, ma è parecchio spuntato in tappe che teoricamente avrebbero dovuto vederlo protagonista. Arriva sempre con tanti fari puntati addosso (non inventati, perchè se li prende con merito sulla strada), ma poi delude.
Io ai picchi di forma ci credo poco, però veramente lui sembra non riesca a tenere la condizione per più di due settimane.
 
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[+] A 3 utenti piace il post di Hiko
#15
Non saprei, stiamo vedendo uno Yates che non mi aspettavo, nella mia percezione o va forte o svanisce, questa versione da seconda linea che tiene è "nuova", o forse somiglia un po' alla Vuelta 2018. 
Ha lavorato per crescere durante il Giro? Ha senso? O sta solo calando più lentamente di altre volte? 
Non mi sento di escludere nulla e sono francamente curioso di vedere cosa combinerà. 
 
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#16
Io me lo aspetto sullo Zoncolan.

C'è da dire, comunque, che lo Yates della Vuelta 2018 guadagnò tipo 30" agli altri big in una delle prime tappe, complice anche il fatto che questi si guardarono.

Questo Yates è sempre là, ma sembra sempre appeso.
 
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#17
io non credo al momento stia cercando di non far fuori giri,ma semplicemente ne ha meno di altri,ma il Giro e' ancora lungo percui e' presto dire sara' affare tra Bernal ed Evenepoel
 
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#18
Eh, è quello che mi chiedo anche io. Non l'ho mai visto gestire o accontentarsi del piazzamento, per questo nonostante i suoi natali mi sta abbastanza simpatico.
Però quella della gestione degli sforzi è un'eventualità che dobbiamo considerare, non ha mai avuto la possibilità di rifarsi dopo la grande scoppola del 2018 e lì arrivò proprio senza forze, potrebbe essere un grosso spauracchio.
Diciamo che sono comunque più propenso a pensare che possa fare un giro da bassa top 10 che alla gestione
 
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#19
La cosa strana è che non sembra capace di alcuna accelerazione, che dovrebbe essere la sua peculiarità.

Vallo a capire...
 
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#20
Dopo l'Alpes ha capito di essere troppo avanti con la forma. Ora, per avere più forze sul finale del Giro, sta cercando di risparmiarsi. Anche perché il finale della Corsa Rosa è duro, molto duro e lui con questa impostazione, potrebbe fare una bella sorpresa ai padrini-padroni. Altro aspetto: correre da spettacolare, come ha sempre fatto, nei GT odierni è quasi sempre controproducente. Serve una squadra, non un moncherino rispetto ai padrini-padroni e lui questa squadra non ce l'ha.
 
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[+] A 3 utenti piace il post di Morris
  


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